Home POLITICA La Giustiniana, Badaracco (M5S): “Serve chiarezza sulla scuola via Gherardini”

La Giustiniana, Badaracco (M5S): “Serve chiarezza sulla scuola via Gherardini”

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La Consigliera M5S del Municipio XV Irene Badaracco informa in una nota di essere tornata a chiedere all’amministrazione municipale “di fare chiarezza sulla regolarità paesaggistica del fabbricato della scuola materna di via Gherardini, edificata in aderenza al Fosso dell’Acqua Traversa”.

“L’edificio, infatti, – afferma – è stato costruito in variante rispetto a quanto previsto nella convenzione urbanistica. In particolare, la richiesta del Consorzio Case e Campi di spostare l’edificazione dal comparto servizi “S2” al comparto “S3” – successivamente autorizzata dal Campidoglio – sembrerebbe sprovvista del preventivo nulla osta paesaggistico, sollevando dubbi sulla conformità ambientale e sui vincoli di edificabilità nella fascia di rispetto, necessari per accertarne la compatibilità con l’assetto geologico e idrogeologico dell’area”.

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Secondo la Consigliera, “il Municipio, ignorando questa problematica, sta procedendo con affidamenti diretti per eseguire studi di fattibilità tecnico-economica e sismica sull’edificio; tuttavia, in assenza del nulla osta preventivo, ex art. 146 del d.lgs. 42/2004, non sarà possibile procedere con interventi di recupero urbanistico. Interventi che, quand’anche idonei a migliorare la stabilità dei setti di fondazione, costituirebbero comunque un’opera ulteriore, contrastante con la funzione precauzionale del divieto legale. Questi passaggi autorizzativi sono essenziali e inderogabili per garantire che il fabbricato non presenti rischi per l’ambiente naturale e per la sicurezza dei residenti in un contesto fragile e altamente antropizzato”.

“È fondamentale – sostiene Irene Badaracco – che il Municipio chiarisca se la scuola sia soggetta ai vincoli paesaggistici e di inedificabilità previsti dalla normativa vigente (oggi come allora), considerata la sua posizione in prossimità del Fosso dell’Acqua Traversa”.

“Procedere con ulteriori studi di fattibilità senza un’analisi preliminare della compatibilità ambientale e idrogeologica rappresenta una grave mancanza” conclude la consigliera facendo sapere di aver protocollato “un’istanza di accertamento, corredata da una copiosa giurisprudenza in materia, per ottenere un chiarimento definitivo su questi aspetti”.

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