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Parco di Veio, il Piano d’Assetto è realtà. Ci sono voluti 30 anni

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Lettere al direttore

Il Consiglio regionale del Lazio, nella seduta odierna, ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione consiliare n. 39 del 20 dicembre 2024 concernente l’approvazione del Piano di Assetto del Parco di Veio.

Si tratta di un provvedimento cardine per la pianificazione degli ecosistemi naturali – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Giancarlo Righini – che ha l’obiettivo di mantenere un equilibrio tra la tutela ambientale e la valorizzazione del territorio, frutto di un lungo e partecipato processo decisionale”.

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Ci son voluti trent’anni per arrivare a questo traguardo. Un traguardo decisivo e punto di partenza per una nuova fase per il territorio di Roma Nord, che da ora potrà iniziare a sciogliere i tanti nodi che in questi anni hanno spesso rallentato, o addirittura impedito, importanti interventi pubblici.

La Regione Lazio ha infatti recepito nella sua interezza tutte le osservazioni del Piano di Assetto presentate dal Municipio XV, tra cui quelle relative alla realizzazione di un nuovo accesso da via Fabbroni all’Inviolatella Borghese, di nuovi parcheggi per l’Ospedale Sant’Andrea, al collegamento viario tra Via Concesio e la Stazione di Montebello a Valle Muricana, alla rotatoria tra Via Flaminia e Via Sacrofanese, al parcheggio del Cimitero di Isola Farnese, e altre ancora (per prendere visione del dettaglio cliccare qui).

Tutte opere – spiega il presidente del XV Daniele Torquatidi primario interesse per il territorio, finora bloccate perché ricadenti nell’area del Parco di Veio – che per circa 7.000 ettari, poco meno del 50% della sua estensione totale, insiste nel Municipio XV – e tutte quindi con innumerevoli passaggi autorizzativi, anche per semplici interventi di manutenzione ordinaria”.

È con grande piacere e soddisfazione che accogliamo la notizia dell’approvazione del Piano di Assetto del Parco di Veio” dichiara Giuseppe Mocci, consigliere FI del XV Municipio affermando che tale piano “rappresenta uno strumento fondamentale che andrà a favorire la tutela ambientale delle aree di pregio e una pianificazione volta allo sviluppo sostenibile dell’area protetta. Da parte nostra non faremo mancare il nostro contributo per garantirne la migliore applicazione”.

Da parte sua, la consigliera M5S del XV Irene Badaracco saluta con soddisfazione l’approvazione del Piano in quanto con esso vedrà la luce il collegamento stradale Cassia Bis – Santa Cornelia – Valle Muricana – Flaminia “che mira a potenziare i collegamenti tra le aree urbane e periferiche del Parco di Veio, contribuendo a ridurre l’impatto del traffico su via della Giustiniana, attualmente l’unico asse di collegamento della zona“.

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3 COMMENTI

  1. Dovrebbero quindi saltare le stazioni della metepolitana a Giochi istmici e giuochi delfici e rimanere solo quella a fianco del CTS sulla cassia.

  2. Dopo venticinque anni di discussione il piano d’assetto del parco di Veio è stato approvato e unanime è la soddisfazione. Meriti e responsabilità dei ritardi vanno equamente divisi tra tutte le parti in causa e a poco serve la propaganda di parte.
    Tale piano è già stato adottato dall’Ente Parco dal 2017 e l’approvazione in Consiglio reginale è importante per le certezze che dà a tutti i portatori di interesse e favorire i beni comuni evitando speculazioni e privilegi per pochi che ritrovo anche nell’emendamento sull’ampliamento che riguarda Lumina Studios in via Macherio, presentato dall’assessore Righini e approvato dal consiglio.
    Per tante proposte che riguardano beni pubblici comuni o piccole imprese produttive vi sono stati veti e proibizioni per tale studio cinematografico tutto è stato permesso. I criteri che riguardano le approvazioni e i divieti dovrebbero essere trasparenti e uguali per tutti.
    Occorrono perciò modalità di controllo democratico rafforzate sulla sua gestione, visto che gli organi di gestione dell’Ente parco hanno un rapporto indiretto con quelli di elezione democratica.
    Oggi non si giustifica più il commissariamento ed è fondamentale richiedere il ripristino della gestione democratica eleggendo il consiglio direttivo previsto per legge.
    Il Consiglio direttivo è composto dal presidente e da altri quattro membri, scelti tra persone che si siano distinte per gli studi e per le attività nel campo della protezione dell’ambiente con comprovata esperienza di gestione ed adeguato curriculum nominati dal Presidente della Regione, così designati:
    a) uno, con funzioni di presidente, dal Presidente della Regione, sentito l’Assessore competente in materia di ambiente;
    b) due da Roma capitale, sentite le organizzazioni agricole ed ambientaliste;
    c) due dal Consiglio regionale, con voto limitato, previa audizione nella commissione consiliare competente in materia delle organizzazioni agricole ed ambientaliste.
    1. Tra gli strumenti per la gestione del Parco Regionale di Veio è previsto il Programma Pluriennale di Promozione Economica e Sociale. Obiettivo del programma è lo sviluppo economico e sociale delle collettività residenti nella area protetta e nei territori limitrofi, nell’ambito di una generale sostenibilità degli interventi. L’ultimo piano è del 2005… un po’ datato ed è urgente una sua rielaborazione che assuma le proposte progettuali fatte dai diversi soggetti interessati.
    2. Affidare a una commissione municipale (o ad altra struttura operativa da creare) il compito di monitorare le decisioni riguardanti il parco di Veio come una delle priorità territoriali e politiche del municipio Roma XV aggiornando le informazioni e le decisioni da istruire attraverso una più ampia partecipazione democratica.
    3. Le schede allegate al documento del Piano d’assetto danno sostanza al Programma attuativo del parco che ha la finalità di sollecitare, coordinare e integrare soggetti, finanziamenti, interventi pubblici e privati, diretti e indiretti, nonché permettere la verifica di compatibilità con la disciplina paesaggistica vigente al momento della sua elaborazione.
    Senza finanziamenti disponibili e una progettazione adeguata che preveda tempi cìerti di realizzazione tutto resta nella carta.
    La scheda n. 2 riguarda il Programma integrato per il ripristino ambientale. La scheda n. 3 indica la necessità di interventi di recupero urbanistico delle aree urbanizzate proposti dai Comuni anche su istanza privata, previa nulla osta obbligatorio e vincolante dell’Ente Parco. Le schede 16,17,18,19,20, 21, 22, 23, riguardano la programmazione delle porte di accesso al paro.
    Riguardano nel Municipio Roma XV le seguenti aree: Prima Porta, La Storta, Ospedale Sant’Andrea e Vigna Clara. L’obiettivo di questi interventi è quello di organizzare un luogo di ingresso al Parco (porta del Parco) che favorisca le forme di mobilità sostenibile (trasporto pubblico e su ferro e ciclabilità) per l’accesso al sistema dei percorsi interni.
    Seguire che tutto questo avvenga nel rispetto della legalità e nel favorire la preservazione e valorizzazione del territorio è la sfida che ci aspetta nel prossimo futuro.

  3. Buonasera ma la frana su via di Grottarossa che da oltre 6 anni blocca la circolazione verso la Flaminia e induce gli automobilista ad una gincana anche pericolosa per la poca visibilità.

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