Home ATTUALITÀ Vigna Clara, nasce la “casa dei giovani”, non “un corpo estraneo”

Vigna Clara, nasce la “casa dei giovani”, non “un corpo estraneo”

casetta via del podismo ristrutturata - casa dei giovani
Galvanica Bruni

Coworking, dibattiti, presentazione di libri, semplici stare insieme. Sentire e fare musica. Bandito ogni tipo di somministrazione. Orari ben schedulati e non notturni. Ecco la casa dei giovani.

Vogliono fare  rete (tutta ancora da creare) con gli istituti scolastici di zona e faranno di tutto per non farsi sentire dal quartiere e dai residenti come “un corpo estraneo”.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Gli obiettivi dell’associazione Cassandra

Questi gli obiettivi dell’associazione Cassandra, gestita da ragazze e ragazzi impegnati nella valorizzazione della presenza dei giovani nella società italiana, che avendo vinto un bando della Regione Lazio assieme al Municipio XV, appena terminati i lavori gestiranno la famosa “casetta di via del Podismo”, a Vigna Clara.

Si chiamerà la “casa dei giovani” e vuole proporsi come un punto di aggregazione culturale per i ragazzi del quartiere. Un posto da raggiungere a piedi o con il motorino.
Non il classico muretto su cui sedere e sognare, ma un luogo dove fare.

L’ambizione non manca. E non manca neanche la consapevolezza di essere visti come un elemento di disturbo dai residenti abituati da decenni a un giardino silenzioso. Per questo una delle loro priorità sarà non essere considerati “un corpo estraneo”.

Priorità che si tradurrà, stando alle parole del presidente dell’Associazione Cassandra, Francesco Tabarrini, nel cercare un contatto con i residenti, in particolare quelli di via del Podismo, per presentarsi, raccontare le loro idee, raccogliere suggerimenti e stabilire un rapporto di buon vicinato fra la casa dei giovani e chi in via del Podismo e vie circostanti abita da anni.

Di questo si è parlato nell’incontro tenutosi nel pomeriggio di venerdì 8 novembre nei locali del Liceo Farnesina. A far gli onori di casa la professoressa Pietrina Pellegrini, presenti diversi cittadini, il presidente del Municipio XV Daniele Torquati col vicepresidente Alessandro Cozza e gli assessori Tatiana Marchisio (Scuola e Cultura) e Tommaso Martelli (Sport e Commercio) e il professor Alberto Anglana, docente nella sede di Ponte Milvio del Liceo Pascal.

La storia in pillole

La vicenda di questo piccolo edificio prende le mosse dalla sua inagibilità e cammina in parallelo con la nostra testata, visto che il primo articolo pubblicato il giorno della sua “nascita” – era il 27 marzo del 2007 – trattava appunto delle sorti di questa casetta.

Una vicenda che inizia appunto nella primavera nel 2007 quando l’allora Municipio XX decide di ristrutturare la casetta dopo che era diventata pericolante e covo di sbandati. Ci vorranno due anni e 150mila euro per farlo. Poi viene assegnata tramite bando a un’associazione che ne fa un assai poco frequentato sportello dell’Ufficio diritti degli animali.

Dopo quattro anni, la casetta torna ad essere libera ma rimane inutilizzata per i successivi tre. Arriviamo a novembre 2016 e viene assegnata, previo bando, ai ragazzi dell’associazione “So.R.Te. Solidarietà Romana sul Territorio” per realizzare un progetto con finalità sociali. Ma poco dopo l’assegnazione ecco la sorpresa: la casetta presenta diverse crepe nelle mura. Morale, l’associazione non può prenderne possesso.

A gennaio 2017, prende il via un’attività di monitoraggio della struttura il cui esito finale, si legge nella relazione tecnica, “ha evidenziato un graduale e costante incremento delle lesioni misurate non riconducibili ad un singolo episodio ma riferibili ad un cinematismo di rottura che è ancora in corso di evoluzione”.

Insomma, la casetta si sposta, scivola verso il basso. Viene quindi giudicata “non agibile per gli usi previsti dal bando“ e si rende necessario valutare “le azioni da intraprendere per fronteggiare il fenomeno statico riscontrato“.

Passano così altri quattro anni e finalmente, ad aprile 2021, l’allora giunta pentastellata  con la Deliberazione n.10/2021 approva un progetto di ristrutturazione per un importo di 120mila euro e nell’agosto – con Determinazione Dirigenziale 1539/2021 – si dà il via alle procedure di scelta della ditta a cui affidare l‘appalto dei lavori.

Passano i mesi, passa la pandemia e la gara viene aggiudicata. Però poi si scopre che problemi amministrativi impediscono di assegnare i lavori al primo in graduatoria e che si rende necessario ricorrere al secondo. Tutto questo con i tempi della burocrazia, tempi lunghi com’è noto. E così arriviamo a gennaio 2024, con l’avvio dei nuovi lavori di ristrutturazione.

Ma non finisce qui. Appena avviati, i lavori vengono fermati per una imprevista instabilità della struttura. Viene quindi affidata una perizia a un ingegnere strutturista che rileva la necessità di realizzare specifici interventi di ‘miglioramento della struttura fondale’, lavori che la ditta originariamente incaricata non può realizzare.

Per questo motivo si procede alla rescissione del contratto, per affidare il compito ad altra ditta specializzata, quella che attualmente sta completando le attività affinché la “casa dei giovani” possa aprire le sue porte entro la fine di novembre 2024.

Le perplessità dei residenti

Non mancano le perplessità dei residenti, più volte espresse in commenti su questa testata, che  avrebbero preferito l’abbattimento del manufatto visto sia il costo delle ristrutturazioni nell’arco degli anni (si parla di circa 280mila euro dei contribuenti per una struttura di poco più di 43 metri quadri) sia perché via del Podismo è una delle due uniche strade di uscita del quartiere (l’altra è via Orti della Farnesina) e oberarla di attività veicolari e di parcheggio andrebbe a danno della vivibilità del quartiere.

Claudio Cafasso

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1 commento

  1. 280mila euro per 43 mq. Fanno 6500 euro di ristrutturazione a metro quadro.
    Nemmeno i Casalesi nella più ardita ristrutturazione con rubinetti in oro riuscirebbero a spendere tanto

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome