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Olimpica, al via i lavori per le barriere spartitraffico

Via del Foro Italico (tratto Olimpica Salaria - Tor di Quinto)
Via del Foro Italico (tratto Olimpica Salaria - Tor di Quinto)
Galvanica Bruni

Prenderanno il via alle 22 di oggi, mercoledì 24 luglio, i lavori di installazione delle barriere spartitraffico in via del Foro Italico, nota anche come ‘via Olimpica’. L’intervento interesserà il tratto compreso tra lo svincolo con via Salaria e l’inizio del viadotto sul Fiume Tevere, per una lunghezza di 1,6 km.

Finanziata con oltre 3,8 milioni del Giubileo, l’opera fa parte del pacchetto di lavori stradali che il Campidoglio ha affidato ad Anas. I lavori dureranno circa cinque-sei settimane in due fasi distinte.

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Prima fase, dal 24 al 30 luglio

Nella prima fase che durerà dal 24 al 30 luglio verrà allestito cantiere con lavori svolti di notte dalle 22 alle 6.

Per consentire la predisposizione dell’area sarà necessario chiudere, solo di notte, l’intera tratta di strada: da mercoledì 24 a venerdì 26 sarà chiusa dalle 22 alle 6 la carreggiata da Salaria a Moschea; da sabato 27 al martedì 30 sarà chiusa dalle 22 alle 6 la carreggiata da Moschea a Salaria.

Seconda fase, dal 31 luglio

Nella seconda fase, che prenderà il via mercoledì 31 luglio, inizieranno i lavori effettivi che si concluderanno a settembre. In questo caso il cantiere si svolgerà h24, sei giorni su sette in solo restringimento di carreggiata e con limite a 40 km orari, lungo l’intera tratta dell’intervento.

In entrambi i casi il traffico sarà deviato sulle uscite precedenti all’area interessata dai lavori. Questo passaggio è fondamentale per delimitare l’area di lavoro e consentire agli operai di intervenire nella più totale sicurezza e consentire l’uso della strada per tutta la durata dei lavori.

Segnalini: “un iter complesso”

“Da questa notte partiamo con l’intervento – commenta l’assessore capitolino ai Lavori pubblici Ornella Segnalini -. Abbiamo lavorato con costanza per arrivare a questo giorno. L’iter è stato complesso anche perché, quando 23 anni fa è stata costruita la strada, non erano state previste le barriere, ma un marciapiede di tre metri.
Infatti, quello è l’unico tratto di tangenziale privo di barriere. Anas ha dovuto studiare con grande perizia la struttura della strada per calare il progetto che, passato il vaglio dei dipartimenti capitolini e della Giunta, ora è pronto a partire. Riguardo alle tempistiche è stata scelta la stagione estiva per minimizzare i disagi al traffico e i riflessi del cantiere sulla sicurezza”.

L’intervento

La messa in sicurezza viene effettuata con l’installazione di barriere spartitraffico di tipo redirettivo Ndba (National Dynamic Barrier – brevetto Anas 2019), posizionate tra le due carreggiate. Si tratta di un dispositivo di ritenuta che può essere adattato in funzione dello spazio disponibile, del tipo di strada.

Le barriere che saranno inserite sono di diverse tipologia a seconda dello specifico tratto di strada interessato. I lavori comprendono anche la riqualificazione profonda del manto stradale con revisione dei sistemi idraulici e rifacimento della segnaletica.

23 anni di attesa, 23 decessi

È un tratto micidiale quello dell’Olimpica compreso fra via Salaria e l’uscita su viale Tor di Quinto (il cui nome esatto è via del Foro Italico). L’assenza di guardrail – a dividere le due carreggiate c’è solo uno stretto e basso marciapiede – è stata causa di incidenti mortali con scontri frontali di auto che invadono la corsia opposta. Ben tre le vittime negli ultimi due anni.

A luglio 2022, a morire sul colpo furono due ragazze a bordo di un’utilitaria. Giorgia Anzuini, 20 anni, e Beatrice Funariu, 22 anni. La loro auto finì sulla corsia opposta schiantandosi contro un Suv. A dicembre 2022, a morire in ospedale dopo aver lottato per due settimane, fu Giacomo Sabelli, 22 anni, rimasto coinvolto in un incidente in cui a scontrarsi furono tre auto con salto di corsia.

Per questi tre decessi, recentemente la Procura della Repubblica di Roma – con due procedimenti separata ma quasi paralleli – ha chiesto il rinvio a giudizio di ben sette funzionari capitolini del Dipartimento ai Lavori Pubblici del Comune di Roma. I PM titolari delle due inchieste sono infatti giunti alla conclusione che se nel tratto dell’Olimpica dove sono avvenuti i due incidenti fosse stato montato un guardrail, le due auto non avrebbero invaso la corsia opposta andando ad impattare con altri veicoli.

Giorgia, Beatrice e Giacomo sono le ultime vittime di una lunga serie che dal 2001 a oggi conta ben 23 decessi su quel tratto dell’Olimpica, e nonostante che nel tempo si siano susseguite petizioni, inchieste giornalistiche, denunce in Procura non un metro ijn questi 23 anni ne è stato messo in sicurezza. Ma da oggi si cambia.

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