Home CRONACA Un parcheggio interrato a Vigna Stelluti: ritorna il vecchio progetto

Un parcheggio interrato a Vigna Stelluti: ritorna il vecchio progetto

Parcheggio Vigna Stelluti Post Opera
Parcheggio Vigna Stelluti Post Opera
Galvanica Bruni

A volte ritornano. Come nel più classico dei classici di Stephen King nel quale l’autore miscela le situazioni più disparate, i personaggi più improbabili, le ambientazioni spazialmente e temporalmente agli antipodi, anche nella storia di largo Vigna Stelluti, a Vigna Clara, c’è un ritorno inaspettato.

Da parte di una società privata, è stato infatti ripresentato in Campidoglio il progetto di un parcheggio interrato in largo di Vigna Stelluti. Stessi attori, stessi contenuti, stesse proposte progettuali di cui tanto si discusse nel marzo del 2011 per finire poi abbandonate a causa di intervenute difficoltà.

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A dire il vero, lo scenario in cui si colloca non è molto cambiato in questi quattordici anni, e se lo è, lo è in peggio. A Vigna Clara, e in particolare nell’area commerciale e quindi principalmente in Largo Vigna Stelluti la “fame” di posti auto è diventata insaziabile, i dehors se ne sono mangiati numerosi, i mezzi a due e quattro ruote vengono parcheggiati ovunque. In curva, sulle strisce, lungo i dehors. La doppia fila è prassi, il balzello al parcheggiatore abusivo pure.

Ben venga un parcheggio interrato da 135 posti dunque. Ma saranno tutti a disposizione dei frequentatori della piazza? A leggere il progetto parrebbe di no. Vediamolo in dettaglio.

Il progetto così come presentato

Anche in questa occasione, come 14 anni fa, VignaClaraBlog.it è in grado di fornire in anteprima gli aspetti di massima progettuali inerenti alla realizzazione di un parcheggio interrato nel sottosuolo e di una nuova sistemazione della superficie di largo Vigna Stelluti che attualmente ha una disponibilità di una cinquantina di posti auto.

Quest’ultimo sarà destinato parzialmente alla sosta auto e parzialmente a sosta pedonale, a slargo di quartiere, essendone prevista la delimitazione con marciapiedi, aiuole e alberi.

Ecco come apparirebbe sulla base del progetto al netto di eventuali modifiche che potrebbero essere apportate nell’iter di approvazione.

Dettagli: il parcheggio interrato

Il progetto prevede due scale di servizio e una sola rampa di ingresso/uscita, lato via Pompeo Neri. Il parcheggio sarà su tre livelli interrati e conterrà 135 posti auto di cui 41 a rotazione e 94 pertinenziali.

Attenzione, a rotazione significa parcheggio a pagamento orario, pertinenziali sono invece posti o box esclusivamente in vendita. La differenza è chiara. Così come deve essere chiaro che trattandosi di un’opera realizzata su base concessione a 90 anni, quel che si acquista non sono propriamente mattoni.

Dettagli: la durata del cantiere

La realizzazione del parcheggio e la sistemazione della superficie avranno una durata complessiva di 24 mesi. Stando al progetto, le varie fasi per l’esecuzione dell’opera sono state organizzate in modo da ridurre al minimo il disagio, sia riguardo la viabilità e sia nei confronti dei residenti salvaguardando l’accesso alle abitazioni, agli esercizi commerciali e ai passi carrabili.

Per questo, si propone di realizzare il parcheggio dall’alto verso il basso, lavorando in superficie per il minor tempo possibile e poi proseguendo i lavori sulla parte interrata in seguito, dopo aver completato la sistemazione della superficie.

Dettagli: le fasi di cantierizzazione

Nella prima fase, della durata di 45 giorni, il cantiere occuperà una fascia al centro della carreggiata di via di Vigna Stelluti. Le due corsie di marcia saranno separate dall’area di cantiere e avranno una larghezza di 3,5 metri lineari ciascuna.

Durante la seconda fase il cantiere occuperà una parte della carreggiata di via Giustino Fortunato all’angolo con via di Vigna Stelluti. La sede stradale e i sensi di percorrenza di via di Vigna Stelluti rimarranno invariati rispetto alla situazione attuale con una riduzione della carreggiata a 7,0 ml. Il tutto per un tempo pari a 30 giorni.

Ed ecco la terza fase, nella quale il cantiere occuperà metà dello slargo tra via Giustino Fortunato e l’accesso carrabile al civico n.8. La sede stradale di accesso a via Giustino Fortunato verrà ristretta fino ad una larghezza di 3,5 metri lineari. Questa fase durerà 45 giorni.

Nella quarta fase verranno ridotte le due occupazioni stradali previste nella terza. Il marciapiede dinanzi al civico 8 sarà ristretto a 4,4 metri. Le sedi stradali di accesso a Via Pompeo Neri e a via Giustino Fortunato verranno riportate ad una larghezza rispettivamente di 6,9 e 4,5 metri lineari. Il tutto durerà 60 giorni.

Nella quinta e ultima fase il cantiere occuperà solo le aree relative ai corpi scala e alla rampa di accesso e uscita dal garage. Nei 480 giorni di durata previsti per questa fase saranno avviati e completati tutti i lavori del parcheggio che verranno effettuati in galleria.

Cosa ne pensa il Campidoglio?

Per un progetto di tale portata non basta una Scia, è ovvio. Serve invece quel che nel gergo tecnico-politico viene chiamata “conferenza di servizi” un tavolo cioè, intorno al quale si siedono tutti i rappresentanti di enti e organismi coinvolti.

Nel caso in questione non saranno pochi: rappresentanti del Municipio XV, della Polizia Locale, dei Vigili del Fuoco, di Atac, di Ama, di Acea e di Areti, (importanti sottoservizi sono presenti sottoterra), di RFI (ricordiamo che sotto largo Vigna Stelluti è presente la galleria ferroviaria della linea Vigna Clara-Ostiense), della Sovrintendenza ai Beni Culturali e ovviamente dei diversi dipartimenti capitolini coinvolti. E’ auspicabile che vengano coinvolti anche le associazioni dei commercianti e i comitati cittadini.

La conferenza di servizi è uno strumento di semplificazione attivabile dalle pubbliche amministrazioni quando siano coinvolti vari interessi pubblici in un procedimento amministrativo e non si esaurisce in una sola seduta o in una sola fase. Nel progetto in questione, la prima cosa che i partecipanti dovranno valutare e approvare sarà la fattibilità tecnico-economica del progetto. Per questo, cominceranno a riunirsi dai prossimi giorni.

E cosa ne pensa il Municipio XV?

Tenuto conto che la viabilità locale di Vigna Clara è di diretta competenza del Municipio è interessante sapere come il XV guarda a questo progetto.

Lo scarso delta fra posti auto in superficie che verranno sacrificati e quelli rotazionali che verranno realizzati, soddisfa la necessità di parcheggi orari? La sistemazione di parte di largo Vigna Stelluti a piazzetta pedonale risponde alle politiche ambientali dell’attuale amministrazione? Quanto e come impatterà il cantiere per 24 mesi su un’arteria così trafficata da mezzi privati e pubblici?

Ne parliamo con Giovanni Forti, presidente della Commissione Mobilità del XV.

Grazie per lo spazio, Direttore. Il parcheggio interrato in Largo Vigna Stelluti può essere una grande opportunità per riqualificare una zona che oggi è completamente assediata dalle auto, ma per essere all’altezza di questa opportunità il progetto deve migliorare. Anche per questo come Consiglio del Municipio non abbiamo intenzione di stare a guardare, ma ci impegneremo per dare indicazioni concrete di miglioramento del progetto.

Mi faccia qualche esempio…

Lo studio del progetto è ancora agli inizi, e in commissione ho intenzione di dare spazio a consigliere e consiglieri di maggioranza e opposizione per presentare le proprie proposte. Per quanto mi riguarda, i punti fermi da cui parto sono tre: il primo è che lo spazio pubblico riqualificato in superficie deve diventare una vera piazza verde per il quartiere, riducendo al minimo indispensabile lo spazio per le automobili.

Giusto. E poi?

Il secondo punto fermo è che – di conseguenza – la proporzione fra i box auto e i posti a rotazione nel parcheggio interrato deve cambiare. Nel progetto attuale solo il 30% degli stalli è dedicato alla sosta, ma questa percentuale deve raddoppiare per ospitare i circa 80 posti auto necessari per le auto in transito nella zona. Infine…

Infine?

Non possiamo accettare che questo tipo di decisioni vengano prese esclusivamente dal punto di vista tecnico. Per questo – come già abbiamo fatto parlando delle strisce blu a Farnesina – con altre consigliere e consiglieri abbiamo intenzione di promuovere un’assemblea con la cittadinanza sul posto, entro la scadenza della conferenza dei servizi, in modo da raccogliere le proposte di tutte e tutti da presentare ufficialmente.

Stiamo definendo la data e lo spazio che ci ospiterà, ma saremo completamente aperti alla voce di tutte le cittadine e i cittadini che vorranno dire la loro.

Claudio Cafasso

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7 COMMENTI

  1. La sosta selvaggia, la doppia file, l’intralcio al traffico… non sono calamità naturali contro le quali non c’è nulla da fare… basterebbe cominciare a sanzionare i contravventori con le regole esistenti per (quantomeno) provare a risolvere il problema. Non è difficile…

  2. Ma oltre la galleria, non c’era uno stagno lì sotto? immagino prosciugato da quel di certo, ma la stabilità della piazza suppongo sarà salvaguardata…. Comunque mercato di ponte Milvio docet, essendo a pagamento continueranno tutti a cercare parcheggio in doppia e tripla fila

    • Oltretutto, come già successo altrove, buona parte di quei posti finirebbero per diventare depositi per gli esercizi commerciali. Ma perché non si incomincia con il togliere i dehors, visto che il COVID è già finito?

  3. Completamente d’accordo con i commenti di Marina e G.Venza! I parcheggi a pagamento in un luogo dove di solito ci si ferma per pochi minuti non hanno senso e ,soprattutto, cominciamo a liberare le strade dai dehors!!! Il covid è finito da un pezzo, perché stanno ancora là??

  4. Prima tdi tutto togliere dehors ed inoltre valutare anche pzza carli ,st.jacini e giochi delfici sempreche’ il sottosuolo lo permetta .

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