
Un uomo è stato trovato morto in un locale seminterrato al civico 65 di via Gradoli, zona Tomba di Nerone, sulla Cassia.
Il fatto è accaduto nella sera di venerdì 22 aprile. Sul posto agenti del commissariato Flaminio Nuovo di piazza Azzarita, con i colleghi della Scientifica che dopo aver effettuato i rilievi hanno messo i sigilli all’abitazione per conto dell’Autorità Giudiziaria.
A quanto si apprende, l’uomo – già noto alle forze dell’ordine – sarebbe deceduto per overdose e viveva in quel seminterrato che da tempo era stato sottoposto a ordinanza sindacale di inabitabilità e sgombero, ordinanza in attesa di esecuzione.
“Si tratta dell’ultimo fatto di una serie infinita di episodi di illegalità e degrado che hanno segnato la cronaca, o meglio, la storia di via Gradoli da oltre quarant’anni” dichiara a VignaClarablog.it Lucio Maria Frizzoni, presidente del “Comitato per via Gradoli” ricordando che il fatto è accaduto “in uno dei seminterrati sito al civico 65, già oggetto dell’ Ordinanza sindacale di inabitabilità e sgombero n.129 del 29 novembre 2007, tuttora vigente“.
“Nonostante le cause del decesso al momento ci risultino ignote, dobbiamo tuttavia far presente come i due residenti, padre e figlio, risultino noti ai condomini del suddetto civico, e non solo, per le numerose molestie di cui si sono resi protagonisti dalla scorsa estate, in combutta con altri personaggi della via, riconducibili alla stessa compagnia di giro, quella dello spaccio. Personaggi noti anche alle forze dell’ordine, in quanto oggetto di indagini di polizia giudiziaria e/o ordinanze di custodia cautelare.”
A sottolineare la gravità dell’accaduto c’è il fatto che il locale in questione non doveva essere usato a fini residenziali, in forza appunto dell’ordinanza del 2007. “Circostanza questa – sostiene Lucio Maria Frizzoni – che è stata più volte rappresentata da Comitato e condomini al Comando del XV Gruppo di Polizia Locale, così come a riguardo di altri immobili illegittimamente destinati ad uso abitativo nel medesimo numero civico”.
“Ad oggi – conclude il presidente del Comitato – l’istanza di attuazione del rispetto dell’ordinanza di sgombero risulta inspiegabilmente inevasa, al punto da indurre l’amministrazione condominiale a inoltrare al Comando medesimo un atto formale di significazione e diffida con richiesta della ragioni della mancata esecuzione. In caso di mancato riscontro si vedrà costretta a sporgere denuncia ai sensi dell’articolo 328 del codice penale“.
© RIPRODUZIONE VIETATA
Purtroppo questo episodio è la conferma che le Istituzioni sono assenti da tempo ed in quegli scantinati c’è ancora chi (quasi sempre proprietari italiani), affittando le cantine, continua a lucrare sulle spalle di poveri diavoli.
Mi forzo di auspicare, anche se mi risulta assai difficile, che questa ulteriore tragedia
possa scuotere la Pubblica Amministrazione al fine di assumere i necessari provvedimenti
volti alla risoluzione delle annose problematiche strutturali della via.
A qualcuno in Piazza del Campidoglio e via Flaminia fischieranno pur le orecchie.
O forse è solo un illusione ?
Basta … Basta basta …i vertici politi e la polizia sanno tutto dei mille misfatti e segreti di via Gradoli ma nell’omertà più assoluta hanno fatto cadere un silenzio vergognoso negli ultimi 45 anni . Chiedo Legalità per una via della capitale d’italia !
Questo accaduto dovrebbe aprire un nuovo scenario e sensibilizzare istituzioni e comunità a reagire su abusivismo e scellerata realtà
I tuguri dichiarati inagibili, come quello in cui è accaduta questa tragedia, sono un covo di degrado, miseria e situazioni illegali che dovrebbero essere attenzionati quotidianamente poiché nocivi sia per chi vive in questi scantinati, sia, soprattutto, per i vicini costretti, nella migliore delle ipotesi a convivere quotidianamente con situazioni border line, nella peggiore di dover subire le molestie di tossicodipendenti puntualmente sotto l’effetto di alcol e droghe. Si tratta di situazioni che vanificano almeno in parte gli sforzi fatti negli ultimi anni per restituire via Gradoli alla tranquillità dei suoi abitanti onesti. Mi auguro certamente che le istituzioni intervengano ma anche che i proprietari di questi locali fatiscenti recuperino quel minimo di senso civico necessario a comprendere che serve rispetto per le leggi e per i propri concittadini, non affittando più questi tuguri a uso abitativo, prestando il fianco alla miseria e al degrado.
Oggi assistiamo a questa tragedia quando ancora pochi giorni fa c’era chi su facebook, in noti gruppi di quartiere, promuoveva l’affitto o la vendita di scantinati similari, spacciandole per abitazioni pur candidamente scrivendo nell’annuncio che l’immobile non ha concessione abitativa. Ci si chiede se a questo punto le autorità si decideranno a dare seguito a decisioni giudiziali sottraendo questi locali ad affitti di fatto illegali e restituendo via Gradoli alla sua dignità che merita come bellissima via incastonata nell’Insugherata, nel pieno della via Cassia e ricca di potenzialità.
Scrivo da parte del gruppo inquilini del condominio scena del tragico evento.
Indescrivibile e deprecabile e’ il comportamento delle varie amministrazioni a cui sono state inviate richieste di intervento via PEC nelle seguenti date 16/04/2021 – 23/06/2021 – 13/09/2021.
Richieste atte a denunciare la situazione che si andava creando gia’ dallo scorso Gennaio 2021, quando queste persone si sono trasferite nei locali seminterrati.
Da oltre un anno si chiede l’intervento finale atto a sgomberare e chiudere definitivamente i locali seminterrati scenario dell’accaduto.
Piu’ volte sono stati sollecitati gli interventi delle pubbliche autorita’ incluso il gabinetto del sindaco, la polizia municipale, la polizia locale ed altre istituzioni.
Tutte si sono finora sottratte ad un intervento completo e risolutore, ovvero sgomberare definitivamente i locali e porli sotto sequestro.
I passati eventi, questo attuale ed i futuri possibili scenari sono anche responsablita’ del mancato intervento di queste autorita’ e con la presente si denuncia tale operato e si sollecita un intervento risolutore.
Sgombero totale dei seminterrati e sequestro permanente degli immobili in questione per inagibilita’.
Degrado dovuto al totale assenteismo della autorità più e più volte sollecitate dal Comitato per via Gradoli, sembra che in questo paese l’abusivismo e l’illegalità non facciano più scandalo e che non debbano essere combattuti dalle autorità preposte. Noi abitanti della strada ci sentiamo totalmente abbandonati, né il presidente del XV municipio , né il Comando del XV Gruppo di Polizia Locale , né il gabinetto del sindaco, hanno risposto alle nostre numerosissime richieste, di attuare lo sgombero di tuguri non abitabili, oggetto dell Ordinanza sindacale di inabitabilità e sgombero n.129 del 29 novembre 2007, tuttora vigente. Ora siamo veramente stanchi.
Ieri pomeriggio sono stati violati i sigilli dell’immobile
ancora sotto sequestro. All’arrivo della Polizia di Stato,
sollecitata dai condomini, il/ i trasgressore/i si erano già dileguati.