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Nella legge di bilancio presentata dal Governo è previsto un consistente taglio dei fondi necessari alla realizzazione della nuova tratta della linea C della Metropolitana romana destinata a collegare Piazza Venezia con Piazzale della Farnesina: dai 2 miliardi e 200 milioni, lo stanziamento si riduce a un miliardo e 775 milioni di euro.
Una drastica riduzione che si traduce in un probabile azzeramento di tre future stazioni: Clodio, Auditorium e Farnesina. Un taglio che è stato stigmatizzato dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha chiesto un ripensamento ai suoi colleghi di governo più coinvolti.
Peschiaroli: “bene Tajani, no tagli a linea C”
“Bene ha fatto il ministro degli Esteri e Segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a sollevare il problema con i ministri Giorgetti e Salvini, invitando ad una riformulazione della bozza che salvaguardi i fondi e confidando in “una soluzione per migliorare la viabilità della Capitale e la funzionalità della sua rete infrastrutturale”.
A dichiararlo è Stefano Peschiaroli, capogruppo Forza Italia in XV Municipio, sostenendo che “l’appello dimostra attenzione per la nostra città, in particolare per il quadrante Nord e il Municipio XV, per la qualità della vita dei cittadini e che, sono convinto, sia condiviso da tutti coloro che a Roma vivono e lavorano. La linea C è un’opera prioritaria e attesa da oltre 25 anni: ogni rallentamento nella sua realizzazione avrebbe effetti devastanti, con il rischio di accentuare ulteriormente il caos del traffico, soprattutto nella zona dello Stadio Olimpico, l’inquinamento e i disagi”.
“Da Forza Italia – conclude Teschiaroli – arriva un messaggio chiaro: le grandi infrastrutture necessarie per la crescita di una capitale come Roma devono essere considerate una priorità strategica a livello nazionale.”
Torquati: “tagli del governo inaccettabili”
“Apprendo che addirittura il Ministro Tajani avrebbe scritto ai Ministri Salvini e Giorgetti per “trovare una soluzione” al taglio in manovra dei 425 milioni per la tratta T1 della metro C, da Farnesina a Piazzale Clodio. Lo ringrazio a nome del Municipio XV per questo flebile tentativo di convincere il Governo ad evitare una brutta figura nei confronti di Roma e di tutti i romani e per chiedere invece di “valorizzare la Capitale”, per una notizia che suona come l’ennesima beffa, segno del poco interesse e del poco rispetto che ormai da due anni dimostrano di avere nei confronti della nostra città”.
Così Daniele Torquati, presidente del Municipio XV, affermando che si tratta di “un grave errore a scapito non di un solo quadrante, ma dell’intero trasporto pubblico romano e per le sue infrastrutture. Una scelta pesante che svalorizza oggi e svalorizzerà in futuro i nostri territori; purtroppo non una novità, visto i tagli già previsti dal Ministro delle Infrastrutture per la chiusura dell’anello ferroviario”.
“Non posso quindi che unirmi ai tanti appelli di questi giorni contro un taglio che arriva in un periodo storico per Roma. Non si tratta solo di chiedere che vengano recuperati i 425 milioni necessari per questa tratta ma addirittura – conclude Torquati – di prevedere il prolungamento della Metro C fino a La Giustiniana, votato in Consiglio Municipale subito dopo il nostro insediamento”.
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PAZZESCO. Hanno tolto l’unico autobus che dalla zona Farnesina portava direttamente in centro (ora siamo costretti a prenderne 2…cambiando a Lepanto… perdendo un sacco di tempo) e adesso rischiamo pure di non vedere più la metro “a breve” (ed era tra 10 anni…). Un disastro questa zona. Ormai prendo sempre l’auto con il traffico che è sempre piu’ intenso. Dovremmo protestare tutti insieme. Non se ne puo’ davvero più di tutte queste inefficienze. Stavamo meglio quando il bus 301 almeno arrivava direttamente in centro…
Sembra che il taglio della metro C sia stato scongiurato, ma adesso devono andare avanti “di corsa” con la realizzazione dell’opera, iniziando a lavorare anche sull’estensione verso la Cassia almeno a livello di progettazione.
Il “di corsa” è tra virgolette perché comunque si parla di un decennio, ma se non ci fossero state tutte le incertezze del passato probabilmente la metro sarebbe stata in procinto di essere inaugurata già oggi. Pensate quanto tempo perso e quanto inquinamento avremmo evitato… Alle volte costa di più “fare” che “non fare”. E i politici devono capire che non possono pensare solo a opere realizzabili in tempi brevi solo per avere tornaconti elettorali, ma qualche volta è necessario anche avere lo sguardo lungo.