Home ATTUALITÀ Mammografia per le donne con le protesi al seno. Arsbiomedica

Mammografia per le donne con le protesi al seno. Arsbiomedica

La professoressa Chiara Pistolese affronta il tema della prevenzione senologica per le donne con protesi mammarie, per sfatare i falsi miti e sottolineare l'importanza degli esami diagnostici e della prevenzione tutto l'anno per la salute della donna.

Prof.ssa Chiara Pistolese
Prof.ssa Chiara Pistolese

È importante che tutte le donne considerino una priorità la prevenzione del tumore al seno durante tutto l’anno. La mammografia è essenziale per una diagnosi precoce e può essere eseguita in modo sicuro anche su donne con protesi mammarie, grazie a tecniche avanzate.

È importante chiarire che la mammografia può e deve essere eseguita anche in presenza di protesi mammarie, senza alcun rischio di danneggiarle. Questo esame rimane insostituibile per la diagnosi precoce, in quanto permette di rilevare lesioni che la risonanza magnetica non è in grado di evidenziare.

La risonanza magnetica può invece essere utilizzata successivamente, dopo gli esami di base (mammografia ed ecografia), solo in caso di sospetta rottura delle protesi, per confermare la diagnosi.

Le donne con protesi devono sottoporsi a controlli periodici come tutte le altre, a partire dai 40 anni con mammografie ed ecografie, e annualmente con ecografia per chi ha meno di 40 anni. Inoltre, oltre al controllo della salute mammaria, devono verificare l’integrità degli impianti.

La mammografia può essere eseguita in sicurezza anche con le protesi, senza rischio di rottura. È importante informare il personale tecnico, che userà una compressione delicata.
Grazie alle nuove tecnologie digitali, è possibile ottenere immagini accurate sia della ghiandola mammaria sia della protesi, senza dolore o rischi aggiuntivi.

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