di Alessio D’Amato, candidato alle prossime elezioni europee per Azione, circoscrizione Italia Centrale (Lazio, Marche, Toscana e Umbria)
Intervenire sulla Sicurezza Stradale, significa imprimere una svolta culturale e costruire una coscienza collettiva. Per tale ragione mi batto ed opero, affinché le istituzioni assumano questo impegno come priorità assoluta.
Non a caso, a livello regionale ho redatto la proposta di legge “Lazio Strade Sicure”. L’ho fatto con l’obiettivo di dimezzare il numero di incidenti entro il 2030, per arrivare a zero morti sulle strade entro il 2050, in linea con gli obiettivi fissati dalle direttive europee. L’ho fatto perché gli incidenti stradali sono purtroppo la prima causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni.
Ebbene, per sconfiggere quel che la cronaca spesso titola con il luogo comune di strage silenziosa, ritengo però che i rimedi ci siano. Primi fra tutti le buone pratiche di realtà europee che hanno sinora ottenuto risultati positivi. Poco da inventare, insomma, ma e soprattutto agire la volontà politica nell’affrontare il tema, evitando di assuefarci a numeri gelidi dietro i quali ci sono vite spezzate.
Come già accaduto nella mia esperienza di contrasto al Covid – la più vasta epidemia del secolo – so che per vincere è necessario fare squadra ed essere uniti.
Così, anche in questo mio impegno sulla “Sicurezza stradale” prevedo diverse linee di intervento: campagne di sensibilizzazione ed educazione nelle scuole; attività pubblica di monitoraggio sugli interventi infrastrutturali di messa in sicurezza; progetti finalizzati alla riduzione del rischio del fine settimana assieme alle associazioni degli esercenti; corsi di guida sicura ai neopatentati; predisposizione delle mappe del rischio con evidenza pubblica; messa in sicurezza di luoghi fortemente trafficati e di pubblica utilità come scuole, ospedali, stazioni.
Come candidato di Azione alle prossime europee dell’8 e 9 giugno, la Sicurezza stradale resta saldamente una delle mie priorità. Come residente a Roma, nella regione che conta il maggior numero di decessi per incidenti stradali, punto a promuovere mille attraversamenti pedonali rialzati, sia nella capitale che nelle zone limitrofe.
Urge applicare le direttive europee, proteggere gli utenti deboli della strada, pedoni, ciclisti, e puntare sulla prevenzione partendo dall’educazione stradale nelle scuole.
