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Ferrovia Roma Nord, archiviata la denuncia di carenze nel periodo pandemico

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stazione Flaminio - foto di repertorio
ArsBiomedica

Il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord rende noto che il procedimento intentato nell’ottobre del 2020, in piena emergenza pandemica, per denunciare con testimonianze, foto e video le quotidiane carenze di Atac, allora gestore della Ferrovia, è stato archiviato dal GIP del Tribunale di Roma. Si trattava, secondo il Comitato, di “un viaggio nella speranza di avere giustizia”.

“In sintesi, – si legge in una nota del Comitato – la motivazione di archiviazione molto discutibile è collegata alle “carenze organizzative” di ATAC che non hanno permesso di ottemperare alle predisposizioni di legge in materia di contenimento della pandemia. Ricordiamo tutti molto bene purtroppo quel brutto periodo: pochi treni sempre pieni, ritardi e soppressioni continue, pendolari ammassati, senza dispositivi e controlli per il necessario distanziamento, senza igienizzanti sui treni e nelle stazioni. Tutte carenze rilevate nei minimi dettagli dal Comitato, che anche grazie alla generosità di tanti, si è potuto permettere una assistenza legale di rilievo per supportare la causa per tutto questo tempo”.

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Ma il procedimento è stato archiviato, non luogo a procedere (clicca qui). Secondo l’opinione dei rappresentanti del Comitato “PM e GIP non hanno avuto il coraggio di creare un precedente di giurisprudenza così forte che sarebbe stato utile anche a livello nazionale per altre cause di pendolari, sempre relative al mancato rispetto delle disposizioni di legge”.

“Che cosa altro aggiungere? Come comitato, come persone, come pendolari siamo veramente affranti che tanto sforzo abbia portato la “giustizia” non stare dalla parte di chi soffre, di chi si impegna per avere servizi migliori, chi ce la mette tutta per dare una voce ai tanti pendolari sopraffatti dagli eventi quotidiani fatti di soppressioni, ritardi, caldo torrido in questo momento, mancanza di comunicazioni e molto altro, nonostante le mille prove fornite a supporto”.

“Sicuramente abbiamo perso la battaglia, ma non la guerra” conclude il Comitato affermando: “Forti di questa formativa esperienza ci rifaremo alla prossima occasione, che sicuramente non mancherà visti i presupposti con i quali viene gestito questo (dis)servizio pubblico. NON molleremo nemmeno un centimetro di ferrovia e di giustizia per far valere i nostri diritti”

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