Home CRONACA Scomparso dal Gemelli, è stato trovato morto nell’Insugherata

Scomparso dal Gemelli, è stato trovato morto nell’Insugherata

Giovanni-Manna
Galvanica Bruni

Nel pomeriggio di oggi, sabato 20 novembre, il corpo di Giovanni Manna è stato trovato senza vita all’interno della Riserva Naturale dell’Insugherata.

L’uomo, 73 anni, soffriva di Alzheimer e lo scorso martedì, mentre si trovava al Policlinico Gemelli per degli accertamenti, stanco di aspettare si era allontanato facendo perdere le sue tracce.

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A notare il corpo nella Riserva è stato l’equipaggio di un elicottero della Polizia che sorvolava la zona per sorvegliare il flusso dei tifosi diretti allo Stadio Olimpico per l’incontro Lazio-Juventus.

Sul posto sono state subito convogliate alcune pattuglie delle forze dell’ordine e poco dopo sono giunti e due figli dell’uomo. Resta al momento un mistero come abbia potuto raggiungere quella zona dell’Insugherata, non lontana dal Gemelli ma abbastanza impervia, e come abbia trascorso i giorni successivi alla sua scomparsa. Nel frattempo sono scattate le indagini per chiarire tutti i punti oscuri mentre sarà l’autopsia a determinare le cause del decesso.

Con una lieve forma di Alzheimer, Manna era stato ricoverato la sera di martedì 16 novembre al Pronto Soccorso del Gemelli dopo aver accusato un malore in casa. Trasportato in ambulanza, a causa delle restrizioni Covid nessuno dei familiari aveva potuto accompagnarlo, né restare con lui in sala d’attesa.

Non potendo andare con lui, quando è andato via da casa preoccupati abbiamo avvisato telefonicamente il 118 del rischio che mio padre potesse allontanarsi dall’ospedale in quanto restio alle attese – ha raccontato due giorni fa uno dei due figli nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto” –  Era già capitato in un’altra occasione, per questo non volevamo lasciarlo solo. Ma non è stato possibile accompagnarlo in ospedale, né restare con lui”.

Le preoccupazioni della famiglia non erano vane, e infatti poco dopo il suo arrivo, Giovanni Manna contatta i figli perché vuole andar via.

Ho cercato di farlo desistere e di convincerlo ad aspettare il nostro arrivo; gli ho detto che lo avrei raggiunto raccomandandomi di non allontanarsi da solo” è il racconto del figlio, ma dopo due ore l’uomo chiama ancora, questa volta dicendo di trovarsi già fuori dall’ospedale e di voler tornare a casa. Da quel momento in poi è il nulla. Il telefono si spegne e Giovanni non si trova.

A nulla sono valse le ricerche, scattate dal giorno dopo fino a quelle di questa mattina quando decine di volontari con unità cinofile hanno battuto a tappeto le zone circostanti il Policlinico Gemelli. Poi, il ritrovamento casuale di questa sera ha bruciato ogni speranza residua di trovarlo vivo.

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