Home CRONACA Tutor Galleria Giovanni XXIII: uno tsunami di multe nel 2023

Tutor Galleria Giovanni XXIII: uno tsunami di multe nel 2023

Ma il trend è a diminuire: dalle 19mila al mese del 2023 si è scesi alle 10mila al mese nel 2024. Diminuiti anche gli incidenti. Il tutor funziona.

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Galvanica Bruni

I tutor fanno bene al portafoglio degli automobilisti e anche alla loro salute. Il Comando della Polizia Locale di Roma ha reso noti i dati sull’applicazione degli autovelox nella Galleria Giovanni XXIII che da un anno – esattamente dal primo aprile  2023, dopo un lungo e tormentato periodo di  sperimentazione – ospita ben otto tutor, quattro per ciascun senso di marcia.

Nei primi quattro giorni di applicazione furono ben 3500 le multe elevate, tre ogni cinque minuti. Ma il consuntivo più significativo è quello relativo al periodo che va dal 1° aprile al 31 dicembre del 2023: 153mila sanzioni – due ogni cinque minuti – con una tendenza quindi a diminuire che si è confermata anche per il 2024.

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Infatti, nei primi tre mesi dell’anno in corso le multe sono state “solo” 30mila. Ossia si è scesi da una media di poco più di 19mila effrazioni al mese nel 2023 alle 10mila di quest’anno. Praticamente dimezzate.

La Galleria Giovanni XXIII ha un carattere fortemente residenziale, ossia destinata soprattutto ai residenti di Roma Nord che la percorrono per uscire o rientrare nei quartieri di residenza.

Facile immaginare che dopo i primi verbali recapitati a casa, gli automobilisti di Roma Nord abbiano imparato a decelerare, imponendosi una velocità di crociera non superiore ai 70 chilometri orari. Superata la quale scattano le multe da 42 a 2.174 euro, con pene accessorie, come la sospensione della patente da uno a tre mesi e il conteggio di sei punti. Tutto dipende dalla forbice di superamento della soglia consentita.

Ma con le effrazioni sono diminuiti anche gli incidenti. Altra ottima notizia. In galleria se ne sono avuti 28 nel corso del 2022; e 12 negli otto mesi del 2023 successivi all’applicazione del tutor. Un bilancio che conferma come il controllo della velocità sia un elemento essenziale per ridurre l’incidentalità sulle strade. Il portafoglio si rivela quindi il più efficace dei deterrenti.

Di tutor c’è più bisogno a Roma Nord

La sicurezza stradale deve essere la priorità di ogni amministrazione centrale e locale, dal Campidoglio ai Municipi. E i numeri della Galleria Giovanni XXIII parlano chiaro, col tutor presente diminuiscono anche gli incidenti.

E allora, ancor prima di parlare di abbassare i limiti di velocità, che senza un deterrente nessuno rispetta, si dovrebbe cominciare a installare tutor sulle strade più a rischio. A Roma Nord non mancano.

C’è il famoso “cassione”, quel tratto di via Cassia fra via Oriolo Romano e Corso Francia, circa mille metri nei quali sono morte sette persone negli ultimi dieci anni. C’è via Tieri, a La Storta, che gli automobilisti percorrono come se fossero a Vallelunga. C’è la Flaminia, fra Labaro e Corso Francia, che fuori dalle ore di punta diventa pista da ‘ingarellamento’.
E c’è Corso Francia: occorre proprio ricordare la tragedia di Gaia e Camilla?

Ci si aspetta quindi che anche dal Municipio XV, così come sta avvenendo dal V e dal XIII, venga chiesto all’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè di poter installare i tutor sulle strade principali del territorio per mitigare gli incidenti stradali. Per averli serve l’ok della Polizia Locale, del Prefetto e fondi stanziati ad hoc. La strada non è breve, ma chi ben la comincia di solito è già a metà dell’opera.

Rossana Livolsi

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3 COMMENTI

  1. Bene, anzi benissimo.
    Da estendere il più raoidamente possibile a:
    – GRA
    – Tangenziale
    – Colombo (fino a Ostia)
    – Ostiense

    Non servono limiti improbabili, sono necessari controlli capillari h24 e sanzioni certe.

  2. Vorrei aggiungere all’elenco dei siti a rischio anche l’incrocio Corso di Francia / Flamina vecchia, regolato da semaforo altezza supermercato Conad. Ogni tanto mi capita di attraversarlo la sera per andare in uno dei ristoranti / pizzerie che sono lì vicino. Le ultime volte ho sempre notato almeno una bici elettrica proveniente da zona Ponte Milvio, quindi dopo aver percorso contromano via Flamina vecchia che nel tratto finale è a senso unico, attraversare sempre contromano l’incrocio in diagonale per poi immettersi su Corso di Francia, direzione G.R.A. Chi conosce quell’incrocio è in grado di valutare la pericolosità della manovra descritta. Verrebbe da chiedersi: e i controlli? Ah, già, i controlli.

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