Oscar Mondadori pubblica oggi come “prima edizione” un libro sulla guerra del Vietnam scritto cinquant’anni fa da un giovane giornalista, Tim O’Brien il cui titolo è: “Mettimi in un sacco e spediscimi a casa” (196 pagg., 12,50 euro). Si tratta di uno dei migliori libri scritti su quella guerra nonostante sia l’opera di esordio dell’autore.
Pubblicato nel 1973 narra il difficile anno (tanto duravano i turni in Vietnam dei militari americani) trascorso in una guerra in cui la maggior parte degli americani non credeva affatto.
Sebbene siano stati migliaia i giovani che si sono sottratti, per motivi di studio o fuggendo all’estero, alla coscrizione obbligatoria, questo non vale per Pat O’Brien che accetta la dura prova della guerra.
Dal campo di addestramento, dove in un ambiento tanto rozzo quanto inumano impara il mestiere delle armi, ai campi trincerati del Vietnam che lo vedono, insieme a tanti altri giovani, protagonista di combattimenti senza regole.
Il giovane O’Brien è un radiofonista e il suo compito è quello di stare alle costole del suo comandante che come tutti gli Ufficiali è un obiettivo privilegiato dei vietcong.
Sebbene O’Brien non creda in quella guerra e lo manifesti in ogni modo, si assoggetta alle sue regole per un radicato senso del dovere nei confronti del suo paese e della famiglia.
Nonostante l’ansia, la paura e il tormento per non essere sempre all’altezza della situazione, non si tira indietro e combatte con i suoi compagni fino a quando riuscirà ad ultimare, incolume, il proprio turno di servizio.
La scrittura è quella di molti giovani autori: rapida, comprensibile, agile, il che rende il libro di facile lettura nonostante il tema sia quello di una delle guerre più lunghe e sanguinose combattute dagli USA. Un libro ben scritto e avvincente: sicuramente uno dei più interessanti scritti sul Vietnam.
Francesco Gargaglia
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