Home ATTUALITÀ Cimitero Flaminio, “ripristinata la legalità”: smontato il mausoleo abusivo

Cimitero Flaminio, “ripristinata la legalità”: smontato il mausoleo abusivo

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Galvanica Bruni

La denuncia della stampa è riuscita laddove le visite e i controlli delle forze dell’ordine e dei delegati della municipalizzata nulla hanno potuto sin qui. L’altare abusivo realizzato dalla famiglia Brischetto al cimitero di Prima Porta in onore a Nicholas, il rampollo della famiglia sinti con legami familiari con altri clan di origine abruzzese e con solide fondamenta nel quadrante est della capitale, è stato rimosso.

Dopo mesi di silenzio, Ama si e’ mossa denunciando intimidazioni e minacce nei confronti dei propri dipendenti che nei mesi scorsi hanno cercato di far rispettare la legge alla famiglia Brischetto.

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Minacce serie, aggressioni ed anche inseguimenti. Ne sono seguite denunce, rimaste inapplicate. E la stessa rimozione delle telecamere eseguita una prima volta sotto lo sguardo degli agenti di polizia, qualche giorno dopo sono state riposizionate. A conferma della indifferenza della famiglia per le leggi e le regole.

Il resto dell’altare – dalla panchina al tendone e alla oggettistica – e’ rimasto là. A far da contorno alla tomba di Nicholas, in attesa – ha detto il padre Christian – di avere i permessi per costruire la cappella.

Aver reso pubblico lo scempio ha indotto Ama e assessorato capitolino all’ambiente a muoversi. A protezione degli di addetti di Ama che hanno smontato l’altarino, un pattuglione della polizia municipale. Venti uomini in divisa, presente anche l’assessore Sabrina Alfonsi, che hanno vigilato affinchè alcun atto intimidatorio venisse messo in atto.

“Ripristinata la legalità”, cosi’ l’assessore ha commentato la rimozione di altare, panchina, lampada, pannelli solari e tappeto di plastica.

Le due telecamere sono nelle mani della polizia giudiziaria che dovrà valutare gli estremi per la contestazione di reati penali, a cominciare dalla violazione della privacy. Verificheremo quanto dura.

Rossana Livolsi

Uno spicchio del cimitero Flaminio trasformato in oasi privata

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