Home AMBIENTE Ginestra, lentisco, mirto e altro: i colori delle vacanze al mare

Ginestra, lentisco, mirto e altro: i colori delle vacanze al mare

fiori mare
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Una volta in vacanza, forse presi dalla bellezza delle spiagge, ci si dimentica che quello che noi chiamiamo “mare” ha anche un entroterra fatto da dune, falesie e tormentate scogliere: un territorio su cui vive una vegetazione tanto bella quanto particolare.

Alberi e arbusti che sopportano il forte caldo estivo ma anche i venti e gli acquazzoni invernali: una flora che comprende alberi d’alto fusto (pini, querce spinose, sughere, lecci), arbusti che arrivano anche ai 3 metri e che formano la “macchia mediterranea”, e piante basse e rade che danno vita alla “gariga”. Un mondo dai colori vivacissimi contraddistinto da una spiccata biodiversità.

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In questo mondo a farla da padrone sono soprattutto tre specie: la Ginestra, il Lentisco e il Mirto.

Se la Ginestra con i suoi fiori gialli e profumati è inconfondibile, il Lentisco è facilmente riconoscibile per le sue foglioline leggermente arrotondate all’estremità e i frutti costituiti da piccole drupe rosse che a maturazione si scuriscono. Anche il Mirto lo si individua facilmente con quelle foglie che hanno ispirato la forma delle lame dei coltelli sardi (i cosiddetti “pattadesi”) e i delicati fiorellini bianchi che emanano un leggerissimo profumo.

Ad accompagnare questi arbusti ci sono poi le piante di Carrubo con le foglie di forma arrotondata di uno splendido colore verde (essendo un “sempre-verde” l’albero può presentare contemporaneamente foglie, fiori e frutti).

Tra le piante che più si fanno notare per il colore c’è la Lantana con i suoi fiorellini bicolori, il Cisto, l’Aneto, la Cicerchia dai delicati color rosa, l’Aglio con i fiori globosi di un bel viola.

Tra le rocce è possibile incontrare il Papavero giallo, tipica pianta delle dune e delle coste del Mediterraneo (ma la si può trovare anche in città): bellissima.

A fare concorrenza al delicato Papavero giallo ci sono gli incredibili fiori bianchi del Cappero, screziati di viola e peduncolati: fiore e frutti è risaputo vengono universalmente usati in cucina.

Al fine di sfruttare al meglio i capperi (famosissimi quelli di Pantelleria che sono stati inseriti nei prodotti agroalimentari tipici del nostro paese), la pianta che ha un portamento “ricadente” viene coltivata in terra o in piccole cassette di legno.

La varietà delle piante che crescono sulle scogliere, all’interno delle dune o nelle fessure delle falesie è enorme e dà il meglio di sé quando il sole picchia e le persone sono in vacanza.

Una ragione di più per lasciare ogni tanto ombrellone e sdraio e inoltrarsi magari in un sentiero dall’erba alta (sicuramente Ampelodesma) e godere così di uno degli spettacoli più affascinanti che può offrirci la calda stagione estiva.

Francesco Gargaglia

 

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