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La Casarca di Mr. Donald Trump jr

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Lettere al direttore

Polemiche e indignazione hanno suscitato le immagini di Mr Donald Trump jr, vestito come se dovesse andare in guerra, sparare a raffica contro delle povere anatre in una riserva del Veneto e mostrare poi fieramente nel suo carniere anche un esemplare protetto.

I difensori dell’indifendibile hanno parlato di procedure corrette, di permessi rilasciati regolarmente e di un’opera pia che va sotto il nome di “caccia di selezione”.

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Qualche esperto, che tanto esperto non è, ha parlato per l’esemplare protetto di un “Alzavola” prendendo un gigantesco granchio dal momento che quell’anatra morta-stecchita era una “Casarca” (Tadorna-ferruginea), uccello super-protetto.

I soliti difensori d’ufficio hanno detto che in fin dei conti, in tutto quel marasma, ci si poteva anche confondere dimenticando che ogni cacciatore deve superare un esame di “riconoscimento dei volatili” giusto per evitare di scambiare un passero con un cigno.

Perché ne parliamo? Per una semplice ragione: nel lontano 2012 avemmo l’incredibile fortuna di osservare e fotografare proprio una Casarca. Non in Africa o in Asia, ma a Roma Nord, in quella pozza fangosa che si trova nel piccolo parco dell’Inviolatella in via di Villa Lauchli, zona Cassia Antica, e che Google-maps chiama pomposamente “laghetto di Vigna Clara”.

Era il 15 aprile del 2012 e tra bottiglie di plastica e una vecchia vasca da bagno arrugginita, la nostra Casarca se ne stava placida a prendere il sole. Si trattava di un esemplare femmina (i maschi hanno un collarino nero) dall’inconfondibile color “ruggine” e la testa biancastra.

Un avvistamento eccezionale dal momento che la Casarca, che vive in Africa, Asia e Europa dell’Est è solo sporadica in Italia e, quando si decide a venire nel nostro paese, sosta per lo più nelle paludi del Nord Italia.

La vista di quell’anatra dal becco corto, con le caratteristiche di un’oca, ci riempì di meraviglia tanto che descrivemmo l’avvistamento in un articolo in cui chiedevamo anche la bonifica di quel piccolo specchio d’acqua dove nonostante rifiuti e sporcizia sostavano numerose specie acquatiche.

Tornando a mr Donald Trump Jr, ci auguriamo che le accese polemiche scaturite dal suo gesto alla marchese Del Grillo (io so’ io e voi…) gli servano a rendersi conto del gravissimo atto compiuto e lo spingano (mai speranza fu così remota) a chiedere scusa agli  italiani.

Francesco Gargaglia

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6 COMMENTI

  1. …fossero solo queste le colpe dei Trump! L’idea/proposta su Gaza del neo presidente USA rischia di riaccendere gli animi dei palestinesi di Gaza.

  2. Ma ha ancora senso la caccia al giorno d’oggi?
    Cari cacciatori munitevi di macchine fotografiche invece di andare in giro con i fucili.

  3. Ricordo prima del referendum contro la caccia, (che non raggiunse il quorum ma la stragrande maggioranza dei votanti votò CONTRO la caccia), girava un adesivo sponsorizzato da Maurizio Costanzo che diceva: “cacciatori sparate al vostro uccello”. In esso era ritratto un cacciatore con un fucile ancora fumante in mano, la faccia perplessa a la patta dei pantaloni aperta… No ricordo che anno fosse, ricordo solo che c’era Sandro Pertini come Presidente della Repubblica.

  4. Trovo la caccia “in riserva” ma anche la pesca nei cosiddetti “laghi sportivi” un’inutile, stupida, ingiustificata crudeltà. E come sparare a degli animali in gabbia o calare la lenza in un acquario.

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