Home CRONACA Nuovo palazzetto dello Sport a Labaro, un dialogo difficoltoso

Nuovo palazzetto dello Sport a Labaro, un dialogo difficoltoso

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Nel comunicato dello scorso 26 luglio, il Comitato Colli d’Oro ha diffuso il proprio report dell’incontro tenutosi pochi giorni prima con il presidente della Commissione Speciale PNRR del Comune di Roma, Giovanni Caudo, la responsabile del progetto Colli d’Oro, Sara Lo Cacciato, e l’assessore capitolino allo sport Alessandro Onorato.
Oggetto dell’incontro, ça va sans dire, la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport a Colli D’Oro, Labaro.

Un progetto che però non incontra il favore di tutta la cittadinanza locale. Così come il report del Comitato non ha incontrato il favore di Giovanni Caudo che l’ha definito “quanto meno censurabile, perché non aderente a quanto svoltosi nel corso della riunione”.

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Il Presidente della Commissione PNRR ha quindi inviato una nota al Comitato invitandolo ad allegarla “alla comunicazione pubblica da voi fornita di quanto avvenuto nella riunione” e poiché VignaClaraBlog.it si era reso disponibile a pubblicare la prima, doverosamente pubblica anche la seconda, con relativa replica.

Così Giovanni Caudo ha scritto al Comitato

Gentilissimi Membri del Comitato Colli d’Oro,
Innanzitutto, vorrei sottolineare che l’incontro del 22 luglio u.s., alla presenza del sottoscritto, dell’ing. Sara Lo Cacciato e dell’Assessore Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, come da voi richiesto, era stato convocato per aggiornarvi sull’attuazione del progetto del Palazzetto dello Sport di via Colli d’Oro.

In quell’occasione sia l’Assessore sia l’ing Lo Cacciato hanno risposto puntualmente a tutte le osservazioni da voi presentate e in buona parte già anticipate con il documento inviato allo scrivente e noto anche agli uffici.

Nel corso della riunione ognuna delle parti ha dato atto dell’utilità dell’incontro e di come anche nel merito molte delle questioni poste da Voi erano state prese in considerazione e risolte, dimostrando così la piena disponibilità al dialogo da parte dell’amministrazione.

Di ogni questione posta è stata fornita un’attenta e circostanziata valutazione tecnica e normativa. Le proposte alternative presentate dal Comitato sono state esaminate con attenzione e soprattutto si è condiviso il principio generale cui si ispira il progetto: massima tutela dell’area verde già presente, delle alberature e dell’uso a parco di alcune aree già sistemate dagli stessi abitanti.

Le modifiche concordate e già accolte sono qui riepilogate:

– spostamento dell’area dello skate park;
– riduzione della pista di mountain bike per renderla compatibile con la presenza del parco;
– livelli adeguati di efficienza acustica e di insonorizzazione dell’involucro del palazzetto;
– riduzione della dotazione di parcheggi pertinenziali sotto al limite di legge prevedendo che una parte possa essere localizzata all’esterno nell’ambito dei 300 metri di distanza;

Di altre questioni come della gestione si sono fatti dei cenni e si sono raccolti orientamenti da parte del Comitato che potranno essere successivamente implementati.

Mi preme chiarire che l’impianto sportivo e i parcheggi progettati non impatteranno negativamente sul Parco, ed è importante evidenziare che il numero e la distribuzione dei posti auto sono stati stabiliti in conformità con la normativa vigente.

Le esigenze di parcheggio sono state attentamente valutate per garantire che il progetto rispetti tutte le disposizioni legislative, mirando al contempo a ridurre al minimo l’impatto sul parco. La scelta del numero dei parcheggi non è quindi arbitraria, ma risponde a requisiti normativi e funzionali indispensabili per garantire l’accessibilità e la sicurezza del sito.

Tale previsione mira a bilanciare le esigenze di accesso veicolare con quelle di tutela ambientale, minimizzando l’impatto sulle aree verdi e assicurando un’adeguata accessibilità per tutti gli utenti, inclusi anziani e famiglie con bambini.

I membri del Comitato che hanno partecipato alla riunione hanno condiviso e formulato espressioni di favore e di accoglimento di quanto discusso e argomentato.
Per queste ragioni risulta quanto meno censurabile, perché non aderente a quanto svoltosi nel corso della riunione, il contenuto del post pubblicato a nome del Comitato.

La disponibilità dell’Assessore Onorato e dell’ing. Lo Cacciato a dialogare con il Comitato e a spiegare i dettagli del progetto del Palazzetto dello Sport dimostra l’impegno dell’amministrazione a considerare le esigenze della comunità. Entrambi hanno manifestato una chiara volontà di ascolto e apertura, cercando di trovare soluzioni che possano conciliare le diverse istanze in gioco. La loro partecipazione attiva e la loro trasparenza sono garanzie di un processo decisionale inclusivo e partecipato.

Vi chiedo pertanto di allegare alla comunicazione pubblica da voi fornita di quanto avvenuto nella riunione anche questa mia nota. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti e approfondimenti.

Giovanni Caudo
Presidente della Commissione Speciale PNRR Comune di Roma

La replica del Comitato Colli D’Oro

“Su questo progetto del Palazzetto dello Sport che da anni sta coinvolgendo e sconvolgendo il quartiere di Labaro e Prima Porta, vi chiediamo un ulteriore vostro sforzo nel rendere nota la nostra  risposta”.
Così ci scrive il Comitato di cui pubblichiamo la replica alla nota capitolina.

“Gentile Giovanni Caudo, il Comitato colli d’Oro ha ricevuto il 2 agosto una sua nota nella quale si contestava come poco attendibile il riassunto fatto dal Comitato dell’incontro del 22 luglio scorso con Lei, l’assessore allo sport Onorato e l’ingegnere RUP Sara Lo Cacciato.

Non pensiamo che siano state le poche difficoltà tecniche avute durante l’incontro a formare un tale giudizio, se non, forse, un equivocare tra aspettative e riscontri da parte vostra.

E’ importante nella comunicazione saper sempre distinguere tra le cose dette (ed anche quelle non dette) ed il clima sereno, disponibile al confronto, come è stato. Confronto durante il quale il tono conciliante forse da Lei è stato scambiato per assenso. Ma così non è.

Per azzerare polemiche inutili probabilmente c’è il bisogno di fare il punto sulle nuove disposizioni del progetto comunale (progetto di cui siamo e rimaniamo in attesa dalla Commissione delle specifiche e del nuovo Master Plan), confrontato con quelle che erano le richieste del Comitato e di centinaia e centinaia di residenti che hanno firmato la nostra proposta che vi alleghiamo.

Skate Park

Come riferito nel nostro comunicato lo Skate Park è stato ridimensionato e ricollocato a fianco al neo palazzetto di futura costruzione e non sotto gli edifici abitativi.

Di questo nuovo impianto, oltre a sapere che sarà ricollocato nella vasca di cemento del rudere, non sappiamo né la grandezza, né altro, perché è tutto ancora in divenire. Quindi anche il nostro giudizio è in sospeso in attesa di vedere le carte del progetto.

Palazzetto dello Sport

Sull’uso funzionale da parte dei residenti del palazzetto non abbiamo percepito un sì netto sulla loro possibilità di poter utilizzare l’impianto per le loro attività dilettantesche, in orari e giorni regolamentati, come non abbiamo sentito un “si’” distinto di fronte alla nostra richiesta che tale possibilità sia inserita nel bando pubblico per la concessione a società privata. Richiesta che abbiamo riformulato per l’ennesima volta senza che ci sia stata una risposta NETTA della controparte.

E questo è un punto nodale. Infatti, è grazie all’utilizzo libero da parte della cittadinanza del costruendo palazzetto dello sport che si può ridurre il consumo di suolo e del parco pubblico, evitando di costruire altri campi e campetti come il comitato propone nella sua proposta.

Parcheggi

Qui la divaricazione delle posizioni è massima. Il Comitato ha diviso il problema in due parti: la “necessita” di parcheggi di pertinenza che la legge obbliga per impianti sportivi e la loro collocazione ed il loro numero.

I parcheggi di pertinenza in genere si applicano alle persone che lavorano dentro gli impianti a cui i parcheggi sono dedicati. Quante sono le persone che lavoreranno nel palazzetto? Possibile che questi lavoratori della società privata che gestirà il palazzetto abbisognano di 40 posti auto (il numero provvisorio che ci è stato comunicato), o questi posti sono anche riservati agli atleti delle squadre che si alleneranno lì dentro?

Ribadiamo ancora una volta che 40 parcheggi ed altri posti pullman all’interno del parco per il comitato sono inaccettabili.

Impianti Outdoor

Confermata la costruzione di 1 solo campo sportivo polivalente. Che comunque trova il comitato contrario per il semplice fatto che sarebbe altro consumo di suolo del parco reso inutile se l’uso pubblico e regolamentato del palazzetto ai residenti fosse confermato.

Mountain Bike

Nella nostra proposta abbiamo chiesto che la parte del parco a nord di largo Foppolo, contigua a scuola materna ed asilo nido, che recentemente è stata completamente riqualificata, venga lasciata all’uso pieno dei residenti, cosa che la costruzione di due percorsi (semplice ed avanzato ) di mountain bike impedirebbe.

Anche qui la risposta del comune non è stata molto chiara: l’Ingegnere Lo Cacciato ha parlato di “costruzione di sentieri” percorribili anche dalle bici, si è dichiarato che utilizzeranno l’orografia naturale e che (forse) non eseguiranno sbancamenti per costruire quei tipici salti che quello sport richiede, come si è parlato di attrezzare percorsi salute, ma per noi è ancora tutto troppo poco chiaro.

Conclusioni

Capiamo che debba essere ancora licenziato il progetto esecutivo, ed è appunto per questo che il Comitato, a nome dei cittadini che rappresenta, sta compiendo il massimo sforzo per difendere quanto più possibile del nostro parco.

Anche per questo abbiamo ripetuto punto per punto la nostra posizione rispetto alle decisioni provvisorie del Comune, perché come detto da Lei durante l’incontro “…è nei dettagli che si nasconde il diavolo…”, ed abbiamo ritenuto giusto che di fronte ad una contestazione generica rivoltaci dal Comune la nostra risposta fosse il più possibile dettagliata.

Come detto all’inizio “confondere il clima sereno di confronto” con “hanno condiviso e formulato espressioni di favore e di accoglimento di quanto discusso e argomentato” è, secondo noi, un errore di interpretazione e valutazione del nostro intervento.

Nel ribadire il nostro ringraziamento per la possibilità di confrontarci, riconfermiamo la nostra valutazione che vede nel progetto comunale più ombre che luci”.

Il Comitato Colli d’Oro.

 

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7 COMMENTI

  1. Grazie al comitato per i risultati sin qui ottenuti. Senza il vostro impegno sarebbero stati distrutti ancora più alberi ed il territorio, già sofferente per la ridotta e sacrificata viabilità, avrebbe conosciuto una ulteriore crisi!!!!

  2. É singolare che il progetto a distanza di un mese sia ancora così fumoso! Forse perché l’ idea della cittadella era solo un idea senza fondamento. Questo avvalora la tesi che chi ha fatto questa scelta scellerata, di abolire un parco per costruire addirittura la city dello Sport, non conosce minimamente il territorio.!
    Non si ha memoria ne’ conoscenza del continuo fluire dell acqua che per anni si è sentito e si é visto intorno all ex palazzetto!
    Come non si ha memoria che solo pochi anni fa 2021/22 , il piccolo parco adiacente fra la scuola materna Colli d’oro , e il circolo sportivo Dabliu,con fondi pubblici é stato completamente ripulito da alberi caduti, e riqualificato con nuove panchine e alberature.
    Ed ora viene indicato come area per esercitare il mountain bike .! Sotto scuola materna e nido!
    Anche la rigenerazione del parco di Labaro avvenuta dopo un lungo contenzioso con l’ex concessionario, sfugge dalla memoria!
    Come sfugge dalla memoria, la natura ,preziosa alleata nella lotta al cambiamento climatico !
    Ricordo , che piantare nuovi alberi significa:
    Contribuire a regolare i cicli naturali di ossigeno e carbonio nel mondo
    Tutelare l’equilibrio climatico grazie allo scambio di acqua ed energia con l’atmosfera
    Attenuare l’impatto dei gas serra
    Favorire l’assorbimento di CO2
    Proteggere dalla deforestazione le aree più vulnerabili
    Ridurre i rischi legati ai disastri climatici.
    Riducendo le alberature e gli spazi verdi avremo gli effetti contrari!

    Facciamo la differenza!

    La differenza la fa chi vede oltre , chi sa progettare e sceglie un opera, guardando lontano, programmandola per un futuro sostenibile.
    Fare il tetto di erba non significa progettare un futuro sostenibile!
    Il futuro è nelle opere in cemento che NON si faranno.
    L’ Inclusione Sociale, prevede un futuro su territori senza speranza in abbandono e senza centri di aggregazione. Il quartiere di Labaro ha ben 10 centri sportivi. E non é neanche in abbandono!
    Ma il solo fatto di essere periferia , da per scontato sulla carta , la degenerazione di un quartiere. Mentre l unica degenerazione l avete portata voi con le vostre politiche clientelari !!!
    I centri esistenti nel nostro quartiere, sono centri sportivi privati, come privato sarà l uso del nuovo palazzetto.!
    Se non si stila una convenzione, come chiede il Comitato Colli d’oro , il nuovo cento sarà gestito da una società sportiva privata che farà i suoi prezzi come tutti .
    Infatti la narrazione del palazzetto comunale GRATIS, non è scritto da nessuna parte né menzionata .
    L idea di includere i parcheggi all interno del parco é la ciliegina sulla torta!
    Abbiamo capito bene: al posto dei tranquilli e benefici alberi avremo 40 parcheggi Almeno. Forse 60.. forse per autobus forse sul parco dei bambini?
    Le certezze sono ancora lontane, ma il principio sta già scrivendo il futuro.

  3. Andate avanti spediti con il progetto e smettetela di perdere tempo e denaro dietro richieste insensate di una minoranza di cittadini. Grazie.

  4. Caro Simone non tutti, come lei, hanno compreso l’importanza della salvaguardia del verde pubblico e degli alberi in una grande città, soprattutto quando era così ben rappresentato dal parco Colli d’Oro.

    E’ inevitabile. Di questi tempi la difesa del verde è soprattutto una battaglia culturale e non tutti hanno la sensibilità per comprenderlo.

    Il Comune non ha bisogno di incitamento per continuare a smantellare il parco pubblico, la cittadinanza attiva invece ha bisogno dell’aiuto di tutti i residenti per difendere il suo più bel parco.

    D’altronde il sentire comune è ben rappresentata dalle centinaia di cittadini che ci stanno sostenendo in questa battaglia di civiltà, firmando la nostra proposta.

    Lei invece rappresenta proprio quella minoranza che considera perdita di tempo il confronto con i cittadini organizzati e una perdita di tempo ascoltarli.

    Ma a noi sembra una perdita di tempo leggerla.

  5. A latere della risposta del Comitato, di cui faccio parte, alcune precisazione rispetto ai parcheggi.

    Per il Comitato non solo non sono accettabili 40 posti auto (che inevitabilmente per via dello spazio necessario per questi verranno sacrificare alberature o nel parco o in quella fascia di protezione adiacente allo stesso)…
    ma neanche 30 o 20.

    Questo e’ un’altro punto nodale.
    Nelle vicinanze (via Magnago in Riviera e via Gemona del Friuli) esiste la possibilità di centinaia di posti auto a 100 metri di distanza.

    I cittadini che hanno firmato la nostra proposta di tenere solo il palazzetto e salvare il resto del parco, sono inorriditi al pensiero di un parcheggio nel parco.
    Il Comitato Colli d’Oro.

    Rispondi

  6. X Marianna Ventre.
    Un grazie, a lei che ci sta sostenendo, da parte di tutto il Comitato Colli d’Oro.

    Come abbiamo visto in un altro commento, l’insensibilità culturale ed ecologica, unita anche ad una considerevole ignoranza sul momento di crisi climatica attuale e cosa poter fare per contrastarla, non permette a costoro di avere una posizione realistica del problema.

    Il tasso di democraticità di queste (per fortuna rare) sta tutta nella considerazione che il confronto tra rappresentati (i residenti) ed i rappresentanti (l’amministrazione comunale) …sia solo una perdita di tempo e di denaro..
    Puro autolesionismo.
    Che altro dire?

  7. Dispiace molto vedere una zona periferica della città, molto ben curata, con splendidi parchi, oggetto di un progetto così fuori dalle attuali linee di pensiero volte sempre più alla salvaguardia e rispetto ed implementazione del verde. Capisco che l’area sottesa è destinata allo sport, ma un campo di pallavolo può anche essere realizzato scoperto.. idem vale x percorsi sportivi… che potrebbero essere pensati anche x ragazzi con disabilità e persone anziane..
    La necessità di una costruzione con annessi, parcheggi ed impianti, così come l’impatto ambientale e l’uso diretto alla popolazione residente è come al solito, un dettaglio insignificante.. peccato..

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