
L’insieme delle regole per la circolazione nelle nostre città dei monopattini elettrici è relativamente giovane: la rapida diffusione del piccolo veicolo (e della micromobilità in generale) ha reso necessaria negli ultimi tempi interventi normativi per fare maggiore chiarezza sulle modalità di utilizzo. Le ultime regole risalgono al mese di settembre scorso, quando il governo ha approvato il Nuovo Codice della Strada che ha rivisto anche le norme sulla sicurezza stradale, poi convertito definitivamente in legge dal Parlamento nei mesi successivi. Scopriamo dunque cosa sapere.
Assicurazione
Innanzitutto va precisato che le regole attualmente in vigore non prevedono un obbligo assicurativo per monopattini elettrici ad uso privato. Ma il decreto legislativo n. 184 approvato a novembre scorso, che ha recepito la Direttiva dell’Unione Europea del 2021, ha rimandato la questione a un decreto interministeriale da emanare entro il 22 marzo prossimo (che dovrà esporre le regole operative e le modalità della nuova assicurazione). Il centro della questione è una polizza Responsabilità civile che tuteli per i danni causati da altre persone, proprio come avviene per l’RC Auto. Ad ogni modo le compagnie assicurative non hanno già elaborato polizze specifiche che riguardano la mobilità alternativa. Ad oggi esiste una cosiddetta assicurazione del monopattino elettrico tutela per i danni causati a terzi alla guida del veicolo ma tra le coperture riguardano anche la bici elettrica (insomma, tutti i veicoli per i quali al momento non è previsto obbligo assicurativo).
Luci e sistemi di frenata
Secondo aspetto da considerare riguarda la necessità della presenza di luci, frecce e freni. Le sanzioni sono molto salate, tra i 200 e gli 800 euro, per chi si muove su un monopattino elettrico privo di indicatori luminosi di svolta e freno su entrambe le ruote. Le norme in vigore prevedono luci bianche o gialle sulla parte anteriore del veicolo e una luce rossa sulla parte posteriore. Inoltre, i monopattini devono essere dotati di frecce, sia nella parte anteriore che posteriore, e sistemi di frenata sia davanti che dietro.
Casco, limite di velocità e parcheggio
Va poi considerato l’obbligo del casco e il divieto di circolazione contromano e sosta sui marciapiedi, a meno che non si conduca il veicolo a mano. I monopattini possono circolare solo in città su strade con un limite, quindi, di 50 km orari. Il limite di velocità per i monopattini elettrici è 25 km orari quando circolano sulla carreggiata e di 6 km orari quando nelle aree pedonali. La potenza del motore non può superare i 500 Watt. Il parcheggio è consentito solo in aree individuate dai vari comuni, contraddistinte da apposita segnaletica verticale e orizzontale. Chi potenzia illegalmente il motore o falsifica i dati del proprietario rischia una multa da 200 a 800 euro.
Sharing
Per quel che concerne i monopattini utilizzati in sharing, le nuove regole prevedono l’utilizzo da parte degli operatori di sistemi che vietino la circolazione con i veicoli fuori dalle aree urbane in cui è consentita. A differenza dei monopattini ad uso privato, per i veicoli in condivisione già da diversi anni le aziende attive nel fornire il servizio di sharing sono obbligate a stipulare polizze RC con un massimale (il massimo risarcito dalla compagnia assicurativa) compreso tra i 6 e i 10 milioni di euro.