In tanti aspettavano per questi giorni la riapertura dei giardini di Tomba di Nerone, intitolati ai “Caduti sul fronte russo”, visto che la scadenza dei lavori era fissata per metà ottobre, e diversi si sono rivolti alla nostra redazione per sapere come mai invece i lavori avevano tutta l’aria di essere ancora in alto mare.
Legittima la curiosità, visto che il progetto di riqualificazione viene da molto lontano, la sua età si misura in anni, e che pareva proprio essere in dirittura d’arrivo in questi giorni.
Per sapere il motivo di questo ritardo, abbiamo contattato Marcello Ribera, assessore all’Ambiente del Municipio XV, il quale ci ha fatto sapere che la data di scadenza dei lavori è stata prorogata da parte dell’Ufficio Tecnico del XV di altri novanta giorni.
Il perché è presto detto: la società Areti -facente parte del gruppo Acea e responsabile della distribuzione dell’energia elettrica sul territorio romano – in corso d’opera ha chiesto una variante del progetto di illuminazione dei giardini e poiché creare un impianto pubblico ex novo non è cosa da poco, si è reso necessario prolungare la data fine lavori che però – ha aggiunto l’assessore – riprenderanno entro la settimana.
Nel frattempo, ha precisato Ribera, gli arredi e le installazioni ludiche sono stati già ordinati e verranno installati da inizio novembre.
Salvo imprevisti (o nuove proroghe?) ora non resta che attendere metà gennaio per poter nuovamente e liberamente fruire di questo giardino.
Francesco Gargaglia
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” La scadenza dei lavori era fissata per metà ottobre “.
Il barbatrucco sta nel fatto che nel cartello esplicativo
apposto sull’inferriata del giardino a monte dell’entrata,
alla voce ” data ultimazione dei lavori ” segue spazio vuoto.
In effetti ieri risultavano lavori in corso, oggi invece ho verificato
cantiere fermo. L’evidenza dei fatti dimostra che non c’è mai
stata continuità nell’esecuzione dell’opera.
Ci hanno messo meno ad edificare San Pietro…