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Piacevole escursione nell’Insugherata per i lettori di VCB

escursione insugherata VCB
Galvanica Bruni

Piacevole e interessante escursione sabato 1° giugno nella Riserva Naturale dell’Insugherata organizzata da Luigi Plos (alpinista, escursionista, esploratore) in collaborazione con Vignaclarablog.it.

In concomitanza con l’uscita della sua nuova guida“Zona Traversate Libere a Roma”, che oltre a 21 itinerari propone la “traversata” di quattro grandi aree verdi di Roma, Luigi Plos ha voluto regalare ai lettori di VCB una escursione all’interno dei 700 ettari dell’Insugherata. L’itinerario prescelto ha attraversato alcune delle aree più belle e fiorite della Riserva.

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Dall’ingresso di Via Panattoni il gruppo composto da 20 appassionati di “natura e camminat” si è diretto lungo la valle che costeggia il fosso dell’Acqua Traversa per poi risalire la collina che porta ad un antico rudere romano.

Dalla sommità della collina è stato possibile osservare a giro d’orizzonte il territorio racchiuso dalla Via Cassia e dalla Trionfale e apprezzare la varietà dell’ambiente.

Durante la breve sosta, Geraldine Schwarz,  collaboratrice di Plos, ha letto un bellissimo brano tratto da un libro di Julie Butterflay Hil e dedicato agli alberi.

Dal rudere ci si è spostati, attraverso un bosco di sughere nei pressi di una grande quercia chiamata “la quercia del Fibonacci”, per poi ridiscendere nella valle attraversata dal fosso dell’Insugherata e quindi raggiungere il punto di partenza. Una camminata di 2 ore, facile, sotto un bel sole e con un venticello fresco che ha reso l’escursione ancora più piacevole.

La Riserva dell’Insugherata è una delle aree verdi più belle e incontaminate di Roma; grazie ad una Legge regionale del 1997 questo grande polmone verde è stato sottoposto a vincolo ambientale salvaguardando così un territorio con una spiccata biodiversità. Attraversato da tre fossi (Acqua Traversa, Insugherata e Rimessola) presenta ambienti diversissimi: campi coltivati e pianure, colline e calanchi, boschi di sughere, aree umide.

Purtroppo, la sentieristica, compreso il tracciato della Via Francigena, lascia molto a desiderare dal momento che i tracciati sono invasi dall’erba alta e dagli arbusti che costituiscono, per la presenza di “forasacchi” un pericolo soprattutto per i cani.

Benché l’Insugherata non sia un “parco pubblico” ma una “riserva” i pochi sentieri che permettono di visitarla andrebbero però quantomeno puliti e segnalati come si fa per tutti i sentieri nelle aree naturali. Anche una tabellonistica con l’indicazione della morfologia del territorio, della fauna e della flora presente non guasterebbe.

Francesco Gargaglia

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