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Foro Italico, il Collettore Alto Farnesina pronto entro il 2024

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Duca Gioielli

Mitigare il rischio di allagamenti nella zona di Corso Francia, Ponte Milvio e Tor di Quinto, questo è l’obiettivo della costruzione del nuovo Collettore Alto Farnesina al Foro Italico.

A fornire un aggiornamento sui lavori in corso è una nota del Campidoglio nella quale si spiega che “con un investimento di 7,5 milioni il Comune sta proseguendo i lavori sull’impianto che, una volta ultimato, permetterà il corretto smaltimento e del flusso delle acque piovane. Lavori che, iniziati a dicembre 2022, termineranno per la fine del 2024”.

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Nella mattinata di oggi, lunedì 22 maggio, l’assessore capitolino ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini ha effettuato un sopralluogo con il presidente del Municipio XV Daniele Torquati. Al termine, ha così dichiarato: “Si tratta di un’opera attesa e indispensabile che consentirà a tutto il quadrante di beneficiare di una infrastruttura in grado di far fronte agli allagamenti. È chiaramente un intervento per evitare fenomeni come quelli che oggi colpiscono le popolazioni dell’Emilia-Romagna. Stiamo andando avanti con decisione per concludere il lavoro nei tempi anche a fronte delle evidenti interferenze con gli eventi sportivi e musicali che si svolgono allo Stadio Olimpico”.

“Abbiamo già concluso le attività di rifunzionalizzazione, bonifica e recupero del collettore esistente, parzialmente ostruito, che sarà in parte utilizzato sia per il funzionamento del nuovo collettore che per garantire lo smaltimento di alcuni allacci dell’area. Abbiamo terminato anche le operazioni di bonifica degli ordigni bellici e di indagine archeologica. Ora stiamo procedendo con le opere di fondazione e a breve daremo avvio ai manufatti del primo tratto sotto le curve dello stadio. Tutte le opere sono state possibili grazie a un’attenta programmazione che ha sfruttato il periodo invernale dell’interruzione del campionato di serie A per lo svolgimento dei mondiali di calcio. Il cantiere, tuttora in corso – ha concluso Segnalini – segue oggi le prescrizioni per le tempistiche dettate dalla Prefettura per la sicurezza e l’ordine pubblico in concomitanza degli eventi sportivi e culturali.”

“L’impianto del Collettore Alto Farnesina – le ha fatto eco Daniele Torquati – è un’opera indispensabile per il nostro territorio. Mitigare il rischio idraulico e idrogeologico resta per noi una priorità urgente. Quello che è successo in questi giorni in Emilia-Romagna ce lo ricorda e ci impone di proseguire a lavorare speditamente su questi temi. Con il sopralluogo di oggi con l’Assessore Segnalini e tutti gli Uffici, – conclude il Presidente – che ringrazio, andiamo avanti in questa direzione”.

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4 COMMENTI

  1. Leggendo Collettore Alto Farnesina, mi sono ricordato che era stato già oggetto di un Vs articolo, precisamente quello pubblicato il 28 Maggio 2009 a titolo “Farnesina: inaugurato il nuovo Collettore Alto”.
    Parliamo della stessa opera inaugurata nel 2009, forse mai iniziata ma sicuramente non finita visti gli allagamenti che regolarmente si sono ripetuti su Corso Francia e Ponte Milvio ?
    Inoltre lo stesso Collettore Alto Farnesina veniva citato negli articoli del Vs giornale a fronte dei allagamenti che hanno interessato le suddette strade.
    Stralcio dal Vs articolo del 16 Luglio 2021 a titolo “Alluvionati Corso Francia, dopo i danni la diffida: interventi a loro spese” il seguente brano:
    “Per il PD è “un’ingiustizia”
    Sconcerto fra le forze politiche d’opposizione che sono venute a sapere della diffida dopo, e non durante, il Consiglio straordinario tenutosi il 15 luglio proprio sugli allagamenti di Corso Francia.

    Per Marcello Ribera, consigliere, e Daniele Torquati, Capogruppo del PD in Municipio XV, questa diffida è “un’ingiustizia che cozza con quanto votato in Consiglio. Durante la seduta infatti, oltre a richiedere al più presto la realizzazione dei lavori finanziati per il completamento del collettore alto Farnesina e per cui già nel 2019 abbiamo fatto votare un testo in Consiglio, abbiamo impegnato l’amministrazione a ristorare e risarcire le famiglie e i commercianti che hanno subito allagamenti. Un voto che chiedeva il giusto. L’amministrazione ha invece, ad oggi, la responsabilità di non aver provveduto alla realizzazione dei lavori sul collettore e ha il dovere di aiutare chi ha subito danni al proprio alloggio“.

    “Rimaniamo sconcertati da questa vicenda – concludono i due esponenti dem – e per questo nella giornata di oggi abbiamo chiesto urgentemente la convocazione della Commissione Trasparenza e protocollato una nota per fare luce sull’intera vicenda“.

    Noto che correttamente, dai banchi dell’opposizione, di erano “indignati”, poi dopo le elezioni si sono “disdegnati” visto che non hanno provveduto ad avviare alcuna azione per risarcire privati e commercianti dei danni che avevano subito e solo dopo due anni, in pompa magna, ci informano la data, speriamo questa volta definitiva, del completamento di un opera avviata nel lontano 2009.

  2. Sig. Fofo è risaputo che in politica ci si “indigna e disdigna” senza alcuna difficoltà….dipende dalla posizione delle poltrone che si occupano…..in compenso si fa grande uso del “grazie”: si ringrazia l’assessore, si ringrazia il consigliere, si ringrazia il sindaco, si ringrazia il presidente….Grazie di che? Boh….forse di aver fatto la metà del loro lavoro, come direbbe Capezzoni….

  3. Egreg. Sig. W. Kurtz: Un essere pensante con la Sua Dignità e Coerenza dovrebbe far un uso consapevole dei termini “indignare e disdegnare” soprattutto se entrambi i termini vengono di fatto utilizzati a fronte di un medesimo evento (alluvione e risarcimenti).
    E qui torniamo alla Coerenza che dovrebbe proibire di avere diversi atteggiamenti a secondo degli obiettivi che si desidera ottenere.
    Dignità e Coerenza pregi che dovrebbero essere fondamentali per una persona impegnata politicamente, e che purtroppo possono essere valutate, dal Cittadino, solo dopo averlo visto all’opera sia dai banchi dell’opposizione che da quelli di regia (posizione sicuramente più ardua).
    In merito all’uso del “grazie” Lei fa degli esempi riferiti a “ringraziare” un funzionario pubblico. Funzionario che dovrebbe fare il suo lavoro nell’interesse del Cittadini, quindi il grazie lo dovrebbero ricevere questi ultimi che con il loro voto gli hanno dato fiducia sperando che ricopra con dignità e coerenza il ruolo che gli hanno assegnato.
    Condivido con il Suo riferimento a Capezzone – di aver fatto, forse, metà del loro lavoro e che quindi i Cittadini sono in attesa del restante 50 %

  4. Io ho abitato vicino Ponte Milvio dalla fine degli anni cinquanta fino al 1990. Quando pioveva si allagava sempre. Il problema non e’ mai stato risolto eppure sono trascorsi piu’ di 60 anni! Una vita! Mi ricordo i negozianti disperati per la perdita di molta merce, i decenni passano non cambia nulla!

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