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Una lacrima sul viso, sessanta candeline al teatro Olimpico

bobby solo una lacrima sul viso
Galvanica Bruni

Una lacrima sul viso”, scritta da Mogol e da Bobby Solo, fu portata a Festival di Sanremo nel 1964 e quest’anno compie 60 anni.

Diciamolo subito, non è solo una canzone, è l’icona di un’epoca, la sintesi degli anni ‘60, delle feste in casa il sabato pomeriggio col mangiadischi, il lento sulla mattonella, le luci abbassate e mamma e papà che sbirciavano dalla stanza accanto.

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Una lacrima sul viso è Bobby Solo e Bobby Solo è una lacrima sul viso. Ne ha scritte e cantate centinaia di altre ma quella lacrima sul viso, quella grazie alla quale “ho capito molte cose, dopo tanti e tanti mesi, ora so, cosa sono per te…” è sicuramente la canzone manifesto del suo interprete.

Bobby Solo o solo Bobby?

Bobby Solo ha fatto innamorare e crescere generazioni e oggi, a 79 anni appena compiuti (il 18 marzo) e indossati in maniera sontuosa, con il suo atteggiamento e col suo canto è personaggio sempre attuale e autentico. Giusto il capello bianco lo divide dal ricordo dell’eterno ragazzo con la zazzera nera come la pece.

Bobby Solo in realtà si chiama Roberto Satti ma il nome d’arte fu frutto di un fraintendimento di una segretaria di una casa discografica che al telefono capì che quel cantante si sarebbe dovuto chiamare “Bobby solo“, e non “solamente Bobby“. E come Solo divenne cantautore e chitarrista, fin da giovanissimo fan di Elvis Presley. Lo avete mai sentito e soprattutto visto dal vivo dargli giù di rock? Un vero spettacolo.

Dal rock alla melodia e arriva quella Lacrima sul viso, quel “miracolo d’amore che si avvera in questo istante per me, che non amo che te” cantata in playback al Festival di Sanremo, con la quale comincia una carriera che dura da sessant’anni.

L’avrebbe voluta cantare a Ponte Milvio

Era agosto del 2020 e al nostro direttore responsabile Massimiliano Morelli che si accingeva a condurre uno spettacolo con Bobby Solo in un paese alle porte di Udine, il manager del cantante confessò di avere una pazza idea, non quella di Patty Pravo ma una tutta sua.

Il sogno era di portare Bobby Solo e la sua band alla Torretta Valadier di Ponte Milvio per fare un concerto gratuito con Bobby dall’alto della Torretta e con la band e gli spettatori sotto, sul ponte.

Gratuito, ci pensate? L’avrebbe fatto per il solo gusto di tornare a cantare a Roma visto che anni si era ritirato a vivere nell’alto nord Italia.
Proponemmo di corsa la cosa all’amministrazione pubblica partendo da quella locale ma l’idea non raccolse entusiastici consensi.

60 candeline sul palco del teatro Olimpico

Ma a cantare a Roma Bobby Solo tornerà il 10 aprile quando sarà al teatro Olimpico per un’occasione speciale, festeggiare i sessant’anni della sua intramontabile Lacrima sul viso.

E scommettiamo che ancora una volta incanterà il pubblico con le sue canzoni, quelle che fanno parte di un immaginario collettivo spensierato e sereno, in cui la musica diventa  colonna sonora di ricordi e raccordi emotivi.

Mettetela come vi pare, i tempi saranno pure cambiati, ma quando si ascolta dal vivo Una lacrima sul viso, quella che “con uno sguardo ed un sorriso m’ha svelato il tuo segreto” no, non ce n’è per nessuno. (cc)

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