
Abbiamo voluto chiamarla “valle dell’acqua” per la gran quantità di torrenti, sorgenti e fontanili ma in realtà si tratta della stretta valle che dal paesino di Vallepietra porta ai piedi del Colle della Tagliata dove c’è il Santuario della SS. Trinità.
Siamo in provincia di Roma, a 90 minuti di auto dalla capitale ma l’ambiente è quello della montagna anche se in questi giorni di sole le temperature non sono troppo rigide.
Raggiungere Vallepietra non è difficile e lo si può fare con la Roma-L’Aquila (uscita Vicovaro-Mandela) o con la Roma-Napoli (uscita Anagni). Il paese piccolo ma bello è arroccato in alto sopra la valle in cui scorre il torrente Simbrivio.
L’escursione che proponiamo facile e interessante si svolge tutta su strada asfaltata o battuta. Dal paese di Vallepietra si scende in auto fino al cimitero e poi si cammina lungo la strada (circa 3 km) costeggiando il torrente e attraversando un paesaggio molto bello.
La valle, dal momento che presenta alcuni pianoro e terrazzamenti, in passato è stata usata per coltivare grano, mais e fagioli che richiedono molta acqua. Oggi sia la pastorizia che l’agricoltura sono scomparse mentre sopravvive la produzione di fagioli bianchi, specialità locale.
Lungo la strada che porta alla fine della valle si incontra la Cascata degli Angeli, la cappella della Madonna di Loreto, il ponte del Tartaro e infine l’area delle sorgenti del Simbrivio. Il torrente ha origine da diverse sorgenti le cui acque incanalate servono quasi 60 comuni.
Bellissima l’area del Pantano: giunti quasi al termine della strada dove sorge un grande fontanile si prende il sentiero alle spalle del pannello del Comune con le informazioni sul luogo e, costeggiando il bosco, si arriva ad una bella cascata che viene giù da un piccolo canyon: un luogo di una bellezza selvaggia.
Qui dove lo spazio è l’acqua non mancano si può sostare e mangiare al sacco mentre per tornare si percorre la stessa strada fatta all’andata.
Questo percorso interessante e ricco d’acqua oltre ad essere facile (la pendenza è minima) può essere percorso sia da bambini piccoli che da disabili in sedia a rotelle (con l’eccezione dell’ultimo tratto ovvero quello che porta alla sorgente con cascata).
Francesco Gargaglia
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