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Nuova Fascia Verde, alle viste una proroga al blocco del 1° novembre

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Galvanica Bruni

“Campidoglio, Arpa e Regione Lazio stanno lavorando per evitare il previsto divieto di ingresso nella Nuova Fascia Verde ZTL agli euro 4 diesel alla luce dei dati positivi circa la presenza, in flessione negli ultimi tempi, di No2 e Pm10”. Lo riferisce oggi l’agenzia Ansa dichiarando di apprenderlo da fonti del Campidoglio.

“Roma Capitale – prosegue la nota – sta lavorando insieme alla Regione Lazio a una deroga ai divieti imposti dal Piano Regionale della Qualità dell’Aria sulla base dei dati e del complesso delle azioni mitigative dell’inquinamento messe in campo a partire dalla modulazione degli orari degli impianti di riscaldamento e dei progressi sul fronte della forestazione urbana. Il Campidoglio è fiducioso sull’esito positivo di queste interlocuzioni”.

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Alle viste una proroga

Mentre un ricorso contro la sentenza del Tar Lazio che ha avallato la Nuova Fascia Verde è pronto per essere depositato da parte dell’avvocato Roberto Maurelli al Consiglio di Stato e a distanza di 24 ore da quando il portavoce del comitato promotore ‘NO ZTL fascia verde a Roma’, Andrea Bernaudo ha fatto sapere di aver depositato in Campidoglio un referendum consultivo affinché siano i romani a decidere sulla Nuova Fascia Verde, ecco che, quando manca una cinquantina di giorni, l’attivazione della Nuova Fascia Verde (prevista per il 1° novembre) pare essere  sul punto di slittare consentendo alle auto diesel euro 4 e benzina euro 3 di continuare a circolare nella ZTL mentre a restare ferme saranno invece i veicoli alimentati a benzina o diesel pre euro 1, euro 1 ed euro 2, autoveicoli diesel euro 3, ciclomotori e motoveicoli benzina e diesel pre euro 1 ed euro 1.

Tutto ciò nonostante che i 51 varchi siano già pronti dalla scorsa primavera e nonostante che a inizio agosto il Campidoglio abbia bandito una gara per acquisirne altri 78 portando a 129 gli occhi elettronici che dovrebbero sorvegliare sull’ingresso nell’area romana decretata off limits ad auto, camion, furgoni, moto, ciclomotori e quadricicli datati e quindi ritenuti inquinanti.

Due fattori

Al momento però due elementi paiono contrastare l’entrata in vigore delle nuove regole, uno tecnico, l’altro politico.

Come si ricorderà, il Campidoglio aveva deciso di introdurre il meccanismo di move-in per consentire un uso parziale dei veicoli che già oggi hanno circolazione limitata. Il move-in è una sorta di scatola nera da installare sull’auto e che misura il chilometraggio percorso all’interno della Ztl.

Sforato un certo tetto, che è proporzionale al livello di inquinamento prodotto dal veicolo, scatta la multa. Peccato che a oggi, a quanto si apprende, non siano stati fatti passi avanti nella realizzazione del progetto. Il sistema move-in non è pronto e difficilmente lo sarà nei prossimi due mesi.

Il fattore politico vede invece il ritardo in corso da parte della Regione Lazio a partorire il nuovo Piano della Qualità dell’aria, ritardo dovuto alla convinzione che i dati attuali sarebbero stati di gran lunga migliori – come pare che siano – di quelli utilizzati dal Campidoglio per elaborare le limitazioni all’accesso alla ZTL. In tal senso vanno dunque lette le parole del Campidoglio:

“Campidoglio, Arpa e Regione Lazio stanno lavorando per evitare il previsto divieto di ingresso nella Ztl Fascia Verde agli euro 4 diesel alla luce dei dati positivi circa la presenza, in flessione negli ultimi tempi, di No2 e Pm10”.

 

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3 COMMENTI

  1. Faccio fatica a credere che “Campidoglio, Arpa e Regione Lazio stiano lavorando”. Io vorrei sapere (da cittadino europeo, visto che è l’Europa che muove le regole sui motori endotermici) quanti soldi (nostri) sono stati spesi per i 51 varchi, quanti ne saranno spesi per acquisirne altri 78 ma, soprattutto, valuterei (sempre da cittadino europeo) come gli stessi soldi sarebbero potuti servire a migliorare il pessimo servizio di trasporto pubblico, anche in vista del prossimo Giubileo.

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