Mese mariano, ma anche delle rose. E, per Roma, dello sport. Maggio trasforma la città eterna in un grande palco dove va in scena tutto lo sport.
Si è cominciato col golf, con l’ottantesimo open d’Italia, disputato nei giorni scorsi al “Marco Simone” (dove si disputerà pure la Ryder cup, sfida Europa-Stati Uniti che per la prima volta sbarca in Italia) e conquistato dal polacco Adrian Meronk, classe 1999.
Ovvio però che i riflettori per tre quarti di mese saranno accesi sugli Internazionali di tennis, già in corso di svolgimento al Foro Italico. Solite speranze italiane, stavolta affidate maggiormente più a Jannik Sinner che a Matteo Berrettini, che non partecipa, ma sensazioni forti che il novello reuccio della terra rossa Carlos Alcaraz punti al successo capitolino per assaltare nel ranking la prima posizione.
Ci sono anche altri italiani sul tabellone principale, ma a meno di miracoli sarà difficile vederli in campo dai quarti in poi. Ah, per la cronaca, un italiano non vince gli Internazionali dal 1976, quando a trionfare fu Adriano Panatta.
Scavalcati gli ultimi turni interni di campionato – parliamo di calcio, serie A – che vedranno impegnate in casa la Roma (il 22 contro la Salernitana, poi l’ultima a giugno) e la Lazio (contro il Lecce il 12 e la Cremonese il 28), lo stadio Olimpico sarà teatro delle ostilità della finale di coppa Italia, in programma fra la Fiorentina e l’Inter il 24 maggio.
Il tutto, ovviamente, per tacere della sfida europea casalinga della Roma, che dopodomani ospita il Bayer Leverkusen. E, come se non bastasse, il 28 l’ultima tappa del Giro d’Italia sarà vissuta a Roma, con puntatina a Ostia e ritorno con passaggio pure in zona vaticana. Benedirà il pontefice, premierà il vincitore il Capo dello Stato.
Leonardo Morelli
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