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‘Rambo’ Rambaudi, quando i sogni s’avverano

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Incontriamo l’ex calciatore, oggi allenatore e commentatore sportivo Roberto Rambaudi, detto Rambo, piemontese di nascita, romano di adozione almeno da vent’anni.

Cresciuto nelle giovanili del Torino, fece il suo esordio in prima squadra proprio con la maglia granata. Insieme a Signori e Baiano formò uno dei tridenti più forti di tutti i tempi, portando il Foggia in serie A e facendo sognare tutti gli appassionati di calcio.

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Nel 1994 entrò nella rosa della Lazio, ragione per la quale si trasferì nella città eterna. Per vivere, scelse il quartiere Fleming poiché, all’epoca, i biancocelesti si allenavano a Tor di Quinto, nel campo Maestrelli, in quella che oggi è sede della Caserma dei Carabinieri Salvo D’Acquisto.

Nel 1995, la Lazio si spostò nel Centro Sportivo di Formello e anche lui, per seguire la sua squadra più da vicino, prese dimora all’Olgiata. Ai microfoni di VignaClaraBlog.it conferma la passione per questa zona, per i suoi spazi verdi, la tranquillità e i campi da calcio.

Parliamo di calcio femminile

Parliamo di calcio. Dal momento che quello femminile è stato finalmente elevato al rango di sport professionistico dal primo luglio 2022, chiediamo al campione che cosa ne pensa, dato che ha commentato proprio l’europeo iniziato pochi giorni dopo l’agognato riconoscimento.

Ci racconta le sue impressioni, non nascondendo il suo apprezzamento per le colleghe: “la voglia di emergere, le loro capacità tecniche e la bravura che hanno mostrato in campo. Molte le differenze tra le due categorie: il calcio femminile è molto tecnico e meno caratterizzato dal contatto e dallo scontro fisico, se paragonato al suo equivalente maschile. In comune, invece, la passione di chi insegue un sogno che comincia da bambini”.

I valori del calcio

Il calcio vuol dire anche amicizia, fratellanza: valori e sentimenti che Rambaudi ha provato con i suoi colleghi e amici, uno su tutti il suo “fratellino”, il bomber Beppe Signori, con il quale giocò a Foggia.

In seguito, ancora assieme a Signori e Zeman, “preparato, unico nel bene e nel male”, al timone della Lazio, conquistarono il  nono posto in classifica, scuotendo i cuori di chi ama il calcio romantico, quello delle sorprese e delle imprese impossibili.

Attualmente, commenta le partite per la Rai e in altre occasioni. Ama allenare in zona Lazio: ormai, è uno di noi qui a Roma Nord e, inoltre, è impegnato in progetti in ambito sportivo e calcistico. Chissà, dove lo porteranno ancora i suoi sogni.

 Sogni che s’avverano

Già, parliamo di sogni e modelli. Quando hai capito che avresti voluto diventare un calciatore? gli chiediamo.
“Da bambino! Non sapevo se sarei riuscito, ma ho cominciato giocando con delle palle di cartone autoprodotte e ho continuato fino a che non ho realizzato il mio sogno”.

Qual è stato il tuo idolo calcistico? “Cruijff”, (il Pelè bianco), è la sua risposta secca  e immediata.

Salutiamo Rambo portandoci via i valori che ci ha trasmesso in questa chiacchierata: il rispetto, l’amicizia, l’impegno, la volontà e… i sogni che si avverano.

Giuliana Pallotta

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