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Cassia, Parco Inviolatella Borghese, al via lavori per area fitness

Galvanica Bruni

Hanno preso il via questa mattina, lunedì 7 novembre, i lavori per la realizzazione del nuovo percorso sportivo (che si svilupperà lungo il fosso dell’Acqua Traversa) all’interno del Parco dell’Inviolatella Borghese, con accesso dall’omonima via all’inizio di via Cassia Nuova.

Si tratta. come fa sapere il presidente del Municipio XV Daniele Torquati, di “un progetto dell’Ente Regionale Parco Di Veio, finanziato dalla Regione Lazio, che prevede una nuova area fitness con un percorso lungo oltre 700 metri e composto da nuovi attrezzi, alcuni con doppia funzionalità, che andranno a incrementare quelli già esistenti ampliando l’offerta sportiva all’aria aperta per i cittadini del Municipio XV”.

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Come ha ricordato il Presidente del Parco di Veio Giorgio Polesi – che oggi insieme al Direttore Danilo Casciani e all’Assessore Municipale alle Politiche Ambientali Marcello Ribera era presente alla posa della prima pietra per l’avvio dei lavori – “L’impiego dei fondi della Regione Lazio per questo nuovo progetto dedicato all’area fitness del parco rientra nell’ottica di una progettazione più ampia utile a rivalutare l’intera area verde, anche in previsione di un futuro collegamento con il Parco Volusia”.

“Il nuovo percorso sportivo – conclude Torquati – sarà realizzato nel rispetto delle caratteristiche del Parco che abbiamo avuto l’onore, dopo anni, di aprire il 9 agosto 2014 nella nostra precedente consiliatura e che oggi è giusto valorizzare”.

Ben venga, però…

Ben venga, aggiungiamo noi, questa area fitness ma se non si vuole che resti una “chiesetta” nel deserto la sua realizzazione non dovrà prescindere da un ampliamento degli esigui posti auto in via dell’Inviolatella Borghese e dalla realizzazione di un marciapiede sul lato destro di via Cassia Nuova per chi intenda raggiungere il parco a piedi e in sicurezza.

In alternativa, l’apertura di un secondo ingresso da via Giovanni Fabbroni  con annesso ponticello sul fosso dell’Acqua Traversa sarebbe la soluzione ideale…

Giulia Vincenzi

Inviolatella Borghese: cicli e ricicli, rispunta l’accesso da via Fabbroni

 

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7 COMMENTI

  1. Non capisco….in un parco dove il degrado e l’abbandono è la norma si fa un percorso fitness…..Invece di tagliare l’erba, sistemare gli accessi, mettere a posto gli abbeveratoi, ripristinare le aree pic-nic, rifare il ponticello e trasformare quel rudere pericolante in qualcosa di utile si mettono nuovi attrezzi ( giusto per farli distruggere). Questa gestione del verde è incomprensibile. E’ incredibile che le scarse risorse dei parchi vengano impiegate in questo modo….ma non si poteva puntare invece alla “green -way” (lasciata cadere nel dimenticatoio) e lasciare al Comune il compito di sistemare il.parco?

  2. Ogni progetto che crei o migliori un parco e’ sempre il benvenuto.
    Vorrei però far notare che sarebbe anche opportuno pensare a istituire un parco dedicato alla “borgata” La Storta. Mi riferisco all’inizio della vecchia La Storta, cioè venendo da Roma, al kilometro 16, dove ad un parco pubblico, dove portare i nostri bambini, a cui non ha mai pensato nessuno e che, per contro, soffre per la presenza in un tratto di strada di 3/400 metri di importati luoghi di assembramento (una scuola elementare, una scuola media, la Cattedrale, l’ufficio postale, la stazione ferroviaria ed il centro anziani (spero di non aver dimenticato nulla).
    Carissimi Presidente Torquati ed Assessore Municipale alle Politiche Ambientali Ribera volete fare una riflessione in merito?
    Gli abitanti della “vecchia” La Storta Ve ne sarebbero riconoscenti.

    • Invece Ho dimenticato di menzionare il liceo San Gabriele e il St George British International School con i loro 400 studenti.

  3. stiamo aspettando da anni il ponte e l’ingresso pedonale da Via Fabbroni oltre al marciapiede su via cassia nuova. Entrambi essenziali. Aggiungo che servirebbe per renderlo fruibile a tutti e durante l’inverno anche un illuminazione congrua perchè di notte fa paura e ci sono molti “personaggi ambigui” che ci dormono all’interno.

  4. Ben vengano nuovi percorsi ma sono d’accordo con Francesco Gargaglia, il mitico Robin Hood col quale ai vecchi tempi abbiamo difeso il arco pubblico dell’Inviolatella: urge rimediare all’abbandono del parco frutto di anni di impegno di cittadini e associazioni e realizzare l’ingresso da via Fabbroni anzichè proporre parcheggi in via dell’Inviolatella Borghese.

  5. Concordo con la necessità di creare un accesso dall’area verde che sta a valle di via Fabbroni, tramite un ponticello in legno che consentirebbe di raggiungere il parco a piedi invece di andare a parcheggiare su via dell’Inviolatella Borghese, andare a piedi lungo la Cassia senza un marciapiede è comunque pericoloso. Sarebbe utile anche utilizzare quell’area verde sotto via Fabbroni come estensione del parco dell’inviolatella, prima che la Paideia se ne impadronisca per estendere il suo parcheggio.

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