L’eccezionale scoperta della necropoli etrusca nel terreno destinato a ospitare il biodigestore voluto dal Campidoglio e dall’AMA in via della stazione di Cesano, a metà strada fra questa località e Osteria Nuova, ultimo lembo del territorio del Municipio XV, non poteva lasciare indifferente chi da sempre si è opposto al progetto.
Oltre ai numerosi comitati locali, oltre al Consiglio del Municipio XV che per due volte si è espresso contrario, c’è anche il consigliere FI del XV, Giuseppe Mocci, che così commenta la notizia.
“La notizia della scoperta archeologica non ha colto di sorpresa cittadini e Comitati che da anni sostengono l’inadeguatezza dell’area a ospitare un impianto così impattante. È stato detto più volte che in quell’area l’impianto non si poteva (e non si può) fare. È stato detto in tutti i modi possibili, a voce e per iscritto, con documenti, atti pubblici, ricorsi, manifestazioni e flash mob. Chi doveva ascoltare purtroppo non l’ha fatto. Come si dice a Roma ‘non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire’”.
“Responsabile di tutto questo – secondo Mocci – è il Sindaco della capitale (con la sua Giunta) che, avvalendosi dei poteri straordinari, ha deciso di avviare la realizzazione dell’impianto senza aver ascoltato i cittadini e Comitati. Lo abbiamo detto ieri e siamo disposti a ripeterlo in ogni occasione: la scelta fatta dall’Amministrazione Capitolina è sbagliata e va ritirata. Così come è sbagliato affrontare il problema dei rifiuti di Roma in questo modo, scegliendo i siti per i nuovi impianti facendo cadere la penna su un foglio di carta, senza aver svolto un lavoro di approfondimento preliminare sulle zone interessate”.
“Da parte nostra nessun passo indietro sulla vicenda. Ancora una volta, come fatto più volte in questi anni, siamo pronti a dare il nostro contributo sulla vicenda. Per tale ragione – conclude Mocci – ieri abbiamo presentato la richiesta di convocazione di una Commissione congiunta Ambiente con la Commissione Speciale Progetti PNRR del Municipio auspicando che ci sia la partecipazione dei diretti interessati e cioè la Soprintendenza Archeologia di Stato e Ama”.
Cesano, una necropoli Etrusca nel terreno destinato al biodigestore
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