Corre la spesa per il trasporto a Roma. Lo certifica una inchiesta della Cisl, “Attraverso Roma” che fissa a 1200 euro l’anno l’impatto delle spese per la mobilità sul reddito personale.
Una tredicesima che viene letteralmente inghiottita dalla pompa della benzina, per il tragitto casa-lavoro.
Sfiora il 50 per cento- 49,6- la quota di romani e pendolari che spende più di cento euro al mese per il carburante. Ossia 1200 l’anno.
Ma per il 17,6 per cento del campione la spesa è di 150 euro al mese. Solo il 9 per cento spende 25 euro.
Mille i cittadini che hanno risposto al sondaggio della Cisl, lamentando la perdita di tempo, denaro, sicurezza e salute.
Si muove con l’auto privata infatti oltre il 52 per cento del campione. Il 33,2 per cento utilizza i mezzi pubblici, il 10,5 il due ruote, a piedi si sposta l’1,5 degli intervistati ed appena lo 0,2 per cento sceglie il monopattino o la bici.
Famiglie ” taglieggiate” dal caro trasporti che si comporterebbero diversamente, se potessero. Così se la velocità di movimento dei mezzi pubblici fosse più alta, quasi la metà dei romani li utilizzerebbero. Lasciando in garage l’auto.
Se le condizioni fossero diverse, tanti di più sceglierebbero la bicicletta – il 6,2 per cento- o gli spostamenti a piedi- 7,2%- confermata invece la quota di chi si muove sulle due ruote: si supera il traffico, si arriva a ridosso della destinazione e soprattutto si parcheggia.
Il tragitto casa-lavoro o casa-università o altra destinazione non influisce solo sul portafoglio, ma anche sul proprio tempo a disposizione. Quasi il 40 per cento impiega un’ora e più. Appena l’8 per cento si sposta in 15 minuti; a proposito della città in 15 minuti, ossia della città a portata di mano.
Tempo, denaro e salute dei nervi, quest’ultima messa a dura prova dalla ricerca del posto auto, impossibile o molto difficile per il 53 per cento dei romani alle prese anche con il costo della sosta: il 45 per cento lo giudica elevato.
Ad aggravare lo stato delle cose, i cantieri per il Giubileo che per 92 romani su cento hanno notevolmente peggiorato le condizioni della viabilità.
Un umore quello dei nostri concittadini che non poteva non rivelarsi nel giudizio sul servizio del trasporto pubblico, bocciato da oltre il 73 per cento del campione.
E più di 56 utilizzatori su cento lo giudicano anche esoso specie se confrontato con l’offerta: puntualità, tempi di attesa alle fermate, e la sicurezza le criticità più gettonate dal pubblico degli utenti.
Insicurezza sulle strade che investe non solo il trasporto pubblico, ma anche la mobilità privata.
Pedoni, ciclisti, monopattinisti e motociclisti si sentono nel mirino del traffico caotico e violazioni non represse. Mancato rispetto dei semafori, dei sensi unici, delle strisce e alta velocità tra le cause principali del senso di diffusa insicurezza che circonda chi si muove nella capitale.
Rossana Livolsi
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