E’ partito il conto alla rovescia per i campionati europei di nuoto, in programma a Roma dall’11 al 21 agosto. L’appuntamento, che torna nella capitale tredici anni dopo il mondiale del 2009, è fissato al Foro Italico (che l’ex nuotatrice Federica Pellegrini considera “la vasca migliore del mondo”) e, per il nuoto di fondo a Ostia, con millecinquecento atleti ai blocchi di partenza.
L’Italia è favorita, specie dopo aver vissuto il campionato del mondo di Budapest, alcuni giorni fa. In Ungheria la nazionale azzurra si è infatti guadagnata il primo posto tra le nazioni europee nel medagliere, e il terzo complessivo alle spalle di due superpotenze come Stati Uniti e Cina. Le 22 medaglie conquistate dagli azzurri (9 ori, 7 argenti e 6 bronzi) sono state conquistate in tutte e cinque le discipline della rassegna iridata: nuoto, nuoto sincronizzato, tuffi, nuoto in acque libere e pallanuoto.
L’evento ha coinvolto anche papa Bergoglio, che ha mandato un messaggio a organizzatori e atleti: “Sono contento che la nostra città torni a ospitare questa bella manifestazione sportiva, in questo momento abbiamo più che mai bisogno di sport, di sport vero, per compensare la troppa conflittualità che appesantisce il nostro mondo e purtroppo anche il continente europeo”.
Da tenere sotto osservazione l’alfiere azzurro Gregorio Paltrinieri, che nella capitale ungherese ha conquistato quattro medaglie nel corso della rassegna iridata: oro nei 1500 stile libero e nei 10 chilometri in acque libere a Lupa Lake, argento nella 5 chilometri e bronzo nella staffetta mista 4×1500 metri. Ma sarebbe un’onta non considerare tutto lo squadrone italiano, a cominciare dalla diciassettenne tarantina Benedetta Pilato, che dalla terra magiara ha portato in dote una medaglia d’oro e una d’argento.
Leonardo Morelli
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