Home ATTUALITÀ Comitato per Via Gradoli: “dopo la frettolosa installazione delle videocamere più nulla”

Comitato per Via Gradoli: “dopo la frettolosa installazione delle videocamere più nulla”

Duca Gioielli

Dopo un periodo di silenzio torna a farsi sentire la voce del Comitato per Via Gradoli. E’ di poche ore fa un comunicato nel quale ricorda che “le cronache della vicenda Marrazzo hanno portato alla ribalta alcune situazioni di degrado che insistono su via Gradoli ormai da decenni e che originano da evidenti e grossolane violazioni di norme urbanistiche, edilizie ed igienico-sanitarie limitatamente a pochi numeri civici ben precisi ed individuati.Si tratta peraltro degli stessi edifici più volte evidenziati dalle cronache giudiziarie relative alla ‘vicenda Moro’ e allo scandalo dei fondi neri del SISDE”

Situazioni già note ai residenti e più volte segnalate alle autorità e alle amministrazioni competenti tramite innumerevoli denunce, esposti e petizioni presentate da singoli cittadini, dall’amministrazione del Consorzio (via Gradoli è strada privata) e dal Comitato: tutto questo senza ottenere un riscontro sostanziale. “Dopo anni di omissioni e/o commistioni delle autorità e degli apparati dello Stato – continua il comunicato – si sperava che, sull’onda del clamore mediatico e in conseguenza delle ripetute ispezioni congiunte (P.S., G.d.F.,VV.UU., VV.FF., ASL, Uffici Tecnici del XX Municipio e del Comune), qualcosa si potesse risolvere. Invece, tanto clamore per nulla”.

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“Permane l’inspiegabile mancata attuazione dell’ordinanza sindacale di sgombero (novembre 2007) dei locali seminterrati siti al civico 65 – incalza il Comitato – qui e negli altri edifici segnalati proseguono le condizioni di sfruttamento delle famiglie straniere costrette a vivere in cantine abusivamente trasformate in abitazioni, ma in realtà locali privi dei requisiti di abitabilità in violazione delle più elementari norme igienico-sanitarie, come certificato dalle ispezioni delle ASL; prosegue nei suddetti locali seminterrati la detenzione e l’uso di bombole GPL (una vera e propria polveriera), nonostante siano vietati dalla normativa sulla prevenzione incendi e siano stati riscontrati ripetutamente dai sopralluoghi dei VV.FF. e segnalati alle competenti autorità (XX Municipio, Comune, VV.UU.); continuano le palesi violazioni amministrative e penali legate alla locazione di questi ed altri immobili da parte di speculatori senza remora.”

“E si potrebbe andare molto oltre. Anche due interrogazioni al Sindaco presentate dagli onorevoli Storace e De Luca sono rimaste, ad oggi, senza riscontro. A quando una risposta della Pubblica Amministrazione che non sia l’inutile e frettolosa installazione delle videocamere?” si chiede il Comitato che, nel concludere la nota, invita le istituzioni “ad agire con la massima sollecitudine senza attendere, italianamente, tragici eventi.”

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4 COMMENTI

  1. E’ importante che tutti i cittadini di via Gradoli facciano sentire la loro voce, per non far cadere nel dimenticatoio anche questa storia!scriviamo in comune, in circoscrizione, ai comandi di poizia e ASL. Chiediamo ed esigiamo risposte concrete ed azioni decise.

  2. Appoggio totalmente questo articolo. Senza dubbio qualcosina si è mosso (controlli, telecamete, ecc…), ma ora è importante non far cadere quel poco che è stato costruito/fatto. Altrimenti si ritorna punto a capo.
    Appoggio del tutto questo articolo e sono a favore di azioni per tirare le orecchie al municipio/comune/stato affinché nessuno venga preso in giro!!! E’ ora che qualcosa di concreto è decisivo venga fatto! I controlli e le telecamere sono qualcosa ma non risolvono niente se non accostate a sgomberi e ad azioni di duro controllo.

  3. Sono d’accordo su tutte le iniziative che si prenderanno per ristabilire un normale comune vivere sia in via Gradoli che nel resto del quartiere. Chiedo a cosa servono le telecamere se la sala operativa è distante tale da rendere vano un pronto intervento? Quali provvedimenti sono previsti per gli italiani che sfruttano, anche a livello abitativo, gli immigrati? Da una verifica dei contratti Acea e facile arrivare ai proprietari.

  4. Via Gradoli: ormai se ne parla sui media solo per i trans e Marrazzo, e dei palazzi fantasmi con numero civico ma non accatastati non se ne parlerà + se passa il nuovo condono edilizio, sanando anche cantine e garage come abitazioni!!!!!!!

    Apertura Cassia Antica: sono sempre stata contraria, bisogna invece aumentare corsie preferenziali per trasporti pubblici. Ma così la Cassia è una trappola permanente! Anche la riapertura momentanea della rampa del raccordo dir. Aurelia non ha snellito abbastanza.

    Si parla di strada fondovalle in prosieguo Due Ponti, ma cinquant’anni fa già si leggeva nei sacri testi di Urbanistica che aprire una strada equivale a riempire i terreni confinanti di case!!! e infatti così si prospetta!!
    No strada, ma SUBITO metro leggera di superficie( dicono impatterebbe il Parco, perchè strada e case lo salverebbero?)

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