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Tanti piccoli pollai a Tor di Quinto

viale tor di quinto
Galvanica Bruni

Si apre una voragine? Crolla un muro? Sprofonda l’asfalto? L’acqua esce da un tombino? Nessun problema, ci pensa la rete arancio.

La soluzione ad ogni situazione critica, la panacea per i mali di Roma è la rete arancio da cantiere. Grazie a lei amministratori, tecnici e ditte comunali si tirano fuori dagli impicci in un amen. Basta montare quattro paletti di ferro e stendere la rete. Et voilà, il gioco è fatto. E anche se il risultato finale appare poi come un pollaio poco importa.

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Ed è così che anche viale Tor di Quinto da mesi è elegantemente abbellito da una serie di mini-pollai arancioni. Uno ogni decina di metri.

Là dove c’era un platano che è stato tagliato al suo posto ora, a circoscrivere quel po’ che resta di radici e terra, c‘è un piccolo pollaio. E chissà quanto ci resterà.

Ma sì, lasciamoli lì per il Giubileo, possono essere scambiati anche per tappe di una moderna via Crucis.

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2 COMMENTI

  1. Per fortuna che l’hanno inventata la rete arancione altrimenti per i problemi di Roma non ci sarebbe soluzione. Inoltre queste reti offrono un tono di colore nella monotonia del verde.
    A proposito di platani, ho visto in diversi punti di Roma ceppi di platani appena tagliati (apparentemente sani, ma non sono un esperto per poterlo affermare con certezza), sostituiti da alberi di tipo diverso, un esempio è a via Guido Reni, incrocio con via Flaminia o a viale Tiziano in prossimità della sede del Coni. Tra l’altro credo che questi alberelli, una volta cresciuti, saranno molto più modeti dei platani.

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