Home CRONACA Fleming inguaribile, amarezza e delusione fra i ragazzi della Nitti

Fleming inguaribile, amarezza e delusione fra i ragazzi della Nitti

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Non c’è speranza per le strade di Collina Fleming, dove la sporcizia regna sovrana. Gli studenti dell’IC Nitti di Collina Fleming hanno provato a restituire il decoro alle strade della loro scuola, ma lo sforzo è stato vano e nelle loro parole c’è grande amarezza e delusione.

Sabato 19 febbraio, gli alunni della scuola media Nitti, i docenti e alcuni volontari si sono rimboccati le maniche per pulire e abbellire tutta l’area che circonda l’istituto, da via Francesco Nitti a via Civitella d’Agliano.

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Un’intera mattinata dedicata alla restituzione del decoro del luogo in cui passano la maggior parte del loro tempo, tra studio e svago. “La giornata Riprendiamoci il quartiere è nata dall’idea che bisogna abituare i ragazzi, sin da piccoli, a considerare il quartiere come un’estensione della propria casa”, ci spiega la preside Elisamarzia Vitaliano.

Una giornata di pulizie

Nonostante non ci fossero lezioni, sabato scorso i ragazzi si sono svegliati presto per incontrarsi davanti alla scuola. Lì, armati di scope, palette e sacchi hanno raccolto tutti i rifiuti depositati sui marciapiedi e sui margini della strada e sradicato erbacce, riempiendo enormi sacchi di spazzatura.

Ore di fatica affrontate con entusiasmo, come racconta Matteo: “È stata una giornata particolare, diversa dalle altre, che mi ha fatto sentire utile, in quanto ho potuto dare il mio contributo nel ripulire i giardini della scuola e le strade limitrofe. Piccoli gesti che possono spingere i cittadini ad uno stile di vista più sostenibile per mantenere pulito l’ambiente, creando condizioni di vita migliori”.

“L’obbiettivo di questa giornata era quello di aiutare e abbellire il nostro quartiere, anche decorando con della maglia colorata gli alberi e attaccando su strutture abbandonate delle mattonelle colorate”, aggiunge Chiara.

Infatti, grazie al prezioso contributo della land artist Francesca Merola, un balcone di un fioraio chiuso e abbandonato da anni è stato decorato con un mosaico, mentre alcuni alberi sono stati rivesti con tessuti multicolore ricamati a uncinetto: gli yarn bombing, gli stessi con i quali l’artista ha adornato un’area verde di via Cortina d’Ampezzo.

La delusione del giorno dopo

Gli studenti della Nitti hanno fatto un importante regalo al quartiere Fleming, ma al loro ritorno a scuola la delusione è stata molto amara. Già lunedì, infatti, marciapiedi e strade erano nuovamente tappezzati di sporcizia, come loro stessi raccontano.

“Il giorno seguente era tutto come prima: buste con feci i cani, cartacce, pacchi di sigarette e molto altro, tutto sulla strada pulita che avevamo lasciato. Che brutta delusione sapere che qualche arrogante e incivile ha reso vano il nostro sacrificio. Tutto quello per cui avevamo duramente lavorato è svanito a causa della maleducazione di chi evidentemente non aspira ad avere un ambiente pulito in cui trascorrere la quotidianità”, dichiara Carolina.

“Gli effetti della nostra pulizia sono svaniti presto. – ribadisce Matteo – Da diversi anni viviamo in uno stato di degrado a causa della spazzatura non raccolta e del senso di inciviltà che ormai regna sovrano a causa dei cittadini privi di senso civico, di responsabilità nei confronti dell’ambiente e del prossimo, in una città molto complessa quale è Roma, i cui cittadini, quasi tutti, avrebbero bisogno di un’educazione ambientale”.

Cittadini che sporcano e che non aiutano, insensibili anche davanti buon esempio di giovani, come spiega allibita Chiara: “Mentre ripulivamo le strade pubbliche, molte persone si sono fermate per complimentarsi ma anche per affermare che quello era compito del comune e non di ragazzi o persone comuni. Io credo che ragionando in questo modo (ovvero che non siamo mai noi a dover iniziare ma gli altri) non andremo da nessuna parte. Tutte quelle persone si sarebbero dovute fermare per aiutarci e non fare inutili affermazioni”.

La parola alla Preside

La preside dell’IC Nitti, Elisamarzia Vitaliano, ha organizzato la giornata di pulizia per insegnare ad aver cura e rispetto per l’ambiente in cui si vive.

Critiche le sue considerazioni sui residenti di Collina Fleming: “L’idea che avevamo in testa era che contemporaneamente studenti e adulti commercianti /cittadini pulissero insieme. Questo non è avvenuto, ma non solo, a parte qualche commento positivo rivolto ai ragazzi, i numerosi passanti non hanno fatto nulla. Era come se un esercito di invisibili, in una mattina di febbraio, fosse giunto da un altro pianeta per dedicarsi alla cura del quartiere, del loro quartiere. L’indifferenza dei molti è il dato che ho registrato, ma noi non ci arrenderemo e continueremo a sperare che possiamo fare qualcosa per migliorare il nostro quartiere”.

Giulia Vincenzi

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6 COMMENTI

  1. La sporcizia della città e solo in parte attribuibile al malfunzionamento dell’ama o i ritardi colpevoli dell’amministrazione nel dotarla di appositi impianti di trattamento di rifiuti come hanno tutte le città d’Italia ed Europa. La gran parte della responsabilità ce l’hanno i cittadini assolutamente incuranti di qualsiasi rispetto per la loro città; abbandonano i cartoni relativi alle loro spese online senza minimamente curarsi di ripiegarli e infilarli negli appositi contenitori , lasciano per terra le feci dei loro cani e distribuiscono i tacchetti della loro immondizia qua e là senza nessun criterio e nessuno sforzo di collocazione adeguata… si può cambiare il colore dell’amministrazione ma non la testa e il menefreghismo del 70% dei romani !!!Al di lá di ogni demagogia questa è la realtà incontrovertibile , ci vivo da 75 anni !!!!

  2. Continuiamo a dare la colpa al sindaco di turno, prima alla Raggi adesso a Gualtieri, poi sarà la volta del prossimo. Se non cambia la mentalità bacata di noi cittadini, cioè quella che “se non è roba mia chissene frega”, non ne usciremo mai da questa situazione.

  3. I cattivi cittadini, mi dispiace dirlo, vanno rieducati con il “bastone”. Più videocamere di sorveglianza o fototrappole per immortalare gli zozzoni e comminargli la meritata sanzione.

  4. Racconto: Via Raffaele Cappelli per diversi mesi è stata pulitissima, anche in autunno quando cadono le foglie. Scopro che l’artefice del miracolo è un nigeriano di nome Sebastien che, a testa bassa, scopava la strada e toglieva le foglie dalle auto parcheggiate. Sul piatto che aveva collocato vicino largo Melegari c’era un biglietto con il quale chiedeva lavoro. Quando lo chiamavo per dargli 5 euro ( forse incassati da qualche racket) mi guardava stupito negli occhi e strascicava un lungo “Grazieee”. Poi è sparito e la strada è tornata sporca. Qualcuno sa che fine ha fatto? E perchè il Comune non allontana i fastidiosi questuanti che, con petulanza, infestano via Flaminia e la zona di piazza Monteleone da Spoleto?

  5. Ho visto i ragazzi in azione e mi sono molto rallegrata della bella iniziativa.
    Purtroppo la pulizia è durata poco perché i nostri conquartierini evidentemente non l’hanno apprezzata. Tutti si lamentano del degrado del quartiere ma quanti si comportano in modo educato e rispettoso dell’ambiente?

  6. E’ un quartiere di zozzoni; spesso mi è capitato di assistere a comportamenti di una maleducazione inaudita, da parte di ragazzi e adulti. Le risposte date poi dai signori di cui parla l’articolo (ci deve pensare il comune…) denotano una grave arretratezza culturale.

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