Cantautrice e poli-strumentista, sognatrice e ragazza con la valigia che si sente a casa tanto a Rio de Janeiro quanto a New York, Chiara Civello si esibirà martedì 8 marzo a Roma, la sua città natale.
Nel suo concerto alla Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica (inizio ore 21) l’artista capitolina presenterà il suo ultimo lavoro, Chansons – International French Standards, una raccolta di brani classici di autori francesi, scritti fra il 1945 e il 1975 e conosciuti in tutto il mondo, spesso senza alcun riferimento alle proprie origini transalpine.
In scaletta ci saranno anche canzoni originali, pescate da un repertorio più che ventennale, e il pezzo Perdiamoci, scritto insieme al Premio Strega Emanuele Trevi e inserito nella colonna sonora della seconda stagione della serie tv “Imma Tataranni – sostituto procuratore”.
«Una bella melodia», scrive la cantautrice, «è un’ambasciatrice in grado di valicare ogni confine, attraversare e unire culture diverse. Una canzone come My Way, ad esempio, nasce in Francia (l’originale si intitola Comme d’Habitude, ndr) e ha attraversato il mondo intero, passando per tante voci, tanti cuori, tante storie».
È il caso, anche, di classici intramontabili del repertorio d’oltralpe come, ad esempio, Hier Encore, il brano di Charles Aznavour che oltreoceano, in tante interpretazioni (Roy Clark, Willie Nelson), è diventato Yesterday when I was young.
Per non parlare, poi, de La belle vie, la canzone popolare di Sacha Distel, che fu portata al successo internazionale da Tony Bennett con il titolo di The Goodlife.
Menzione a parte merita, inoltre, Pour Toi, che fu tradotta liberamente e cantata in inglese (Feelings) dal cantautore brasiliano Morris Albert, il quale, però, la spacciò per una sua composizione originale e fu successivamente condannato a risarcire, anche economicamente, il suo autore, Loulou Gasté, che lo aveva denunciato per plagio.
Le interpretazioni di Chiara Civello saranno ariose, piene di atmosfera e suggestioni, e spazieranno liberamente dal jazz alla bossa nova, dai ritmi cubani al beat, con improvvisazioni vocali, fino ad arrivare al soul e anche al blaxploitation.
In occasione della giornata internazionale della donna, i biglietti (clicca qui) costano soltanto dieci euro per dare a tutti la possibilità di fare una donazione (clicca qui) all’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, a sostegno di tutte le donne costrette a fuggire per guerre e violenze, con particolare attenzione all’emergenza in Ucraina e in Afghanistan.
Giovanni Berti
© RIPRODUZIONE RISERVATA