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Rifiuti, esposto in Procura di Cittadinanzattiva: rischio sanitario a Roma

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ArsBiomedica

Cittadinanzattiva Lazio ha depositato oggi un esposto in Procura sulla situazione della mancata raccolta dei rifiuti nel Comune di Roma che, ciclicamente, ripropone seri problemi di salute pubblica, efficacia e efficienza del servizio di raccolta e smaltimento degli stessi, decoro, salubrità e qualità della vita.

“Sono ormai diversi anni che la situazione della mancata raccolta dei rifiuti si riverbera direttamente e indirettamente verso i cittadini di Roma”, si legge nel testo,  “che si trovano a dover assistere inermi alle carenze di un servizio di raccolta, smaltimento e gestione dei rifiuti che potrebbe mettere a rischio in primis la salute dei cittadini.

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Da notizie di stampa, articoli, interviste, segnalazioni di cittadini la situazione sta assumendo contorni problematici tanto che lo stesso Ordine dei Medici di Roma ha avviato controlli con i propri sistemi ispettivi soprattutto nelle aree sensibili: scuole, ospedali, case di cura etc etc.

Il Comune di Roma ha una diretta responsabilità per quanto attiene la salute pubblica. Il Sindaco è direttamente responsabile di questo aspetto.

Ad aumentare la preoccupazione per un servizio non reso in modo efficiente concorre il caldo estivo e la concreta possibilità che, stazionando i rifiuti per più giorni in strada, possano crearsi situazioni potenzialmente pericolose per la salute dei cittadini.

Negli ultimi 40 giorni sono aumentate le segnalazioni, gli articoli di stampa e le lamentele dei cittadini circa la mancata raccolta dei rifiuti in modo diffuso, uniforme e continuato nel tempo in tutti i quadranti della città.

Già l’Ordine dei medici di Roma aveva pubblicamente espresso le criticità per tale situazione in ordine al tema della salute pubblica. In alcune zone, la situazione ha raggiunto livelli di guardia tali da creare problemi per quanto riguarda anche l’ordine pubblico e la sicurezza.

Come organizzazione abbiamo raccolto segnalazioni, foto e commenti da parte di molti cittadini romani sulla situazione e non possiamo che assumere l’onere di questo atto verso l’Amministrazione Pubblica e verso l’AMA.

Infine, come ulteriore beffa, è notizia degli ultimi giorni che i bollettini per il pagamento della TARI arriveranno in ritardo per cause legate al malfunzionamento delle spedizioni postali e che quindi i cittadini dovranno pagare la mora, oltre a non avere un servizio adeguato efficace e efficiente di raccolta, smaltimento e gestione dei rifiuti. Una ulteriore beffa oltre al danno del mancato espletamento del servizio di pulizia.

Tutto ciò premesso – si legge ancora nel testo – l’associazione chiede che l’Ill.mo Sig. Procuratore della Repubblica voglia accertare e valutare se nei fatti sopra riportati siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti procedendo, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti responsabili. In particolare, valutiamo opportuno accertare se e chi, nonostante la conoscenza di questi dati, a livello comunale e a livello di AMA, abbiano o meno posto in essere tutte le possibili azioni riparatorie e/o correttive.

Chiede, inoltre,  di accertare se sussistano concrete possibilità di rischio per la salute pubblica e se le autorità competenti siano responsabili di eventuali danni occorsi o occorrenti ai cittadini. Infine, chiede di verificare se vi sia la necessità e urgenza di commissariare i poteri degli Enti preposti alla normale gestione della salute pubblica e della raccolta, smaltimento e gestione dei rifiuti”.

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1 commento

  1. Non tutti i cittadini sanno che il regolamento del Comune di Roma sulla TA.Ri riconosce all’articolo 15 comma 1 il diritto alla riduzione tariffaria dell’80 per cento in situazioni di grave carenza nella raccolta dei rifiuti, come quella che stiamo subendo ormai da mesi. Per ottenerla è necessaria – cittadino per cittadino, strada per strada – una dichiarazione dell’autorità sanitaria che certifichi la situazione di pericolo per la salute e l’ambiente. Tale situazione è sotto gli occhi di tutti, i rifiuti si accumulano, il percolato si sparge sull’asfalto e ratti proliferano, ma le ASL non rispondono nemmeno alle PEC (!) dei cittadini rendendo di fatto inesigibile il loro diritto alla riduzione tariffaria. Non ci stiamo ad essere presi in giro! Per saltare impedimenti burocratici chiediamo al Sindaco e ai vertici AMA che la riduzione della TA.RI. (della sola rata in pagamento) venga riconosciuta collettivamente a tutti i romani, senza imbrogli. Firmate questa petizione e diffondetela. Roma non può essere tenuta in queste condizioni vergognose. Non è questione di soldi, ma di salute, decoro, dignità.
    https://www.change.org/riduzione-tari
    Andrea Imperia

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