Tutto trapassa e nulla può morir… Parola di Giosuè. Ma dubito che il nostro primo premio Nobel potesse riferirsi a Vigna Clara. Come ci calza, però.
Chi vive a Vigna Clara da parecchi anni quanti se ne ricorda che non ci sono più. Benzinai, macellai, fruttivendoli, gommisti e chissà quanti altri a pensarci bene. Come quel chiosco di fiori che stava anche lui lì da tanti anni a Largo Vigna Stelluti, sembrava volesse rimanere a futura memoria.
Ma non ce l’ha fatta. Chiuso da qualche anno, in questi ultimi giorni è stato rimosso. È caduto sul campo di battaglia per il decoro urbano avviata dal Municipio XV contro i chioschi abbandonati. La necessità probabilmente giusta di accettare il trapassar del tempo. La voglia di voltare pagina. Pensiamo al futuro.
Ma sarebbe anche bello continuare a ricordarsi del passato. Quello che ci piace, per continuare a goderlo. Quello che non ci piace, per evitare se possibile di riviverlo.
Michele Chialvo
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Dispiace perché ll proprietario è garbato, competente…e soprattutto (visto il quartiere) onesto nei prezzi.