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Ciclisti a rischio sulla vecchia via Flaminia tra Prima Porta e Labaro

cicloturisti
Duca Gioielli

“Spett.le redazione di VignaClaraBlog.it, vorrei segnalare la mancata adozione da parte del dipartimento Mobilità Sostenibile del comune di Roma di misure adeguate a garantire la sicurezza di pedoni e ciclisti lungo il tratto della vecchia via Flaminia, tra Prima Porta e Labaro, già teatro di eventi tragici”.

Così ci scrive Roberto S. ricordando che il 16 novembre del 2023, nel corso di un incontro tenutosi nella sede del Municipio XV, con un gruppo di “cicloattivisti” è stato presentato al presidente Daniele Torquati il progetto di installazione di segnaletica stradale informativa/turistica per la facilitazione dell’accesso alla ciclabile Tevere Nord in prossimità di via del Ponte di Castel Giubileo, in zona Labaro.

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Il progetto prendeva spunto da diverse segnalazioni di cicloturisti in difficoltà e traguardava al Giubileo 2025, evento che vedrà un significativo aumento del flusso cicloturistico verso la capitale, sulla direttrice da nord delle ciclovie Eurovelo 7 e Ciclopista del Sole.

“Il municipio – racconta Roberto – ha inoltrato la nostra richiesta al Dipartimento capitolino Mobilità Sostenibile e Trasporti e al CSIMU oltre che al Comando del XV Gruppo di Polizia Locale sottolineando come la segnaletica proposta avrebbe contribuito a ‘migliorare la sicurezza dei ciclisti, riducendo i rischi associati al percorso’“.

Nel mese successivo, siamo a dicembre 2023, arriva il parere positivo della Polizia Locale mentre invece la doccia fredda è datata gennaio 2024. Roberto racconta infatti che “Il Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti risponde a metà gennaio dando parere negativo, in quanto, testualmente, ‘non essendo ancora le viabilità in questione adeguatamente predisposte al transito dei velocipedi in sicurezza, non si ritiene opportuno incentivare la percorrenza delle stesse da parte dei ciclisti con l’installazione di specifica segnaletica di indirizzamento’”.

Una vera doccia fredda che lascia di stucco perché, tradotta in soldoni, questa risposta vorrebbe dire che se non c’è una ciclabile protetta la strada la devono usare solo gli automobilisti. Una risposta inammissibile per i proponenti; essi ritengono infatti che ”la constatazione della mancanza di sicurezza nel tratto di viabilità in questione (l’unico possibile per il cicloturismo proveniente dalle ciclovie indicate) e la mancata adozione di misure opportune per migliorarne la fruibilità in sicurezza, siano un comportamento inammissibile da cui può derivare un pericolo per l’incolumità dell’utenza della mobilità sostenibile”.

Ma ciò non scoraggia i cicloattivisti e il Municipio XV che, nonostante la risposta negativa, si dice intenzionato a proseguire nello studio di un progetto che garantisca la percorribilità in sicurezza della direttrice Flaminia. “Ma nonostante i solleciti, al momento non abbiamo notizie in tal senso” conclude Roberto che spera ancora in un esito positivo.

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6 COMMENTI

  1. E comunque, vorrei ricordare, che sulla ciclopedonale Ponte Milvio/Labaro, ci sono i pedoni, i runner e due tipi di ciclisti: i tranquilli cicloturisti e gli assatanati ciclisti “da competizione” (o almeno cosí si credono), questi ultimi corrono a 60 Km/h, con le loro bici da gara da 10.000 Euro, urlando e insultando anche pesantemente i pedoni che non si buttano immediatamente ai lati per farli sfrecciare verso i loro “orizzonti di gloria”… Questa loro aggressività diffusa é diventata pericolosa per gli incidenti e per gli scontri anche fisici, oltre che verbali, che ne conseguono con i pedoni… La ciclopedonale NON É UN VELODROMO per giuggioloni che si sentono al giro d’Italia i alle Olimpiadi! Rispetto e precedenza a chi va a piedi o ci scappano incidenti o risse! Limite di velocità sulla ciclopedonale!!!

  2. Non sono molto chiari i diritti e i doveri di chi percorre le piste ciclopedonali e spesso i ciclisti credono in buona fede che possono correre come in una qualsiasi pista solo ciclabile. So che ci sono stati incidenti con pedoni coinvolti e feriti e ciclisti che hanno continuato la corsa come niente fosse. Forse è opportuno mettere un cartello ben in vista, con tutto il regolamento e con tanto di sanzioni, su ogni inizio di pista ciclopedonale per evitare di qualsiasi dubbio ai ciclisti che si sentono in diritto di poter correre. E poi qualcuno che ogni tanto controlli non sarebbe male

  3. Comunque per mettere in sicurezza pedoni, ciclisti, cicloturisti e commuter, potrebbe essere molto più semplice ed efficace utilizzare gli argini delle marrane che dal supermercato in via della giustiniana, fino alla stazione della Celsa, da li utilizzare il tratto sotto al viadotto che arriva direttamente alla stazione di Labaro, ed ecco che tutti i “deboli” della strada possono circolare in tranquillità lontani dalle auto

    • Sig. Davide ha ragione, infatti abbiamo anche riproposto al municipio il progetto che prevede il passaggio sotto il viadotto Giubileo 2000, già valutato positivamente nella giunta precedente, che consentirebbe anche di recuperare e sottrarre al degrado un’area molto interessante dal punto di vista paesaggistico, ma ancora non abbiamo ricevuto risposta.

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