Home ATTUALITÀ Morto Philippe Leroy, attore gentiluomo. Viveva a Roma Nord

Morto Philippe Leroy, attore gentiluomo. Viveva a Roma Nord

philippe leroy
Galvanica Bruni

Philippe Leroy è morto questa sera, 1° giugno 2024. Aveva 93 anni ed era malato da tempo. Con lui se ne va una leggenda. Era un attore gentiluomo, elegante, sobrio, un autentico personaggio che andava oltre le parti recitate. Ha legato in eterno il suo nome all’interpretazione magistrale di Yanez de Gomera, nel Sandokan televisivo.

Philippe Leroy viveva a Isola Farnese, quel piccolo borgo nelle campagne di Veio a qualche chilometro dalla trafficata Cassia – altezza La Storta -, un borgo dove sembra che il tempo si sia fermato. Viveva in una casa che si era costruito da solo, era il suo vanto. Nelle stanze non c’era un solo pezzo di plastica ma tutti mobili e oggetti in legno che lui stesso disegnava e lavorava, pezzo a pezzo.

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Nel 1990 si era sposato con la giornalista Silvia Tortora figlia di Enzo Tortora, morta prematuramente a 59 anni nel gennaio del 2022. Con lei ha avuto due figli, Philippe e Michelle. L’attore però aveva anche un’altra figlia, Philippine Leroy-Beaulieu, nata da un primo matrimonio.

Era a tutti gli effetti un cittadino di Roma Nord; nel settembre del 2010 dal Municipio XV gli venne assegnato il “Premio Baiocco”, riconoscimento che in quegli anni veniva dato a persone che vivevano o operavano nel territorio e che si erano distinte per impegno e passione nell’ambito della loro attività.

La sua vita

Nato a Parigi il 15 ottobre del 1930 come Philippe Leroy-Beaulieu, erede di una famiglia aristocratica con sei generazioni di soldati e ambasciatori alle spalle, sdegnoso del suo titolo di marchese, va a scuola dai gesuiti ma a soli 17 anni si imbarca come mozzo su una nave per l’America.

Una volta rientrato in patria si arruola nella Legione Straniera e va a combattere in Indocina ed Algeria. Torna a casa con il grado di capitano e le medaglie sul petto ma ben presto capisce che è meglio trovarsi un lavoro.

Un parente lo aiuta ad entrare nel mondo del cinema e arrivano le prime scritture.
Grazie al clima favorevole delle coproduzioni cinematografiche tra Italia e Francia viene a lavorare in Italia dove Vittorio Caprioli gli offre un ruolo ne “Leoni al sole” (1961).

Attore e uomo dalle maniere perfette, dal portamento aristocratico, dall’aria naturale da gentiluomo, in Italia non tarda ad avere successo. Successo che arriva nel 1965 con “Sette uomini d’oro” di Marco Vicario. Nel ruolo del cervello di una banda di rapinatori, a fianco della bellissima Rossana Podestà e di Gastone Moschin, fa del film il campione d’incassi dell’anno.

Arriva la televisione. Nel 1971 la seconda svolta nella carriera, con l’interpretazione di Leonardo da Vinci nello sceneggiato omonimo. Ma il vero exploit televisivo è quando indosserà i panni del flemmatico portoghese Yanes de Gomera nel “Sandokan” di Sergio Sollima. Diventa una vera star da 30 milioni di spettatori a puntata.

Seguono tanti altri successi ma intorno ai 50 anni la sua vera vita è sempre più spesso fuori dal set: abbraccia la passione per il paracadutismo e sarà ricordato per gli oltre 2000 lanci fin dopo gli 80 anni. Ancora nel 2011 fece l’osservatore in Afghanistan nel contingente italiano: “Parà fra i parà” come ricordava con divertito orgoglio.

Con lui se ne va il protagonista austero e ironico di una stagione del cinema e della storia. Con la sua voce roca e sorniona, il fisico scolpito come un ulivo antico, il distacco elegante con cui si relazionava, Philippe Leroy era e resterà un mito.

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2 COMMENTI

  1. Ciao indimenticabile Yanez…. Philippe un gentiluomo di rara classe ed eleganza, un bravissimo attore ! charmant!
    Condoglianze ai figli

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