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Via Due Ponti: Silvio, pensaci tu!

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viadueponti.jpgVia Due Ponti è una lunga arteria che collega la Via Cassia con Viale Tor di Quinto e la Via Flaminia: è una valida alternativa per chi deve affrontare l’intenso traffico di Corso Francia. La via, dopo l’incrocio con la Crescenza, attraversa ampie zone di campagna dove si affacciano alcuni circoli esclusivi nonchè il castello quattrocentesco di Tor Crescenza dove il premier Silvio Berlusconi trascorrerà i l prossimo mese di Agosto (leggi qui) avendolo recentemente affittato per non restare lontano dalla Capitale, visto il clima infuocato della politica nazionale ed i venti turbolenti che spirano all’interno del PdL.

Chi abita a Roma Nord è abituato a percorrere frettolosamente Via Due Ponti e a velocità sostenuta (nonostante un divieto che impone di non superare i 30 chilometri orari); ma se la si percorre a piedi allora le cose si presentano in modo inaspettato.
Il nastro asfaltato che attraversa i campi del Centro Ricerche e Sperimentazione è una vera e propria discarica: lungo tutto il suo percorso, dalla Cassia sino all’innesto con Tor di Quinto, montagne di rifiuti sono abbandonate ai lati della strada. La situazione non migliora neppure nei pressi della sede del XX Municipio dove sporcizia, erba alta e detriti abbondano. Le erbacce sono talmente alte da impedire addirittura la visuale sulle rampe di immissione alla statale.

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Lungo la via Due Ponti è possibile trovare di tutto: dai sacchetti dell’immondizia alle feci di cane, da elettrodomestici arrugginiti a mattonelle, marmi e resti di lavorazioni.  Non mancano neppure cumuli di calcinacci perché secondo una italica abitudine quando bisogna smaltire rifiuti ingombranti la cosa più naturale da fare è scaricarli, nottetempo, in strada o in un prato.
E’ quello che ha fatto l’incivile maleducato che, complice il buio, ha depositato un centinaio di sacchetti contenenti calcinacci all’interno dei campi del CRA; ora i sacchetti, in due mucchi, giacciono lungo uno dei sentieri utilizzati da chi passeggia il proprio cane o fa jogging.
Giustamente i responsabili del Centro hanno provveduto a chiudere l’accesso alle auto con una lunga sbarra metallica che fino a pochi giorni fa rimaneva aperta.

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Ma oltre ai segni della maleducazione anche quelli dell’incuria sono ben evidenti: perché Via Due Ponti, perennemente oberata da lavori come una novella “Fabbrica Santi Petri”, si presenta in totale stato di abbandono. Nonostante i recenti lavori per la realizzazione dell’impianto di illuminazione e il nuovo collettore, la via è priva di qualsiasi manutenzione.
La segnaletica è disastrata, i i guard-rails contorti o addirittura abbattuti, la vegetazione cresciuta ai bordi della carreggiata ha invaso intere porzioni di asfalto: non c’è traccia nel tempo di un intervento manutentivo.

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Gli unici tratti puliti sono quelli prospicienti gli esclusivi circoli frequentati dalla Roma-bene; perché secondo un altro malvezzo, anche questo tipicamente italico, la pulizia e l’ordine albergano solo dove ci sono palazzi e circoli del potere.

Non resta che sperare nell’intervento del premier. Quando andrà a riposarsi nel Castello della Crescenza, percorrendo via Due Ponti non potrà non notare l’incuria, l’abbandono e la sporcizia che regnano sovrane in questa importante strada.  E allora l’appello sgorga  spontaneo: Silvio, pensaci tu!

Francesco Gargaglia

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5 COMMENTI

  1. La situazione descritta corrisponde in tutto e per tutto alla realtà, ma il “Silvio, pensaci tu!” in stile Emilio Fede potevate risparmiarcelo.
    Spero sia solo un incidente di percorso per una delle migliori e più serie testate giornalistiche del panorama nazionale.
    Cordiali saluti
    Michele G.

  2. Come potrebbe non pensarci !
    Prati ed alberi così “verdini” con fioriture sparse di “anemoni” e di selvatica “scaiola” pardon scarola.
    Le facoltà costruttive nel nostro Silvio è proprio in questi settori , in queste “branche(r)” che si esaltano.
    Queste sono le “cose (n) ti no”bilitano !

  3. E Giacomini nostro e Clarke (presidente AMA) che ce stanno a ffà?
    perchè scomodare er Magno Cesare ppe’ questioni si tanto risibili?
    Giacomini, faje vede’ che anche tu sei fatto de pasta presidenziale e sai dirige a bacchetta e che nun ci avemo bisogno de scomoda’ dall’augusto suo riposo er Conducator Maximo!!!
    E se proprio deve esse, dato che ci ha già una consolidata esperienza a ffa’ spari’ la monnezza campana, chiediamo a Silvius Maximo che venga pure ad battezzare la bonifica di via mastrigli e di via gradoli.

    e mica ce stanno monnezzai de prima e de seconna classe: la monnezza, nel primo impero al suo tramonto, ormai se trova dappertutto, e se er pesce puzza dalla testa, figuramose er fosso e la via dove se affaccia la sua residenza, perdindirinina!!! e allora, qual’è il problema?

  4. Condivido a pieno TITOLO l’affermazione di Michele … Cari Don Chisciotte della Mancia & Sancho Panza (vostro conio) alias Claudio & Fabrizio NON ci deludete … almeno VOI !
    Cari saluti.
    G.M.T.

  5. Marforio Marforio
    sapessi tu che soddisfazzione quanno lungo sta viuzza incontrai più vorte l’eggizziano che tanta parte ebbe ner produrre la monnezza der civico 96: cor sacco in mano e salutandome!
    Robba da non credece!
    Tutta quella fatica un po’ d’educazione l’ha prodotta!

    Ma voi sapè cosa me rattrista? Che er nostro ammico se ne annato, s’è trasferito!
    E così la bona educazione l’avemo esportata chissà dove; e mo non vorrei mica che tra sei mesi stamo d’accapo, a litigà co n’altro inquilino!
    Voglio riposà nella quiete de sta via, prima de ricomincà a battaglià.
    Stamme bene amico mio, anche se nun te conosco.

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