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    “C’e’ del marcio in occidente” di Piergiorgio Odifreddi

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    In questi ultimi anni si sta verificando un fenomeno che ai più attenti osservatori non sarà certamente sfuggito; sempre più spesso storici, politologi, sociologi e scrittori danno alle stampe opere in controtendenza con quello che è il “pensiero unico”.

    Ovviamente a questo fenomeno non poteva rimanere estraneo Piergiorgio Odifreddi, noto matematico, che ha scritto “C’è del marcio in Occidente” (Ed. Raffaello Cortina, 261 pag., 16 euro), un libro che farà molto discutere.

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    Odifreddi ha studiato matematica in Italia, USA  e URSS e ha insegnato per 20 anni alla Cornell University di New York. Autore di numerosi saggi (tra cui “La democrazia non esiste”) torna in libreria con una spietata critica nei confronti degli Stati Uniti d’America ma anche del pensiero “eurocentrico” diffuso nel nostro continente.

    Si può anche non concordare con le idee “forti” dell’autore (Odifreddi non usa certo mezzi termini), ma la sua critica alla supposta superiorità dell’Occidente nei confronti del resto del mondo, si basa su di una analisi critica documentatissima che comprende anche scritti di Premi Nobel, poeti, filosofi e famosi dissidenti.

    Il libro di Odifreddi per alcuni versi richiama alla mente un libro del 2000 di William Bloom (ex funzionario della Casa Bianca) che nelle quattrocento pagine di “Con la scusa della libertà” descrive la disumana e feroce politica  degli USA; non soltanto guerre ma anche invasioni, colpi di stato, sanzioni economiche, destituzione di capi di stato, omicidi mirati, rapimenti, torture, il tutto in nome della “democrazia”.

    L’arroganza, la volontà di potere, ma anche l’imposizione agli altri stati, compresi quelli europei, di una forma di “vassallaggio” politico ed economico nascono unicamente dal desiderio di essere la “prima potenza mondiale”.

    Un delirio di onnipotenza che Odifreddi descrive con fredda obiettività facendo ricorso ad una imponente mole di documenti e da una serie di carte geografiche che mostrano ad esempio il numero di basi USA in 170 paesi, l’espansione della NATO , la perdita di terra da parte dei palestinesi rispetto al 1948, le invasioni e gli interventi militari USA dal 1977.

    La “verità” scritta da Odifreddi può anche essere messa in discussione ma significative sono le parole di un altro scrittore controcorrente, Noam Chomsky: “Un paio di secoli fa un commentatore inglese ha scritto che se qualcuno camminasse per strada dicendo la verità, verrebbe probabilmente ammazzato dopo qualche centinaio di metri”.  

    Francesco Gargaglia

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