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Cassia: Via Volusia a tre mesi dal sequestro dei cantieri Anas

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Da quando lo scorso luglio il Tribunale del Riesame ha confermato il sequestro dei tre cantieri sul Grande Raccordo Anulare all’altezza di via Volusia, in zona Cassia (leggi qui), l’attenzione su quella che è una vicenda piuttosto complessa e, a quanto pare, ancora lontana dall’essere risolta sembra essere scemata. Eppure permangono ancora grandi problemi: gli edifici sono ancora inagibili, le famiglie residenti ai civici 51, 81 e 83 sono ancora senza casa ed i cantieri dell’Anas, aperti nel 2005 per i lavori di ampliamento del GRA, sono ancora sotto sequestro.


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Risale ormai a tre mesi fa il sequestro, per decisione del gip Giuseppe De Donato, dei tre cantieri Anas aperti per i lavori di ampliamento del Grande Raccordo Anulare. Il sequestro, per il quale era stato poi presentato un ricorso respinto dal Tribunale del Riesame, era stato disposto su richiesta del Pubblico Ministero Bice Barborini, che aveva ravvisato il rischio che il proseguimento dei lavori potesse causare ulteriori danni alle abitazioni e determinare crolli e danni alle persone. Rovina di edifici o di altre costruzioni e omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina, i reati ipotizzati contro ignoti.

Lo scorso 11 maggio sono state evacuate le famiglie residenti in via Volusia 51, 81 e 83 e gli edifici in questione, danneggiati da fenomeni di slittamento del terreno, sono stati dichiarati inagibili. Durante i lavori di realizzazione della galleria Cassia, infatti, nelle palazzine di via Volusia sono state segnalate delle fessurazioni. I residenti della zona hanno così deciso di presentare numerosi esposti sostenendo che i danni alle loro abitazioni erano stati provocati dai lavori affidati alle ditte dall’Anas.

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Sulla vicenda l’Anas si è fatta sentire due volte. In un primo momento in seguito alla dichiarazione di inagibilità delle abitazioni di via Volusia 51, 81 e 83 e poi in seguito alla disposizione di sequestro. Attraverso un primo comunicato (leggi qui) l’Anas ha espresso solidarietà alle famiglie residenti in via Volusia 51, 81 e 83 e ha affermato di considerare prioritaria “la necessità di accertare approfonditamente le cause e quindi le eventuali responsabilità ricondotte in un primo momento alle lavorazioni in corso per la realizzazione della terza corsia del GRA”. L’Anas ha quindi sottolineato che “i lavori sono stati condotti con ogni possibile cautela ed operando scelte tecniche atte a garantire le migliori condizioni di sicurezza del versante”.
Con il secondo comunicato (clicca qui), diramato in seguito al sequestro dei cantieri, il gestore della rete stradale ed autostradale italiana ha precisato che i lavori principali erano conclusi mentre erano in corso i lavori di finitura in vista dell’apertura al traffico prevista per lo scorso 8 luglio, che, ovviamente, è stata rinviata. Nella nota l’Anas ha sottolineato: “Dai monitoraggi effettuati risulta che non vi è mai stato, né vi è ora, rischio di crolli delle abitazioni e pericolo per i residenti nelle aree circostanti”.

Ora che è trascorso qualche mese, cosa è accaduto? VignaClaraBlog.it ha interpellato direttamente l’Anas. La società ha fatto sapere che la situazione non è cambiata. I cantieri sono ancora sospesi e si attende ora l’intervento del Tar. L’Anas ha poi precisato che al momento del sequestro i lavori erano completati, si stava procedendo all’organizzazione dell’inaugurazione che sarebbe dovuta avvenire di lì a poco.
Della vicenda se ne è occupato anche il Consiglio del XX Municipio (leggi qui) che, lo scorso maggio, ha votato all’unanimità un Ordine del Giorno presentato dal Gruppo PD che impegnava il presidente del Municipio Gianni Giacomini e l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Erbaggi ad attivarsi presso l’Anas, ad assistere i cittadini coinvolti e a coinvolgere il Campidoglio.

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A qualche mese di distanza l’assessore Stefano Erbaggi ci ha spiegato che i problemi principali sono due, un primo problema riguarda la viabilità e un secondo i danni strutturali registrati dalle abitazioni. Per quanto riguarda la viabilità, si attende in questi giorni una risposta del Tribunale dalla quale dipende la riapertura o meno della galleria; se il magistrato rileverà che non ci sono rischi, come l’Anas sta cercando di dimostrare, verrà a quel punto dato il via libera all’apertura del tunnel, altrimenti la situazione rischia di rimanere ferma allo stato attuale. Proprio in questi giorni gli ingegneri dell’Anas stanno incontrando il Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale.

Per quanto riguarda invece i residenti, purtroppo questi ultimi non sono ancora rientrati nelle loro abitazioni che rimangono inagibili. Al momento non vi è stato alcun intervento.

Il consigliere PD Daniele Torquati, che con il consigliere PD Elisa Paris all’indomani della dichiarazione di inagibilità delle abitazioni di via Volusia ha incontrato i cittadini, ha spiegato a VignaClaraBlog.it che la situazione è complessa perché ora è arrivata anche una determinazione dirigenziale del Comune di Roma con la quale si dice ai privati che spetta a loro provvedere alla messa in sicurezza degli edifici.

E i cittadini? In un primo momento le famiglie residenti negli edifici dichiarati inagibili erano state spostate nel quartiere Ardeatino, dove l’Anas ha provveduto a pagar loro l’affitto. La società aveva assicurato di provvedere alle spese fino a quando la situazione non fosse stata risolta, ma a quanto pare quando i cantieri sono stati sequestrati ha smesso di pagare. A complicare la situazione c’è ora la determinazione dirigenziale del Comune di Roma che comunica ai privati di provvedere alla messa in sicurezza degli edifici. Il Comune ha fatto sapere che si è trattato di un atto dovuto e che, non essendoci al momento una sentenza del Tribunale, spetta alle famiglie degli edifici dichiarati inagibili intervenire. Compito di certo non facile per i cittadini, senza considerare il fatto che dai monitoraggi, che continuano ad essere effettuati, risulta che il terreno continua a muoversi.

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VignaClaraBlog.it ha ascoltato uno dei residenti, il quale ha espresso grande rammarico per la situazione che le famiglie coinvolte si trovano ad affrontare e ha spiegato che all’Anas sono state inviate segnalazioni dal 2005. E a proposito della determinazione dirigenziale del Comune di Roma ha detto: “Si tratta di un atto dovuto, ma la situazione è molto complessa perché mettere in sicurezza delle abitazioni che si trovano a 6/7 km dal Grande Raccordo Anulare non è cosa semplice”. Il residente di via Volusia ci ha spiegato che 4/5 famiglie hanno lasciato le strutture del quartiere Ardeatino, lontane dal loro luogo di lavoro, dove erano state sistemate e ora si pagano l’affitto da sole.

La situazione, quindi, è al momento ferma. I cantieri sono ancora bloccati, circostanza che genera problemi alla viabilità, e ai cittadini non è consentito rientrare nelle proprie abitazioni, che sono ancora inagibili, e di conseguenza tornare ad una vita normale. Per queste ragioni è importante cercare di tenere alta l’attenzione sulla vicenda, sperando che possa sbloccarsi e risolversi al più presto e non, come purtroppo spesso accade, rimanere impantanata e cadere nel dimenticatoio.

Stefania Giudice

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67 COMMENTI

  1. Perché Via Trionfale? Rimane la possibilità dell’inversione di marcia sullo svincolo sant’andrea,quindi andare verso lo svincolo flamina e tornare indietro. E’ solo chiuso il passaggio verso via di grottarossa. Comunque la cassia ormai non ce la fa più. Stamattina ho visto la fila dallo svincolo in uscita, poi ho sentito che c’era un incidente.

  2. Nessuno sà qualcosa di nuovo in merito? Ho visto dei movimenti in questi 2 giorni di mezzi all’interno dell’area del cantiere……. qualcosa si sta muovendo?

  3. Niccolò,una volta che entri nelle aule di tribunale, te li puoi scordare i tempi corti.

    Alla faccia della ragionevole durata per il giusto processo, come costituzionalmente sancita.

  4. Non capisco dove sia il problema! ormai e successo, ma questo non vuol dire che la povera gente deve sempre aspettare tempi lunghi per situazioni risolvibili in pochissimo tempo. Comunque non ci dimentichiamo parliamo di Roma Capitale dove ogno giorno circolano migliaia di persone.Questo non è una bella finestra anche a livello internazionale. Poi nei tribunali si sa come vanno le cose, “questi tempi sempre lunghi ed insignificanti per trovare accordi semplici e banali”vogliamo essere una volta tanto più operativi per il bene dei cittadini Romani e degli Italiani.
    La saluto cordialmente

  5. Ragazzi,
    Hanno ultimato o comunque stanno facendo la segnaletica orizzontale nella galleria, quindi tra un pò spero ci sarà la tanto agognata apertura……ED IO PER DISPETTO NON CI PASSERO’!!!!!!
    ….AHAHAHAHHA!!
    Apparte gli scherzi, i lavori procedono, speriamo……..

  6. Ma davvero Sig. Alessandro i lavori procedono? In effetti a Pasqua ho notato qualcosa di diverso che magari entro la fine dell’anno ci sia qualche sorpresa :)?? Chi lo sa????

  7. Da quanto ho potuto vedere io, visto che ci passo tutti i giorni la situazione è questa:

    1) Segnaletica orizzontale, pressoché completa
    2) Illuminazione galleria, completa
    3) Non sembra che ci siano ulteriori ostacoli all’apertura
    4) Svincolo in direzione Aurelia-Fiumicino, in esecuzione (manca il pezzo di aggancio sulla cassia, mentre quello sulla rampa della carreggiata esterna sembra ultimato, utilizzando il vecchio tracciato).

    Alla fine è soltanto una questione di verifica dei lavori e collaudo finale.
    Il tutto subordinato comunque alla denuncia che ha di fatto bloccato i lavori fino ad ora, e alla verifica di tutto il cantiere.

    La data di apertura rimane ignota, visto che non ci sono comunicazioni in merito.

  8. Stamani nel recarmi al lavoro ho trovato aperto lo svincolo cassia raccordo direzione aurelia. Nessun cartello segnalava tale apertura quindi non so se è solo una cosa momentanea e magari domani sarà di nuovo chiuso.

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