Home ATTUALITÀ Corso Francia, una targa e un nuovo albero per ricordare le Foibe

Corso Francia, una targa e un nuovo albero per ricordare le Foibe

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Galvanica Bruni

Celebrare il giorno del Ricordo insieme. E’ stata questa la scelta del Municipio XV che, per commemorare i massacri delle Foibe e dell’Esodo Giuliano Dalmata, questa mattina alle 10 ha riunito Giunta, Consiglieri, cittadini e studenti ai Giardini di Via Antonio de Viti de Marco a Corso Francia per una cerimonia in ricordo di tutte le morti per i crimini perpetrati dai regimi autoritari.

Torquati: “Il dolore non ceda al rancore”

“Oggi siamo qui per non dimenticare, perché il dolore non ceda al rancore e perché le Istituzioni siano d’esempio per tutti. Vogliamo che giornate come queste siano il frutto della consapevolezza ma anche di condivisione e confronto, per costruire un nuovo percorso di pace e conciliazione” – ha commentato il Presidente Daniele Torquati poco prima di svelare la targa donata al Municipio in memoria di tutte le vittime.

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Un’insegna apposta su un ceppo di albero tagliato proprio al fianco del nuovo albero piantato come simbolo di rinascita. “Piantiamo alberi per seminare il futuro” ha aggiunto il mini Sindaco prima di lasciare il posto all’inno d’Italia.

Gli studenti protagonisti della commemorazione

Una cerimonia che ha visto la partecipazione di tutto il Consiglio del Municipio XV, opposizione e maggioranza insieme, accompagnati anche dagli studenti della Scuola Nitti che hanno letto dei brani dedicati al giorno del Ricordo e agli insegnanti che hanno eseguito “Vittime di Guerra” di Morricone al violino.

“Grazie a tutti per essere qui stamattina – ha aperto la cerimonia l’Assessora alla Scuola e alla Cultura, Tatiana Marchisio – grazie alle scuole del nostro municipio che sono sempre presenti e parte integrante dei nostri eventi. Vogliamo essere un segnale importante per i cittadini e i giovani del nostro territorio, perché la politica sia al servizio della Comunità, al servizio della sensibilità di tutti, per non lasciare indietro nessuno”.

Giovani che, oltre ad essere coinvolti nelle celebrazioni di questa mattina, potranno, insieme alle loro insegnanti, partecipare al progetto promosso dal Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e adottato dal Municipio XV.

Piantare alberi per seminare il futuro

Si chiama “L’albero per il futuro” ed è un’iniziativa che mira ad avvicinare gli studenti delle scuole del territorio a percorsi formativi sull’ambiente, per la tutela della biodiversità e la salute del pianeta.

L’idea è quella di creare a mano a mano un bosco diffuso che, attraverso un sistema di geolocalizzazione messo in piedi proprio dai Forestali, garantirà il monitoraggio dello sviluppo di tutti gli alberi piantati e sarà anche un contatore per il calcolo dell’anidride carbonica.

L’idea è nata dalla collaborazione con il Corpo Forestale e dal lavoro con i consiglieri, che ringrazio ad uno ad uno, con l’intenzione di avvicinare i più giovani alla storia fornendo però degli strumenti che permettano loro di costruire qualcosa per il futuro – ha aggiunto la MarchisioNon ci stancheremo mai di coinvolgere i più piccoli per raccontare il passato e mettere basi solide per il futuro.”

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4 COMMENTI

  1. Chissà quanto tempo ci vorrà prima che il solito imbecille, condividendo le idee di qualche rettore universitario o di vari storici da strapazzo, non vada ad imbrattarla con della vernice rossa…succede ogni anno in tutta Italia…

  2. una targa attaccata sul mozzone di un pino ammazzato e mai ripiantumato ? Ma solo a me sembra surreale e fuori luogo ? Io trovo la posizione anche di cattivo gusto.. della serie non spendiamo due euro per una targa normale attacchiamolo ad un tronco morto che ovviamente col tempo si degrada. Ma la logica c’è in chi prende queste decisioni ?

  3. Sig.ra Mariani se si riferisce al fatto che ancora oggi la sinistra italiana si rifiuta, a proposito delle “foibe” di usare le espressioni “olocausto” e “pulizia etnica”, allora ha perfettamente ragione.
    Due sere fa RAI-1 ha mandato in onda (cosa assai curiosa) uno sceneggiato sull’assassinio dell’orefice Torreggiani compiuto dai PAC capeggiati dal pluriomicida Cesare Battisti ( il vigliacco per cui molti intellettuali italiani firmarono un manifesto per la sua liberazione…..). Che il muro di omertà messo in piedi dalla sinistra si stia sgretolando…?

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