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Cassia – allo Stabile del Giallo va in scena Agatha Christie

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stabile.jpgFino al 16 maggio è in scena al Teatro dello Stabile del Giallo di via al Sesto Miglio, 78 (zona Cassia – Tomba di Nerone) Nella mia fine è il mio principio, riuscito adattamento dell’ottimo ed omonimo romanzo di Agatha Christie pubblicato nel 1967. Tutti gli attori si fanno apprezzare per bravura e puntualità, mentre la regia è curata da Raffaele Castria, che è anche direttore artistico del teatro da 10 anni.  

Dopo essere entrati nell’edificio del teatro, al botteghino ci viene consegnato il “questionario giallo”, cinque domande che mettono alla prova la nostra conoscenza di tutto ciò che può aver a che fare con il giallo (anche l’omicidio di Giulio Cesare!) e che consentiranno alla persona che risponde esattamente di vincere il premio che questo teatro, unico nel suo genere, offre ormai da 20 anni ai suoi spettatori più esperti in materia di delitti ed affini. Facciamo il nostro ingresso in sala, 100 posti con ottima visibilità da ciascuno di essi, e ci accomodiamo. Si spengono le luci, si apre il sipario.

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Bello, ambizioso e povero, il giovane Michael Rogers (interpretato da Patrizio Cigliano) si innamora della ricca ereditiera Ellie Guterman (Monica Belardinelli). I due decidono di sposarsi e vanno a vivere in campagna, in una proprietà denominata “Campo degli Zingari”, sulla quale sembra incombere una funesta maledizione. Sono solo chiacchiere di paese? Si tratta soltanto di superstizione? Ma nella tenuta si verificano strani ed inquietanti episodi e un giorno…..

Come dicevamo all’inizio, la trasposizione ai giorni nostri dell’efficacissimo romanzo della regina del giallo – il cui titolo originale, Endless Night, prende le mosse da un poema di William Blake – presenta un cast di attori bravi e preparati: tutti, senza sbavature e senza andare sopra le righe, sono protagonisti di una lunga cavalcata verbale all’interno delle pagine della Christie e non perdono un colpo per tutte le due ore dello spettacolo.

Un plauso alla vera e propria piece de resistance del protagonista Patrizio Cigliano e alla puntualità dell’interpretazione di Monica Belardinelli e Giulia Weber (Greta); da lodare anche la caratterizzazione che Luciano Roffi conferisce all’eccentrico e geniale architetto Santonix da lui interpretato, mentre sono perfettamente calibrate le performances di Susanna Schemmari (la madre di Michael) e Ciro Scalera (l’avvocato Lippincott). Ed ancora una volta facciamo i nostri complimenti a Giulia Ricciardi, che avevamo avuto modo di apprezzare nel precedente spettacolo Maigret al Liberty Bar. Lo spettacolo si avvale anche di contributi video precedentemente registrati, nei quali il protagonista, come nel libro, narra in prima persona la storia e grazie ai quali i personaggi principali interagiscono con altri personaggi quali lo zio Frank (Vincenzo Failla), la matrigna di Ellie (che è interpretata da Francesca Draghetti, della “Premiata Ditta”) e il detective Kyle (Stefano Abbati). Applausi meritati. Sia per gli attori che per la filosofia che anima la vita di questo teatro.

Alla fine dello spettacolo, Susanna Schemmari comunica che ben 15 persone hanno risposto esattamente a tutte e cinque le domande del “questionario giallo” (mentre chi vi scrive solo a tre!), quindi, le fa alzare in piedi e procede allo spareggio facendo una domanda facile facile alla quale una signora risponde prontamente assicurandosi la bottiglia di vino bianco “dal sapore vagamente arsenicato”, quella che “va servita a temperatura glaciale”, come recita ironicamente l’etichetta che da 20 anni viene stampata appositamente per questo peculiare teatro della Cassia.

L’attrice, che ha interpretato la madre del protagonista, invita poi tutti gli spettatori a mangiare qualcosa con il cast, com’è consuetudine consolidata da queste parti.   Benvenuti ancora una volta allo Stabile del Giallo, dove l’ospitalità e il delitto sono di casa.

Nella mia fine è il mio principio è in scena fino al 16 maggio e gli spettacolo cominciano, da mercoledì a sabato, alle ore 21.30, la domenica alle 18.00.

Giovanni Berti

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