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“Mercoledì 13 novembre, partendo da via della Farnesina, attraverso il parco Volpi coi miei cani al guinzaglio in direzione Foro Italico. Noto un gran viavai di mezzi importanti nel parco, tant’è che accelero il passo perché uno sfalcio di alberi di 30 metri senza le dovute precauzioni e senza alcun transennamento può risultare pericoloso anche per i non addetti”.
“Dopo un po’, torno indietro e vedo che una delle panchine in marmo, le poche rimaste storiche, è stata ridotta a un cumulo di macerie da rami caduti sopra senza alcun rispetto, e poi ammassati tutt’intorno”.
“Ora vorrei capire: chi si assume le responsabilità dei danni perpetrati a un bene collettivo? Possibile che a un lavoro (fatto male e senza un minimo di sicurezza per addetti, persone e cose) seguono sempre danni”?
Lettera di Salvo F. alla nostra redazione.
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Come minimo, l’azienda dei potatori deve risarcire tutto, o riportare le cose esattamente come erano prima, in ogni caso deve essere esclusa da lavori futuri.
Voglio sperare che la ditta incaricata per la potatura/abbattimento delle alberature, sia assicurata per danni di questo tipo.
Purtroppo si continua a parlare del Parco Volpi ma sempre in maniera negativa e mai per belle notizie. Ho scritto più volte ma nulla è cambiato anzi sempre peggio. Completamente abbandonato, impraticabile per la frequenza dei cani che corrono sciolti per tutto il parco con i padroni menefreghisti che continuano a mancare di rispetto. Anche questi alberi tagliati con il danno creato ne sono un esempio. Non c’è un minimo di rispetto ho provato anche all’inizio a segnalare la coa ai vigili ma risultati zero. Hanno ottenuto quello che volevano. Io ho rinunciato e non vado più e come me tanti altri. Speravo proprio fosse stato recuperato ma purtroppo non è possibile e mi dispiace che nessuno che ha i poteri per farlo faccia qualcosa. Peccato per noi, per i nostri figli e per nostri nipoti. Vincono i cani e lo dico con amore verso i cani ma non per i padroni e i vandali.
Sono ammirato dal mischione che riesce a fare: in un articolo che segnala l’incuria della manutenzione con cui si gestisce il Parco Volpi ci ficca i cani, ma che attinenza c’è con il contesto dell’articolo? Però quando vengono su le persone e ci lasciano i bisogni lungo la parte bassa del Centro Anziani non riuscite a contrastarli, perché? Quando le persone lasciano sulle panchine fagottini e fagottoni, avanzi dei loro spuntini lì avete il coraggio di parlare? Pare di no, pensi che al tramonto ci sono sempre i cinghiali…che non mangiano i cani. Ma mangiano lo sporco lasciato dagli uomini. Metta in ordine le priorità. Si ribelli anche contro le persone che vandalizzano le siepi lasciando deiezioni in maniera nemmeno troppa velata, poi se vede persone coi cani sciolti inviti a legare il cane o ad allontanarsi verso l’area cani. Sperando che lo stesso atteggiamento ligio e vigile lo usi anche contro gli zozzoni. Un argomento, il suo, che non ha nulla a che vedere con la vandalizzazione “a pagamento” delle panchine di marmo.
Tra l’altro i cani hanno uno spazio a loro dedicato che va regolarmente deserto. Del resto i controlli, che dovrebbero far rispettare le regole, non ci sono.
Lavoro da cani incaricato a ditta di dubbia aggiudicazione