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Palazzetto sport Labaro, interrogazioni e richieste accesso agli atti

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Lettere al direttore

A seguito della delibera della Giunta Capitolina del 24 gennaio 2025 che ha approvato il progetto definitivo del nuovo palazzetto dello Sport a Labaro, il Comitato Colli d’Oro fa sapere di aver presentato un’interrogazione scritta e due richieste di accesso agli atti tramite il consigliere comunale Daniele Diaco, membro della Commissione Trasparenza del Comune di Roma.

Inoltre, il Comitato ha sintetizzato a uso dei cittadini di Labaro e Prima Porta gli estratti della Conferenza dei Servizi Preliminare del 17 novembre 2023 e di quella decisoria del 9 agosto 2024 e le informazioni che, secondo gli autori del seguente testo, sono mancanti.

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Ecco quanto il Comitato ci chiede di pubblicare

Il 29 gennaio ed il 5 febbraio u.s. il consigliere comunale della Commissione di Controllo, Garanzia e Trasparenza del Comune di Roma Daniele Diaco ha presentato una interrogazione scritta alla Presidente della Assemblea Capitolina Svetlana Celli e due richieste di accesso agli atti al Direttore del Dipartimento Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Patrizia Del Vecchio, finalizzate ad avere informazioni sul progetto comunale di costruzione di nuovi impianti sportivi all’interno del Parco Colli d’Oro. Informativa richiesta a seguito dell’interrogazione scritta del dicembre 2024 degli europarlamentari Dario Tamburrano e Carolina Morace alla Commissione Europa per chiedere se tale progetto inserito nel cluster denominato “Sport ed Inclusione  Sociale”  del  Next Generatio Eu (PNRR) rispetti le linee guida del Regolamento UE (2024/1991).

Il giorno 30 gennaio 2025 è stata pubblicata sull’Albo Pretorio on-line di Roma Capitale la delibera di approvazione del progetto definitivo da parte della Giunta Capitolina, l’ultimo passaggio sarà l’approvazione del progetto esecutivo non più modificabile.

Sulla delibera di approvazione è confermata l’avvenuta attuazione il 9 agosto 2024, quasi 9 mesi dopo la Conferenza dei Servizi Preliminare del 17 novembre 2023 (allegata), della Conferenza dei Servizi Decisoria nella quale si risolvono positivamente le problematiche presentate dagli enti preposti che nella Conferenza Preliminare evidenziarono le seguenti incompletezze e criticità:

da parte di ACEA ATO2 S.p.a. Tutela Idrica:

“(…) a causa delle possibili variazioni cartografiche e delle modifiche cui le reti sono  sottoposte, la loro  rappresentazione è puramente indicativa. L’azienda declina, pertanto, ogni responsabilità riconducibile all’utilizzo della documentazione e sottolinea che per ottenere una specifica ubicazione delle reti e di maggior dettaglio, potrà essere necessario effettuare, a vostra cura e spese, appositi saggi di indagine. Per quanto sopra dovranno essere adottate tutte le precauzioni per evitare danni a persone o cose.”

Da parte di ACEA ATO2 S.p.a. Direzione Operazioni – Investimenti e Servizi per l’Ambiente, Patrimonio e Nuovi Asset:

“(…) A seguito di una verifica preliminare da parte della Scrivente, si comunica che nell’area oggetto di intervento è presente un collettore fognario “TIPO VII” gestito da questa Società. A tal proposito, si rileva che gli elaborati grafici e monografici trasmessi non rappresentano tale condotta, tantomeno riportano proposte di risoluzione dell’eventuale interferenza nascente con le opere in progetto. Preme quindi segnalare la necessità di un approfondimento progettuale in tal senso. (…).

A valle  delle  verifiche  di  cui  sopra, dovranno essere  aggiornati  gli  elaborati  grafici  e  monografici  attestanti  la  compatibilità

dell’intervento con il collettore fognario esistente ovvero proponendo opere per la risoluzione delle eventuali interferenze nascenti.

Nei casi in cui la risoluzione delle interferenze dovesse prevedere lo spostamento della fognatura esistente, al fine di definire la modalità di esecuzione delle opere necessarie, se a cura del Proponente oppure di Acea ATO 2 (rispettivamente in Convenzione per l’Alta Sorveglianza o Lavori Conto Terzi), sarà necessario contattare la Scrivente Società. Resta inteso che ogni onere relativo all’intervento di risoluzione delle interferenze idriche e fognarie resteranno a carico del Proponente. (…).

Da parte del Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti – Direzione Programmazione e Attuazione dei Piani di Mobilità Sostenibile – Servizio Progetti Stradali e Discipline di Traffico:

“(…) si riportano di seguito alcune osservazioni di carattere progettuale che debbono essere recepite. La necessità che i parcheggi pubblici a servizio del nuovo impianto polivalente, qualora non reperibili all’interno dell’area d’intervento devono essere localizzati in aree di prossimità e dotati di percorsi pedonali chiari diretti e commisurati all’entità dell’utenza da servire. Gli stessi devono essere, per quanto possibile, separati dalla viabilità soprattutto se i flussi pedonali sono ritenuti considerevoli e se le viabilità abbiano funzione superiore a  quella  locale. Gli accessi veicolari ovvero i passi carrabili ai parcheggi e alle aree pertinenziali dell’impianto polivalente non possono avvenire in rotatoria (largo Povoletto n.d.r.) ma debbono rispettare la distanza minima delle intersezioni come prescritto da normativa vigente”.

Da parte dell’Azienda ASL Roma 1 Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene e Sanità Pubblica:

(…) Quanto affermato però richiede la necessità di focalizzare l’attenzione sulla percorribilità delle strade che servono l’area. (…). Non potrà essere altresì sottovalutato l’aspetto della mobilità sostenibile. (…). Pertanto, in considerazione dell’importanza cruciale di questo aspetto, è essenziale pianificare l’ambiente in modo che gli abitanti possano muoversi in modo sicuro e conveniente e che questa realizzazione non vada ad impattare negativamente sull’assetto funzionale delle strade attualmente esistenti in zona. (…)

Da parte dello stesso Municipio di Roma XV:

(…) Come da Master Plan di Labaro previsto nell’ambito del programma 15 interventi per 15 Municipi per la città dei 15 Minuti ancora in iter istruttorio e non approvato, si ritiene quanto mai opportuno che il Dipartimento PAU effettui le necessarie valutazioni, al fine di evitare elementi di possibile discrasia (disfunzioni, mancanza di coordinamento, come dal Comitato Colli d’Oro evidenziato nel caso dei doppioni di skate park e campetto polifunzionale in entrambi i progetti n.d.r.) tra i diversi strumenti programmatori. Per quanto sopra premesso, e tenuto conto che nei successivi livelli progettuali saranno prodotte le  relazioni

specialistiche e contemplati gli ulteriori approfondimenti richiesti relativi alla viabilità, all’impatto acustico, all’idrogeologia locale etc tenendo conto anche delle eventuali indicazioni delle altre strutture coinvolte, può esprimersi in via preliminare  parere favorevole sul PFTE in oggetto. La presente è comunque subordinata all’esigenza di verificare sul progetto definitivo che sarà successivamente redatto l’esaustività degli approfondimenti richiesti dalla scrivente (…).”

Abbiamo fatto una ricerca degli allegati che vengono menzionati nella delibera di approvazione del Progetto Colli d’Oro (tenendo anche conto della nuova normativa del silenzio/assenso nella Conferenza dei Servizi legiferata nel 2016 per abbreviare i tempi di realizzazione dei progetti impattanti sul territorio, quelli che richiedono per legge i pareri degli enti coinvolti), ma non ne abbiamo trovata traccia. Abbiamo trovato solo la stringatissima comunicazione del giugno 2024 sul sito istituzionale del Comune di Roma che recita“…tutte le richieste del XV Municipio sono state esaudite… dalla maniacale attenzione alle essenze arboree, alla tutela integrale dell’attuale parco di Colli d’Oro (sic), l’utilizzo di materiali ecosostenibili”.  www.comune.roma.it/web/it/notizia/labaro-ecomostro-palazzetto-sport.page, oltre ai pareri favorevoli della Gestione e Sviluppo Impiantistica Sportiva, del Coni, del Comando dei Vigili del Fuoco di Roma e della ASL Roma 2.

Ma non abbiamo trovato traccia di quelli mancanti nella Conferenza dei Servizi Preliminare oltre a quelli sopra menzionati e cioè: ARETI S.p.A. Illuminazione Pubblica, Ingegneria e Sviluppo – Italgas Reti S.p.A – TERNA SPA – FiberCop S.p.A – OpEn Fiber S.p.A – Unidata S.p.A Direzione – Atac S.p.A – Telecom Italia S.p.A. sopra menzionati (allegata conferenza dei servizi preliminare).

Non siamo riusciti a trovare neanche una mappa definitiva del progetto, delle opere individuate da costruire all’interno del parco e del loro posizionamento. Mancanza grave, secondo il nostro parere, vista l’indecisione e l’indeterminatezza mostrata dal Comune di Roma il 22 luglio 2024, nella riunione che il Comitato Colli d’Oro ebbe in remoto con la Commissione Speciale PNRR e con la Responsabile Unica del Progetto (RUP), nello specificare il numero di posti auto e posti pullman che si vogliono costruire all’interno del parco, il posizionamento dello skate-park, la grandezza, il numero e la localizzazione delle piste  di mountain bike ed  il posizionamento del campetto polifunzionale quando fu dichiarato in quell’occasione dalla stessa Commissione che ne sarebbe stato costruito uno solo.

Ricapitolando, dal progetto del 2022 ci furono comunicate ufficiosamente nel luglio 2024 delle variazioni, ma ad oggi non sappiamo se queste variazioni siano state confermate o se il progetto è tornato nella sua veste originale. Sembra quasi che i “decisori” non abbiano ancora stabilito compiutamente il da farsi o che lo vogliano tenere nascosto per tenere le mani libere fino all’ultimo per eventuali modifiche, costretti come sono dallo stringere dei tempi a farsi approvare il progetto, in deroga alla normativa, prima di aver sciolto TUTTE le riserve sul progetto stesso.

E’ questa mancanza di informativa che dovrebbe essere sentita come obbligatoria e doverosa quando si amministra la “cosa pubblica”, soprattutto quando si affrontano progetti che di fatto vedono una forte resistenza sul territorio, come il caso del progetto comunale per il Parco Colli d’Oro, concretizzatasi nella adesione di centinaia di famiglie del quartiere alla controproposta del Comitato Colli d’Oro da loro firmata.

Anche se la normativa del D.P.R del 21/12/1999 n. 554 (e relative modifiche del DL del 13/2023) nel suo art. 9 sulla publicizzazione degli atti della conferenza dei servizi non obbliga tale pubblicizzazione anche verso i residenti ed i loro comitati territoriali, la trasparenza e la diffusione del progetto definitivo di fronte alle reiterate richieste dei comitati locali deve essere sentita come un obbligo informativo morale dagli amministratori della “cosa pubblica”.

E’ questo rapporto sfilacciato che l’amministrazione comunale tiene nei confronti del territorio che governa che ha spinto il Comitato Colli d’Oro a chiedere tramite il consigliere comunale Daniele Diaco, facente parte della Commissione di Controllo, Garanzia e Trasparenza del Comune di Roma, la conoscenza dello stato delle cose con le richieste di accesso agli atti.

Il Comitato Colli d’Oro

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