Home ATTUALITÀ La grandeur parigina e la petitesse ‘’de Roma’’

    La grandeur parigina e la petitesse ‘’de Roma’’

    olimpiadi 2024
    Galvanica Bruni

    Mancava solo Virginia Raggi nel parterre de rois parigino al taglio del nastro dell’Olimpiade numero trentatré. Nessuna ironia, il suo “la merce non interessa” datato settembre 2016 ha aperto un’autostrada ai transalpini, permettendo loro d’organizzare un evento che a dir poco porta in dote nove miliardi di euro di indotto, centesimo più o meno.

    Che ha permesso ai francesi di abbellire ulteriormente una capitale che la sera del ventisei luglio s’è mostrata al mondo ancor più intrigante di quanto già sia. E di ottenere il massimo rendimento dalla Senna come mai s’è sfruttato il Tevere, sulle sponde del quale è nata la civiltà quando si chiamava Rumon. Mentre ora sul “biondo” fiume capitolino governa l’inciviltà.

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    Così viene da pensare che prima o poi i transalpini omaggeranno con una “citoyenneté honoraire” l’ex primo cittadino “de Roma”, che fece fare una “buca” senza precedenti a Giovanni Malagò, quel giorno che i due si dovevano incontrare per mettere nero su bianco l’olimpica decisione.

    L’allora sindaco, preso dalla smania di vedere del marcio pure nella “O” di Giotto, o per restare in tema parigino pure nella Gioconda, girò a lungo intorno alla reale adducendo inderogabili appuntamenti che proprio quel giorno impossibilitarono il rientro in Campidoglio di primo, secondo, terzo cittadino e pure del codazzo. Insomma, un’Olimpiade gettata alle ortiche e una opportunità pazzesca di rifare il look alla città eterna.

    Che oggi prova a farsi bella per il Giubileo fra le maledizioni e le bestemmie di romani che s’interrogano sui lavori: perché tutti insieme? Perché tutti all’ultimo momento? Perché mi chiudono le strade? A farla breve un “fricandò con la cipolla” che manco Cracco e Cannavacciuolo saprebbero preparare come facevano le matrone romane.

    E un caos letterario tale che ci sarebbe da affidare alla buonanima di Theodor Mommsen il prosieguo della sua meravigliosa “Storia di Roma”, scritta alternando fogli in bianco a biberon e pannolini per sedici volte.

    Anche se poi – viene brutalmente da pensare – ce li vedi i bateaux-mouche sul Tevere? E chi proponiamo come ugola sinfonica a Lady Gaga e Céline Dion? Cristiano Malgioglio e l’attuale sindaco Gualtieri, i cui video mentre strimpella la chitarra imperano sui social?

    Siamo cattivi? Si, forse. Ma ci siamo diventati, e adesso non ci sdereniamo più per far vedere “Roma bella, Roma nostra” oltre il raccordo anulare.  Perché a forza di complimenti questa città s’è adagiata. O, meglio, s’è fermata la politica che la governa.

    Massimiliano Morelli

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    8 COMMENTI

    1. Il nostro Sindaco ha anche partecipato, suonando la chitarra, ad una trasmissione televisiva. Ha altresì promesso che chitarristi scelti personalmente da lui allieteranno gli automobilisti in fila per i lavori della tangenziale… A proposito di tangenziale, a parte la domanda “perché non farlo prima?, si parla da tempo di abbatterla ma in tal caso il caos attuale non si ripeterà nuovamente e permanentemente?

    2. Sicuramente avremmo fatto miglior figura
      Sicuramente non avremmo lasciato alle intemperie i vari capi di stato ( tra cui Mattarella , coperto da un leggero impermeabile trasparente ) eccezion fatta per il Re Sole macron , riparato coperto
      Sicuramente avremmo magari potuto offrire un meteo più clemente
      Sicuramente avremmo risparmiato agli spettatori ( tra cui 2,5miliardi cristiani ) quell’orrido , schifoso , inutile ed immotivato spettacolo della rappresentazione dell’Ultima Cena con figuranti drag queen e gay vari
      Chissà perché , quale genio artistico ?!
      Sicuramente non avremmo fatto sfilare alcune nazioni su gommoncino da 4,20mt con Evinrude da 7,5cv ( tipo Gabon )
      Sicuramente avremmo issato la bandiera dei Giochi non al contrario
      Sicuramente avremmo organizzato uno spettacolo più allegro e colorato invece di cupe e scure immagini “tagliate” da laser
      Ma altrettanto sicuramente dobbiamo ringraziare la raggi per averci fatto perdere un’occasione ed averci invece regalato un attuale e lungo periodo di passione – quasi fosse una pre Pasqua anticipata – gestita da un gualtieri che improvvisamente svegliatosi con l’elmetto da operaio in sei mesi vorrebbe fare quello che avrebbe invece potuto in tre anni
      Bah

    3. Ma quale ultima cena! Si informi, si trattava di una scena ispirata al dipinto ‘Le Festin des dieux’, di Jan Harmensz van Bijlert, artista del Seicento, che raffigura un banchetto degli dei sull’Olimpo, in occasione del matrimonio di Teti e Peleo: al centro della scena si vede in questo caso Apollo incoronato, identificabile dalla sua lira mentre in basso, sdraiato, c’è Bacco. Inoltre i personaggi dell’ultima cena sono 12, quelli di cui parliamo erano 15.

    4. Martina , mi inchino a cotanta cultura !
      In particolar modo dopo che l’organizzazione dopo le scuse , ha indicato quale fosse il soggetto
      Che nessuno aveva capito e che nessuno ancora ne capisce il senso
      ma per cui molti sono ancora “incazzati”
      Chi vuoi non conosca tale Jan Harmensz van Bijlert ?
      Giovanni Bilardo non mi sembra annoverato tra i grandi , evidentemente però , faceva comodo
      A chi ?
      Magari Martina , hai avuto qualche info , rendici edotti
      Dimenticavo , i letti di cartone , trasferimenti atleti su bus di linea , penuria di cibo , ascensori rotti.
      Ma d’altronde , ad un paese che si ciba di rane e lumache masticando aglio , cosa vuoi chiedere !
      Un paese di vecchi collaborazionisti che ha partorito per l’occasione una bella frase di Mélenchon
      : Oggi iniziano ufficialmente le Olimpiadi ma a Parigi gli atleti ebrei non sono benvenuti.
      Surreale , daje Marti’ !

    5. Se Roma si fosse candidata ad organizzare le Olimpiadi, difficilmente avrebbe prevalso su Parigi.
      In ogni caso gli eventi per “abbellire ulteriormente” Roma non mancano, potremmo mostrare le nostre qualità in preparazione del Giubileo.
      Ma non mi sembra proprio.
      P.S. Per ripulire la Senna hanno speso un miliardo e mezzo (!), ma leggo che l’inquinamento dell’acqua è rimasto ben oltre la soglia massima

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