Home ATTUALITÀ No al biodigestore. Centinaia di persone in piazza a Cesano-Osteria Nuova

No al biodigestore. Centinaia di persone in piazza a Cesano-Osteria Nuova

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Galvanica Bruni

Centinaia di persone in piazza questa mattina, nell’estrema periferia di Roma Nord, per protestare contro il progetto di biodigestore voluto dal Campidoglio in un’area di proprietà del Comune a metà strada fra Cesano e Osteria Nuova.

Due i cortei, il primo è partito dalla stazione di Cesano l’altro dal complesso delle Aste Taurine. Si sono poi incontrati nel punto esatto in cui dovrebbe sorgere il biodigestore che secondo gli organizzatori (CdQ Cesano, Osteria Nuova – S.M. di Galeria CdQ APS, Progetto Comune Anguillara, Aste Taurine, Comitato No discarica Tragliatella, Consorzi Colle dei Pini e Due Pini) altro non sarebbe che “un’altra bomba ecologica alle porte di casa con colata di cemento ingiustificata, su un’area parzialmente integra di Agro Romano, palesemente inidonea e caraterizzata da vincoli archeologici e paesaggistici nonchè da rischi idrogeologici ed idraulici, a distanza insufficiente dagli agglomerati urbani limitrofi (Cesano, Osteria Nuova e Anguillara), con scuole e servizi, in un meritorio già provato da altre criticità dal rilevante impatto sanitario, ambientale, sociale e urbanistico”.

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Gualtieri ma tu ci verresti a vivere a Cesano?” recitava uno dei tanti striscioni portati a mano da persone di tutte le età.

All’appuntamento anche Daniele Torquati, presidente del Municipio XV, che a margine della manifestazione ha dichiarato: “Anche se la mia posizione è sempre stata chiara, ci tengo a ribadirla, soprattutto per non rischiare che passi il messaggio che a prescindere non vogliamo che si realizzino impianti nel nostro territorio. Roma ha bisogno di impianti, ma non possiamo negare che la collocazione scelta, frutto della precedente amministrazione, sia un errore prima di tutto strategico. Siamo consapevoli che i tempi del PNRR hanno imposto e impongono scelte rapide, che possono quindi ricadere anche su progetti esistenti, ma siamo anche convinti che una situazione così complessa come quella dei rifiuti a Roma non possa essere risolta se si procede su un percorso che ha già dimostrato di avere numerose criticità, non solo per il territorio ma anche e soprattutto per la sua realizzazione.

La mia posizione quindi è anche a tutela dell’Amministrazione Comunale che oggi non può rischiare di perdere tempo su un progetto per cui la vecchia VIA, la Valutazione d’Impatto Ambientale, come sostenevo risulterebbe inutilizzabile, considerato che AMA allora dichiarò che non era “prevista alcuna attività di digestione anaerobica”. Non solo, considerata la presenza in quella stessa area del deposito nazionale di rifiuti radioattivi con oltre 500 metri cubi di materiale, lo stesso Centro Ricerche Enea Casaccia ha già espresso forti perplessità poiché “l’impianto ricadrebbe dell’area di competenza del piano di emergenza per cui ha rappresentato alcuni profili di potenziali criticità”.

“Insomma – ha concluso Torquati – le preoccupazioni dell’intera Comunità sono più che comprensibili e sono sostenute da reali questioni tecniche“.

Il controverso biodigestore di Osteria Nuova-Cesano

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