Home CRONACA Dal fango e l’abbandono rinasce il parco della scuola “Grottarossa”

Dal fango e l’abbandono rinasce il parco della scuola “Grottarossa”

scuola grottarossa via valle vescovo
Galvanica Bruni

Un vero e proprio fiume di fango è quello che si riversò nella scuola materna ed elementare di via Valle di Vescovo, all’inizio di via Grottarossa lato Flaminia, inghiottendo il prato e il cortile, penetrando nell’edificio, allagando i seminterrati, distruggendo materiale didattico, suppellettili, finanche un nuovissimo forno per la ceramica.

Accadeva nell’ottobre del 2011, faceva seguito a un precedente allagamento avvenuto a luglio e tutto faceva supporre che fosse dovuto al fatto che sul terreno privato confinante con la scuola, da diversi mesi, camion dopo camion, ignoti stavano scaricando tonnellate di terra. Una vera collina che bambini, insegnanti e genitori videro crescere sotto i loro occhi a poche decine di metri dal giardino della scuola.

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Passati 13 anni, passate le inchieste, passate le indagini, passate le amministrazioni comunali e municipali, quell’area invasa dal fango è oggi un’ampia area verde a disposizione degli alunni della “Scuola di Grottarossa”, facente parte dell’IC Lucio Fontana.

L’inaugurazione si è tenuta nella mattina di mercoledì 30 ottobre. A tagliare il nastro il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, con l’assessore alla Scuola, Tatiana Marchisio, e all’Ambiente, Marcello Ribera.

“Frutto di una compensazione edilizia, da anni l’area era in stato d’abbandono. Addirittura, 12 anni fa a causa di uno smottamento la zona, e anche la scuola, divennero inagibili perché invase dai detriti. Nel 2012 da consigliere di opposizione ero qui per capire come togliere il fango e risolvere la situazione. Poi nel 2013, con la prima consiliatura abbiamo risistemato la scuola ma costretti ad andar via prima che terminasse il mandato, non siamo riusciti ad avviare gli interventi per l’area verde”.

Così ha ricordato Torquati concludendo: “In questi due anni e mezzo, grazie a un lavoro condiviso e alla serietà del soggetto attuatore, abbiamo realizzato il Parco. Oggi, con le famiglie che con noi hanno seguito questa complessa vicenda, abbiamo inaugurato l’area verde”.

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