Home CRONACA Misogini deturpano un murales al Liceo Farnesina

Misogini deturpano un murales al Liceo Farnesina

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Galvanica Bruni

Indignazione e rabbia a Vigna Clara tra gli studenti del liceo Farnesina per un atto misogino e vandalico che ha colpito il murales realizzato alla vigilia dell’8 marzo, la Giornata internazionale della donna. La scritta “Sul mio corpo decido io“, simbolo di autodeterminazione e lotta per i diritti femminili, è stata modificata da mani ignote.

Con vernice nera, gli autori di questo gesto hanno trasformato la frase in un’affermazione di dominio maschile: “Sul mio corpo decide lui“. Non contenti, hanno cancellato i simboli femministi, nel tentativo di cancellare la voce delle donne.

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Il Collettivo autorganizzato Farnesina punta il dito contro i militanti di Blocco studentesco, un’associazione giovanile di estrema destra. A pochi centimetri dalla scritta deturpata, sono state infatti apposte le sigle “B” e “S”, insieme al simbolo del gruppo: un fulmine cerchiato.

La comunità studentesca del Farnesina è decisa a non lasciar cadere nel vuoto questo atto di provocazione politica. “Non ci faremo intimidire”, hanno dichiarato i rappresentanti del Collettivo. Nel frattempo, da più parti è stato rivolto un appello alle autorità competenti affinché vengano individuati gli autori del gesto.

Torquati: “Solidarietà agli studenti”

In una nota, il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, ha voluto stigmatizzare l’episodio.

“Esprimo piena solidarietà e supporto alle studentesse e agli studenti del Liceo Farnesina per la scritta oltraggiosa sul muro della scuola. Davanti a questi episodi di violenza, dobbiamo usare le parole giuste. Non si tratta di un gesto goliardico, né di vandali. Parliamo di un atto vile, che porta la firma di militanti di estrema destra, vicini a CasaPound. Un misero tentativo, come dichiarato anche dalle studentesse e dagli studenti del Farnesina, di imporre ancora una volta modelli violenti, nel non rispetto della donna e del suo corpo”.

“Azioni di questo tipo – ha concluso Torquati – non possono e non devono trovare spazio all’interno della nostra Comunità, tanto più sui muri di una scuola, dove quotidianamente si costruisce il futuro delle nuove generazioni.” (red/cmg)

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