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Guerra e pace, se ne parla a Prima Porta

no guerra sì pace
Galvanica Bruni

Sabato 5 ottobre alle ore 17.30 in via Inverigo 28, a Prima Porta, nella sede del PD si parlerà della necessità della pace e di come contribuire a costruirla. Si tenterà di analizzare le cause che provocano le guerre e proporre le possibili risposte che indichino la direzione in cui ogni cittadino può agire per prevenire i conflitti locali e globali.

Le guerre che devastano l’Ucraina, la Russia e il Medio Oriente per il loro impatto negli equilibri geopolitici del mondo richiamano la quasi totalità dell’attenzione dei media e delle agende politiche. Ma ci sono 51 guerre dimenticate in giro per il mondo. Colpiscono il Myanmar, il Sudan, la Siria, l’Afghanistan, la Nigeria, l’Etiopia e l’Eritrea, il Congo, lo Yemen, il Mozambico e tante altre nazioni.

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Aumentano le spese militari e per gli armamenti e diminuiscono le risorse per gli aiuti umanitari e per la cooperazione allo sviluppo sostenibile dei paesi poveri. Nel 2023 si sono spesi 2.443 miliardi di dollari per le guerre e solo 224 miliardi di dollari per l’aiuto pubblico allo sviluppo e per il raggiungimento degli obiettivi proposti dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030.

Per tentare di cambiare questo ordine di cose occorre che Unione Europea, governo e parlamento italiano prendano seriamente il dettato costituzionale che “ripudia la guerra” e operino affinché la pace non sia una speranza ma un progetto di vita di tutti noi.

All’incontro parteciperanno don Mattia Ferrari, cappellano di bordo della nave Mar Ionio per i salvataggi in mare, Marco Tarquinio, Massimiliano Smeriglio, Goffredo Bettini, Luigina Chirizzi, Ilaria Mandolesi. Coordina Vincenzo Pira.

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